Eventi e cultura
Giornata Mondiale della Poesia, a Giovinazzo anche la ruvese Luana Lamparelli
L'evento è stato curato ed organizzato dall'Accademia delle Culture e dei Pensieri del Mediterraneo
Ruvo - domenica 25 marzo 2018
19.25
Mercoledì scorso, 21 marzo, la Sala Marano dell'Istituto Vittorio Emanuele II di Giovinazzo ha ospitato un Omaggio a Guillaume Apollinaire per celebrare degnamente la Giornata Mondiale della Poesia.
L'evento è stato curato ed organizzato dall'Accademia delle Culture e dei Pensieri del Mediterraneo, che ha così inteso ricordare la figura di uno dei più grandi tra gli scrittori, poeti e drammaturghi del primo Novecento francese. Alcools, la raccolta delle sue migliori liriche, composte in un lasso di quattordici anni circa, tra il 1898 ed il 1912, è ad oggi considerata da una congrua parte di critici letterari l'opera, unitamente a Calligrammes, grazie a cui l'intera produzione poetica transalpina ebbe uno scossone, cambiando pelle, e iniziò a percorrere nuovi sentieri.
La serata giovinazzese ha proposto dapprima il saluto istituzionale del Sindaco, Tommaso Depalma, ma è toccato al Vicesindaco ed Assessore alla Pubblica Istruzione, Michele Sollecito,un dottorato di ricerca ed un bagaglio culturale di prim'ordine nel campo della francesistica letteraria, tratteggiare la figura e le opere del celebre poeta francese ad un secolo esatto dalla sua scomparsa.
A coordinare il tutto ci ha pensato il giornalista Mario Sicolo, direttore di "da Bitonto", docente e uomo di cultura a trecentosessanta gradi. Hanno declamato i componimenti i poeti di Molfetta Maria Addamiano, Donato Altomare, Loredana Pietrafesa, Marco Ignazio De Santis, Lucia Sallustio e Gianni Antonio Palumbo, i bitontini Tina De Santis e Damiano Bove, il barlettano Paolo Polvani, mentre da Ruvo di Puglia proveniva Luana Lamparelli e da Bari Maria Pina Santoro. Padrone di casa e poeta ormai conosciuto, Nicola De Matteo ha voluto anch'egli dare il suo contributo, leggendo altre liriche.
Le letture sono state affidate ad una bellissima voce, quella di Antonella Perrone, mentre gli intermezzi musicali sono state frutto della maestria della giovane violinista Ilaria Russo. Ad accompagnarla, la chitarra e l'armonica a bocca di Mauro Massari.
L'IVE è così tornato, ancora una volta, ad essere contenitore culturale, custodia in cui far crescere l'amore per la scrittura e la poesia, luogo prescelto per far librare le emozioni senza aver più paura di mostrarle agli altri.
L'evento è stato curato ed organizzato dall'Accademia delle Culture e dei Pensieri del Mediterraneo, che ha così inteso ricordare la figura di uno dei più grandi tra gli scrittori, poeti e drammaturghi del primo Novecento francese. Alcools, la raccolta delle sue migliori liriche, composte in un lasso di quattordici anni circa, tra il 1898 ed il 1912, è ad oggi considerata da una congrua parte di critici letterari l'opera, unitamente a Calligrammes, grazie a cui l'intera produzione poetica transalpina ebbe uno scossone, cambiando pelle, e iniziò a percorrere nuovi sentieri.
La serata giovinazzese ha proposto dapprima il saluto istituzionale del Sindaco, Tommaso Depalma, ma è toccato al Vicesindaco ed Assessore alla Pubblica Istruzione, Michele Sollecito,un dottorato di ricerca ed un bagaglio culturale di prim'ordine nel campo della francesistica letteraria, tratteggiare la figura e le opere del celebre poeta francese ad un secolo esatto dalla sua scomparsa.
A coordinare il tutto ci ha pensato il giornalista Mario Sicolo, direttore di "da Bitonto", docente e uomo di cultura a trecentosessanta gradi. Hanno declamato i componimenti i poeti di Molfetta Maria Addamiano, Donato Altomare, Loredana Pietrafesa, Marco Ignazio De Santis, Lucia Sallustio e Gianni Antonio Palumbo, i bitontini Tina De Santis e Damiano Bove, il barlettano Paolo Polvani, mentre da Ruvo di Puglia proveniva Luana Lamparelli e da Bari Maria Pina Santoro. Padrone di casa e poeta ormai conosciuto, Nicola De Matteo ha voluto anch'egli dare il suo contributo, leggendo altre liriche.
Le letture sono state affidate ad una bellissima voce, quella di Antonella Perrone, mentre gli intermezzi musicali sono state frutto della maestria della giovane violinista Ilaria Russo. Ad accompagnarla, la chitarra e l'armonica a bocca di Mauro Massari.
L'IVE è così tornato, ancora una volta, ad essere contenitore culturale, custodia in cui far crescere l'amore per la scrittura e la poesia, luogo prescelto per far librare le emozioni senza aver più paura di mostrarle agli altri.