Il risveglio della Primavera: tra miti antichi e tradizioni del Sud Italia

Con l'equinozio di Primavera, il 20 o il 21 marzo di ogni anno, l'inverno cede il passo alla stagione della luce e della rinascita.
Questo straordinario fenomeno astronomico segna il momento in cui il giorno e la notte si eguagliano, un equilibrio perfetto che ha ispirato miti e tradizioni da tempi immemorabili. In tutto il mondo, l'arrivo della primavera è un inno alla vita, e il Sud Italia custodisce leggende e riti affascinanti legati a questo evento, intrecciando sacro e profano in un magico abbraccio.

L'Equinozio: un simbolo di rinascita
L'equinozio di Primavera è il punto di svolta dell'anno: il Sole attraversa l'equatore celeste e illumina equamente l'emisfero settentrionale e quello meridionale. Da questo momento, le giornate si allungano, la terra si riscalda e la natura esplode in un tripudio di colori e profumi. Per le antiche civiltà, questo passaggio cosmico era un momento sacro. Gli Egizi lo collegavano alla fertilità del Nilo, i Romani celebravano Marte, dio della guerra ma anche della vita che rinasce, mentre i Celti accendevano falò in onore della Dea Madre.

Miti e leggende della Primavera nel Sud Italia
Nel Mezzogiorno d'Italia, la primavera è narrata attraverso racconti che affondano le radici nella mitologia classica e nel folklore popolare. Tra le storie più affascinanti c'è quella di Persefone, figlia di Demetra, rapita da Ade e costretta a vivere sei mesi nell'oltretomba prima di tornare sulla Terra. Il suo ritorno segnava il risveglio della natura, un mito che si riflette nelle tradizioni agricole delle campagne pugliesi e calabresi, dove ancora oggi si festeggia il ritorno della bella stagione con sagre e riti propiziatori.
Anche la Sicilia custodisce racconti legati al ciclo delle stagioni. Alcune versioni della leggenda di Colapesce narrano che il giovane, trasformato in pesce, riemerge dagli abissi con l'arrivo della primavera per osservare la terra, simboleggiando il ritorno della vita dopo il lungo letargo invernale.

Ruvo di Puglia e l'antica Festa di San Benedetto
Tra le celebrazioni più suggestive legate alla primavera, un tempo molto sentita in Puglia, c'era la festa di San Benedetto a Ruvo. Celebrato il 21 marzo, in coincidenza con l'equinozio, San Benedetto era invocato per la protezione dei campi e il buon raccolto. A Ruvo di Puglia, la sua festa era un momento di grande aggregazione: i contadini chiedevano la benedizione per una stagione prospera. Sebbene oggi questa tradizione si sia affievolita, nei racconti degli anziani riecheggia ancora il ricordo di un tempo in cui il sacro e il profano si fondevano in una grande celebrazione.

La Primavera oggi: tra Tradizione e bellezza
Oggi, con il risveglio della natura, il Sud Italia si veste di colori e di profumi, richiamando visitatori da ogni parte del mondo. Le sagre di primavera celebrano i frutti della terra, dalle fave agli asparagi, mentre le feste religiose continuano a scandire il tempo della comunità. Dalla Valle d'Itria alla Costiera Amalfitana, dall'Etna alle Murge, la Primavera è un quadro vivente che invita a lasciarsi incantare dalla sua bellezza.
L'equinozio di Primavera continua a esercitare il suo fascino tra scienza, mito e tradizione in un racconto magico che ci ricorda che, dopo ogni inverno, la vita trova sempre il modo di rifiorire.