Eventi e cultura
Il festival "Le Danzatrici en plein air" porta la danza contemporanea a Ruvo di Puglia
Presentata al Museo del Libro la quarta edizione diretta da Giulio De Leo
Ruvo - venerdì 7 giugno 2024
9.44
Ieri pomeriggio, nella suggestiva cornice del Museo del Libro – Casa della Cultura di Ruvo di Puglia, è stata presentata ufficialmente la IV edizione del Festival di Danza Contemporanea "Le Danzatrici en plein air". Sotto la sapiente direzione artistica di Giulio De Leo, l'evento ha svelato un programma ricco di innovazioni e appuntamenti che animeranno la città di Ruvo nei prossimi mesi.
Giulio De Leo, figura centrale del festival, ha aperto la presentazione sottolineando il tema principale di quest'anno: l'archeologia della danza. «Portare alla luce tutto quello che non si vede, anche nel movimento, nel bel gesto - ha spiegato De Leo - il gesto contemporaneo riflette un universo profondo influenzato dalle vite di tutti noi». Il festival si configura dunque come un dialogo tra passato e presente, esplorando il patrimonio culturale locale attraverso la lente della danza contemporanea.
L'assessora alla Cultura Monica Filograno ha preso la parola subito dopo, elogiando la direzione artistica di De Leo e l'importanza del festival per la comunità locale. «Questo festival non è solo un evento artistico, ma un vero e proprio atto di valorizzazione del nostro territorio e della nostra storia - ha dichiarato - sono felice di condividere questo momento dedicato all'archeologia della danza, un tema che ci permette di riscoprire e rinnovare le nostre radici culturali. Il festival è ricco di elementi innovativi e rappresenta un'opportunità unica per riflettere su come il passato influenzi il presente attraverso l'arte». Tra le novità di questa edizione, spicca il "Ciclo di Dialoghi del Giovedì", una serie di incontri dedicati al binomio tra archeologia e danza. L'assessora ha poi sottolineato l'importanza della partecipazione di Claudia Lucchese, archeologa e direttrice del Museo Nazionale Jatta, la cui presenza ha conferito all'incontro un valore aggiunto. «La scelta di invitare Claudia Lucchese per parlare delle danzatrici dà a questo appuntamento una valenza ancora più importante».
Claudia Lucchese ha ringraziato tutti per l'invito e ha elogiato l'apertura del Museo Jatta per il festival. «Parlare a Ruvo delle danzatrici non è facilissimo perché spesso si pensa solo alle lastre della Tomba delle Danzatrici che ora sono a Napoli e lì rimarranno per testimoniare l'archeologia di Ruvo» ha spiegato la Lucchese, che ha poi ricordato l'importanza di leggere le immagini antiche con il giusto filtro, interpretando i dipinti sui vasi come quadri ideali creati dai pittori dell'epoca.
Durante la presentazione, Claudia Lucchese ha spiegato come molte delle immagini raffigurate sui vasi antichi ricordino la danza, spesso legata a divinità come Dioniso, dio del vino e del teatro. «I greci avevano capito che la danza faceva parte di un momento fondamentale dell'uomo, quello della libertà, dell'abbandono, della sregolatezza», ha ribadito. In fondo, come ricorda Platone, nel suo celebre "Simposio", durante i banchetti, che erano momenti di convivialità e celebrazione, la danza e la musica giocavano un ruolo centrale nella vita dei cittadini. Il simposio era un'occasione in cui uomini e donne si abbandonavano alla gioia del vino e della danza, vivendo un momento di libertà e trasformazione. Dopo le danze e le libagioni, gli stessi partecipanti ritornavano alla loro vita quotidiana, reincarnando i cittadini responsabili di cui la polis aveva bisogno.
Un momento particolarmente atteso del festival sarà l'apertura straordinaria del Museo Jatta il 21 giugno, in occasione della Giornata della Musica. Sarà un evento unico che includerà un concerto gratuito nato dall'incontro tra un musicista greco e un artista pugliese. Prima del concerto, il pubblico avrà l'opportunità di assistere a una coreografia sonorizzata, creata appositamente per l'occasione.
Al termine della conferenza, i partecipanti hanno potuto assistere a una piccola performance a cura di Giulio De Leo ed Erika Guastamacchia, accompagnati dal piccolo Dario, giovane danzatore del progetto "Piccole Danze Future". Questo percorso, sviluppato in collaborazione con ConTeStoLab e Ruvo Servizi s.r.l., è stato realizzato con il supporto del progetto Ruvo Solidale "Genera Bellezza" 2023. La performance, ricca di emozione e significato, ha offerto un assaggio delle potenzialità artistiche e creative che il festival intende promuovere e valorizzare.
Il Festival "Le Danzatrici en plein air" si conferma così un appuntamento imperdibile per gli amanti della danza contemporanea e per chi desidera esplorare il profondo legame tra passato e presente attraverso l'arte. Con la sua programmazione variegata e gli eventi di grande spessore culturale, il festival promette di arricchire la scena culturale di Ruvo di Puglia e di coinvolgere un pubblico sempre più ampio ed entusiasta.
Giulio De Leo, figura centrale del festival, ha aperto la presentazione sottolineando il tema principale di quest'anno: l'archeologia della danza. «Portare alla luce tutto quello che non si vede, anche nel movimento, nel bel gesto - ha spiegato De Leo - il gesto contemporaneo riflette un universo profondo influenzato dalle vite di tutti noi». Il festival si configura dunque come un dialogo tra passato e presente, esplorando il patrimonio culturale locale attraverso la lente della danza contemporanea.
L'assessora alla Cultura Monica Filograno ha preso la parola subito dopo, elogiando la direzione artistica di De Leo e l'importanza del festival per la comunità locale. «Questo festival non è solo un evento artistico, ma un vero e proprio atto di valorizzazione del nostro territorio e della nostra storia - ha dichiarato - sono felice di condividere questo momento dedicato all'archeologia della danza, un tema che ci permette di riscoprire e rinnovare le nostre radici culturali. Il festival è ricco di elementi innovativi e rappresenta un'opportunità unica per riflettere su come il passato influenzi il presente attraverso l'arte». Tra le novità di questa edizione, spicca il "Ciclo di Dialoghi del Giovedì", una serie di incontri dedicati al binomio tra archeologia e danza. L'assessora ha poi sottolineato l'importanza della partecipazione di Claudia Lucchese, archeologa e direttrice del Museo Nazionale Jatta, la cui presenza ha conferito all'incontro un valore aggiunto. «La scelta di invitare Claudia Lucchese per parlare delle danzatrici dà a questo appuntamento una valenza ancora più importante».
Claudia Lucchese ha ringraziato tutti per l'invito e ha elogiato l'apertura del Museo Jatta per il festival. «Parlare a Ruvo delle danzatrici non è facilissimo perché spesso si pensa solo alle lastre della Tomba delle Danzatrici che ora sono a Napoli e lì rimarranno per testimoniare l'archeologia di Ruvo» ha spiegato la Lucchese, che ha poi ricordato l'importanza di leggere le immagini antiche con il giusto filtro, interpretando i dipinti sui vasi come quadri ideali creati dai pittori dell'epoca.
Durante la presentazione, Claudia Lucchese ha spiegato come molte delle immagini raffigurate sui vasi antichi ricordino la danza, spesso legata a divinità come Dioniso, dio del vino e del teatro. «I greci avevano capito che la danza faceva parte di un momento fondamentale dell'uomo, quello della libertà, dell'abbandono, della sregolatezza», ha ribadito. In fondo, come ricorda Platone, nel suo celebre "Simposio", durante i banchetti, che erano momenti di convivialità e celebrazione, la danza e la musica giocavano un ruolo centrale nella vita dei cittadini. Il simposio era un'occasione in cui uomini e donne si abbandonavano alla gioia del vino e della danza, vivendo un momento di libertà e trasformazione. Dopo le danze e le libagioni, gli stessi partecipanti ritornavano alla loro vita quotidiana, reincarnando i cittadini responsabili di cui la polis aveva bisogno.
Un momento particolarmente atteso del festival sarà l'apertura straordinaria del Museo Jatta il 21 giugno, in occasione della Giornata della Musica. Sarà un evento unico che includerà un concerto gratuito nato dall'incontro tra un musicista greco e un artista pugliese. Prima del concerto, il pubblico avrà l'opportunità di assistere a una coreografia sonorizzata, creata appositamente per l'occasione.
Al termine della conferenza, i partecipanti hanno potuto assistere a una piccola performance a cura di Giulio De Leo ed Erika Guastamacchia, accompagnati dal piccolo Dario, giovane danzatore del progetto "Piccole Danze Future". Questo percorso, sviluppato in collaborazione con ConTeStoLab e Ruvo Servizi s.r.l., è stato realizzato con il supporto del progetto Ruvo Solidale "Genera Bellezza" 2023. La performance, ricca di emozione e significato, ha offerto un assaggio delle potenzialità artistiche e creative che il festival intende promuovere e valorizzare.
Il Festival "Le Danzatrici en plein air" si conferma così un appuntamento imperdibile per gli amanti della danza contemporanea e per chi desidera esplorare il profondo legame tra passato e presente attraverso l'arte. Con la sua programmazione variegata e gli eventi di grande spessore culturale, il festival promette di arricchire la scena culturale di Ruvo di Puglia e di coinvolgere un pubblico sempre più ampio ed entusiasta.