Cronaca
Il pastore Dinah sta bene, ma le Guardie Eco Zoofile fanno denuncia per false informazioni
"Il cane è libero solo grazie al dialogo sereno e rispettoso avvenuto tra le nostre guardie e il proprietario del cane"
Ruvo - giovedì 20 aprile 2023
14.13
Non si fermano le polemiche attorno alla vicenda della cagnolina Dinah che si trovava all'interno di un garage di Ruvo di Puglia per poi essere liberata dai volontari del Nucleo Operativo Guardie Eco Zoofile (NOGEZ) di Bari. Per seguire da vicino la vicenda domenica scorsa era addirittura giunto in città il blogger attivista romano, Enrico Rizzi, il quale dopo una diretta Facebook aveva presentato un esposto ai carabinieri.
La cagnolina sta bene e di lei si stanno prendendo cura i volontari ruvesi del NOGEZ. Ma sono proprio questi ultimi che respingono la narrazione che nei giorni scorsi si è fatta di questa vicenda e precisano che la cagnolina è libera non per lo "show del Rizzi" ma solo grazie al loro intervento e al dialogo con il proprietario anch'egli bisognoso di aiuto.
LA DENUNCIA PER LE FALSE INFORMAZIONI
Ora il NOGEZ fa sapere che procederà con una denuncia "per le informazioni false e tendenziose divulgate a mezzo social dal Rizzi e accoliti circa la situazione". Una denuncia, spiegano, necessaria "al fine di tutelare la propria immagine e reputazione dei propri soci e sostenitori".
QUESTA NON È UNA STORIA DI MALTRATTAMENTI, MA DI SOLITUDINE
La stessa associazione ambientalista NOGEZ fa notare che questa è una storia particolare "che agli occhi di chi non conosce i soggetti può sembrare una storia di cattiveria e maltrattamento; perché non parliamo invece di solitudine e abbandono?! Se solo la gente fosse più empatica e meno protagonista. Nessuno mai ha chiesto al signor X. se avesse bisogno di aiuto, ma in molti hanno gridato al maltrattamento. Prima di parlare bisogna avere cognizione di causa".
DINAH IN PRIMO PIANO GIA' DUE ANNI FA
La vicenda della cagnolina reclusa all'interno di un garage - ricostruiscono i volontari - "inizia due anni fa quando Stop Animal Crimes Italia fece intervenire le Autorità di Polizia Municipale e ASL veterinaria, in seguito al cui controllo non vennero accertati reati ma impartite prescrizioni e Dinah iniziò a ricevere più attenzioni da parte del proprietario, pur restando detenuto nel garage. Stop Animal Crimes Italia depositò anche querela per maltrattamento che la Procura della Repubblica archiviò per assenza di elementi probatori (la ASL non accertò estremi penali)".
"Enrico Rizzi i - si legge ancora - non ha fatto altro che ripetere l'iter che aveva già svolto Stop Animal Crimes Italia ossia concludendo quella specie di show recandosi (a suo dire) dai Carabinieri per sporgere denuncia".
DINAH LIBERA GRAZIE AL NOGEZ
"Venuti a conoscenza del fatto da una nostra volontaria, ci siamo recati in loco e, senza spettacolarizzare la vicenda, abbiamo eseguito le dovute verifiche fino a che il proprietario del cane procedeva alla cessione di Dinah al NoGEZ e ciò non in seguito allo show social - tipico di un certo deprecabile modo di fare animalismo del Rizzi, che non condividiamo affatto, seppur faccia presa su chi si limita alla superficialità dei fatti raccontati, agendo di pancia e non sulla conoscenza dei fatti - ma in seguito ad un dialogo sereno e rispettoso avvenuto tra le nostre guardie e il proprietario del cane e, solo forse, in parte anche ai controlli ricevuti in precedenza da più enti. Ora Dinah è libera".
La cagnolina sta bene e di lei si stanno prendendo cura i volontari ruvesi del NOGEZ. Ma sono proprio questi ultimi che respingono la narrazione che nei giorni scorsi si è fatta di questa vicenda e precisano che la cagnolina è libera non per lo "show del Rizzi" ma solo grazie al loro intervento e al dialogo con il proprietario anch'egli bisognoso di aiuto.
LA DENUNCIA PER LE FALSE INFORMAZIONI
Ora il NOGEZ fa sapere che procederà con una denuncia "per le informazioni false e tendenziose divulgate a mezzo social dal Rizzi e accoliti circa la situazione". Una denuncia, spiegano, necessaria "al fine di tutelare la propria immagine e reputazione dei propri soci e sostenitori".
QUESTA NON È UNA STORIA DI MALTRATTAMENTI, MA DI SOLITUDINE
La stessa associazione ambientalista NOGEZ fa notare che questa è una storia particolare "che agli occhi di chi non conosce i soggetti può sembrare una storia di cattiveria e maltrattamento; perché non parliamo invece di solitudine e abbandono?! Se solo la gente fosse più empatica e meno protagonista. Nessuno mai ha chiesto al signor X. se avesse bisogno di aiuto, ma in molti hanno gridato al maltrattamento. Prima di parlare bisogna avere cognizione di causa".
DINAH IN PRIMO PIANO GIA' DUE ANNI FA
La vicenda della cagnolina reclusa all'interno di un garage - ricostruiscono i volontari - "inizia due anni fa quando Stop Animal Crimes Italia fece intervenire le Autorità di Polizia Municipale e ASL veterinaria, in seguito al cui controllo non vennero accertati reati ma impartite prescrizioni e Dinah iniziò a ricevere più attenzioni da parte del proprietario, pur restando detenuto nel garage. Stop Animal Crimes Italia depositò anche querela per maltrattamento che la Procura della Repubblica archiviò per assenza di elementi probatori (la ASL non accertò estremi penali)".
"Enrico Rizzi i - si legge ancora - non ha fatto altro che ripetere l'iter che aveva già svolto Stop Animal Crimes Italia ossia concludendo quella specie di show recandosi (a suo dire) dai Carabinieri per sporgere denuncia".
DINAH LIBERA GRAZIE AL NOGEZ
"Venuti a conoscenza del fatto da una nostra volontaria, ci siamo recati in loco e, senza spettacolarizzare la vicenda, abbiamo eseguito le dovute verifiche fino a che il proprietario del cane procedeva alla cessione di Dinah al NoGEZ e ciò non in seguito allo show social - tipico di un certo deprecabile modo di fare animalismo del Rizzi, che non condividiamo affatto, seppur faccia presa su chi si limita alla superficialità dei fatti raccontati, agendo di pancia e non sulla conoscenza dei fatti - ma in seguito ad un dialogo sereno e rispettoso avvenuto tra le nostre guardie e il proprietario del cane e, solo forse, in parte anche ai controlli ricevuti in precedenza da più enti. Ora Dinah è libera".