Vita di città
Giuseppe Cassano incontra Mattarella: costruì visiere durante la pandemia
A lui il riconoscimento di Alfiere della Repubblica Italiana
Ruvo - giovedì 16 dicembre 2021
17.16
Della storia di Giuseppe Cassano, lo studente di Ruvo di Puglia che costruì con la sua stampante 3D delle visiere per medici durante i primi mesi della pandemia, abbiamo parlato lo scorso marzo, quando il presidente della Repubblica Sergio Mattarella lo insignì del titolo di Alfiere della Repubblica Italiana.
Sedici anni, Giuseppe lavorò giorno e notte riuscendo a produrre, con la sua stampante 3D, 90 supporti per visiere di protezione in Pla, plastica biodegradabile, che sono state, insieme ad altre, assemblate e donate a ospedali ed enti benefici e assistenziali.
Martedì Giuseppe ha ricevuto dalle mani del presidente della Repubblica Sergio Mattarella l'attestato e la motivazione con la quale il capo dello Stato ha scelto di conferirgli una così prestigiosa carica.
Questa la motivazione.
Giuseppe Cassano, 16 anni, residente a Ruvo di Puglia (BA): per l'impegno con cui ha partecipato alla rete di solidarietà che ha consentito di rafforzare i presidi medici e gli strumenti di protezione nella prima fase della pandemia, quando questi presidi erano particolarmente carenti. Ha lavorato giorno e notte, ed è riuscito a produrre, con la sua stampante 3D, 90 supporti per visiere di protezione, poi utilizzati dal personale medico e infermieristico.
Sedici anni, Giuseppe lavorò giorno e notte riuscendo a produrre, con la sua stampante 3D, 90 supporti per visiere di protezione in Pla, plastica biodegradabile, che sono state, insieme ad altre, assemblate e donate a ospedali ed enti benefici e assistenziali.
Martedì Giuseppe ha ricevuto dalle mani del presidente della Repubblica Sergio Mattarella l'attestato e la motivazione con la quale il capo dello Stato ha scelto di conferirgli una così prestigiosa carica.
Questa la motivazione.
Giuseppe Cassano, 16 anni, residente a Ruvo di Puglia (BA): per l'impegno con cui ha partecipato alla rete di solidarietà che ha consentito di rafforzare i presidi medici e gli strumenti di protezione nella prima fase della pandemia, quando questi presidi erano particolarmente carenti. Ha lavorato giorno e notte, ed è riuscito a produrre, con la sua stampante 3D, 90 supporti per visiere di protezione, poi utilizzati dal personale medico e infermieristico.