Politica
«Il PD impone il silenzio sulla Palestina», interviene Rifondazione Comunista
La nota stampa divulgata da Pierdomenico di Terlizzi della Sinistra Ruvese
Ruvo - sabato 25 novembre 2023
11.04 Comunicato Stampa
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa divulgato da Pierdomenico Di Terlizzi, esponente della Sinistra Ruvese.
«Nella seduta del consiglio comunale di ieri, il Partito Democratico ha imposto alla maggioranza il ritiro dell'ordine del giorno di condanna del conflitto in Palestina, nonostante il testo fosse stato rivisto meno di 24 ore prima dalle forze politiche dell'intero centrosinistra.
L'ordine del giorno preparato dal nostro circolo è stato protocollato e inviato ai partiti della maggioranza lo scorso 3 novembre. Il testo esprimeva una netta condanna nei confronti dei crimini di guerra commessi da Israele nella striscia di Gaza, chiedendo l'impegno fattivo delle istituzioni nel riconoscimento dello Stato di Palestina e nel porre pressioni per terminare l'occupazione dei territori palestinesi, riconoscendo i confini del 1967. Una prima revisione è stata concordata con i consiglieri di Sinistra Ruvese, comprendente la condanna delle violenze perpetrate da Hamas e includendo la richiesta di rilascio degli ostaggi civili, un'ultima revisione è stata effettuata nella riunione di maggioranza del 22 novembre su richiesta del Partito Democratico.
Nonostante questi sforzi per giungere all'approvazione di un ordine del giorno chiaro, coraggioso e avanzato nelle proposte e nei contenuti, il PD ha ritenuto di far pesare il proprio ruolo di partito di maggioranza relativa, imponendo agli alleati il ritiro del documento, in virtù di quel "senso di responsabilità" che nel nostro Paese ha avallato le peggiori riforme del neoliberismo.
Questa modalità di intendere le relazioni tra le forze politiche della maggioranza è deleteria ed esprime chiaramente lo stato di crisi della coalizione di centrosinistra. Un modus operandi che conferma le criticità emerse nelle ultime settimane sulla stampa locale per bocca di esponenti del PD ruvese. Il nostro impegno e supporto nei confronti dell'amministrazione Chieco è stato improntato sempre alla massima trasparenza e lealtà fin dal momento in cui si sono chiuse le urne delle elezioni comunali. Constatiamo che per il PD la lealtà e il rispetto delle posizioni altrui lasciano il tempo che trovano, così come possono attendere la Palestina, i suoi 14.000 morti e la richiesta di un cessate il fuoco».
«Nella seduta del consiglio comunale di ieri, il Partito Democratico ha imposto alla maggioranza il ritiro dell'ordine del giorno di condanna del conflitto in Palestina, nonostante il testo fosse stato rivisto meno di 24 ore prima dalle forze politiche dell'intero centrosinistra.
L'ordine del giorno preparato dal nostro circolo è stato protocollato e inviato ai partiti della maggioranza lo scorso 3 novembre. Il testo esprimeva una netta condanna nei confronti dei crimini di guerra commessi da Israele nella striscia di Gaza, chiedendo l'impegno fattivo delle istituzioni nel riconoscimento dello Stato di Palestina e nel porre pressioni per terminare l'occupazione dei territori palestinesi, riconoscendo i confini del 1967. Una prima revisione è stata concordata con i consiglieri di Sinistra Ruvese, comprendente la condanna delle violenze perpetrate da Hamas e includendo la richiesta di rilascio degli ostaggi civili, un'ultima revisione è stata effettuata nella riunione di maggioranza del 22 novembre su richiesta del Partito Democratico.
Nonostante questi sforzi per giungere all'approvazione di un ordine del giorno chiaro, coraggioso e avanzato nelle proposte e nei contenuti, il PD ha ritenuto di far pesare il proprio ruolo di partito di maggioranza relativa, imponendo agli alleati il ritiro del documento, in virtù di quel "senso di responsabilità" che nel nostro Paese ha avallato le peggiori riforme del neoliberismo.
Questa modalità di intendere le relazioni tra le forze politiche della maggioranza è deleteria ed esprime chiaramente lo stato di crisi della coalizione di centrosinistra. Un modus operandi che conferma le criticità emerse nelle ultime settimane sulla stampa locale per bocca di esponenti del PD ruvese. Il nostro impegno e supporto nei confronti dell'amministrazione Chieco è stato improntato sempre alla massima trasparenza e lealtà fin dal momento in cui si sono chiuse le urne delle elezioni comunali. Constatiamo che per il PD la lealtà e il rispetto delle posizioni altrui lasciano il tempo che trovano, così come possono attendere la Palestina, i suoi 14.000 morti e la richiesta di un cessate il fuoco».