Gemellaggio di fede: Ruvo di Puglia partecipa alla festa della Madonna dei Martiri a Molfetta
“Un’esperienza indimenticabile, vissuta con il cuore” dichiara Giovanni Campanale
L'incontro tra i due comitati, nato da un'idea di Giovanni Campanale, è stato molto più di una semplice collaborazione: ha rappresentato un'autentica condivisione di fede, che ha saputo unire due comunità attorno a valori profondi e universali.
ha sottolineato Campanale, parlando dell'inizio di questa amicizia, nata quasi per caso ma cresciuta grazie alla comune devozione e all'amore per le tradizioni popolari."Non serve essere un 'qualcuno', basta essere sé stessi. Ed è proprio così che tutte le cose arrivano!"
In occasione della festa della Madonna dei Martiri, Giovanni Campanale, confratello dell'Arciconfraternita del Carmine, e Pasquale Di Salvia, confratello della Purificazione Addolorata, sono stati testimoni di ogni momento significativo della celebrazione: dal maestoso corteo con i marinai, alla solenne uscita dalla chiesa, fino alla sagra sul mare e all'emozionante imbarco e sbarco della statua della Vergine.
"Per noi – ha dichiarato Campanale – vivere ogni attimo della festa è stato davvero emozionante. Una giornata che resterà per sempre stampata nei nostri cuori".
Il sentimento di gratitudine per l'accoglienza ricevuta traspare chiaramente dalle parole di Campanale:
"Ci tengo a ringraziare il Comitato Feste Patronali di Molfetta, il presidente Vincenzo Germinario, il vice presidente Francesco Sancilio, l'amico fratello Leo Lo Russo, l'amico Domenico Panunzio e tutti i collaboratori. Hanno subito instaurato con noi un bel rapporto di amicizia e fratellanza. Grazie per questi momenti vissuti insieme e grazie per la stima reciproca".
L'esperienza vissuta dai due confratelli ruvesi a Molfetta ha acceso in loro una riflessione profonda sulle feste patronali delle rispettive città. Giovanni Campanale ha sottolineato come le celebrazioni di Molfetta, Terlizzi e Giovinazzo si distinguano non solo per la presenza di un gran numero di fedeli, ma anche per il forte legame con il folklore locale, un patrimonio che riesce a coinvolgere intere comunità.
"È vero che la nostra città, Ruvo di Puglia, dovrebbe ispirarsi a queste tradizioni per riscoprire e riportare la vera devozione verso il nostro santo protettore, San Biagio"
ha dichiarato Campanale, aggiungendo che i giovani sono la chiave per il futuro delle tradizioni religiose.
"Oggi tanti giovani collaborano nelle chiese e nelle confraternite. Loro dovrebbero avere ampi margini di visibilità, perché possono portare nuove idee e rappresentare il futuro di una generazione ormai persa".
L'invito di Campanale è chiaro: la partecipazione a eventi di questo tipo deve nascere dal cuore, essere un volontariato mosso dalla fede e dalla devozione, non un modo per mettersi in mostra.
"Far parte di un contesto come questo deve essere un atto di fede, devozione e cuore, non un'occasione per indossare la medaglia al petto per sentirsi eroi"
ha concluso, lanciando un appello per tornare a un'autentica partecipazione religiosa, che valorizzi le tradizioni e dia spazio a un cambiamento positivo.
La festa della Madonna dei Martiri, grazie anche alla partecipazione dei confratelli ruvesi, è stata un momento di intensa spiritualità, capace di unire comunità diverse sotto lo stesso manto protettivo della Vergine. Un giorno indimenticabile che, come ricorda Giovanni Campanale, "resterà sempre stampato nei nostri cuori".