Cronaca
Rubato un furgone dalla comunità di don Tonino Bello a Ruvo di Puglia
L'appello del presidente della comunità Rutigliani: «Chiunque abbia informazioni avverta le forze dell'ordine»
Ruvo - mercoledì 10 aprile 2024
17.15
Un furgone utilizzato per i progetti legati alla agricoltura sociale - un Fiat Iveco - è stato rubato la notte tra lunedì e martedì dalla comunità Casa don Tonino Bello, a Ruvo di Puglia. «Noi abbiamo avuto la sensazione che qualcuno voglia fermarci, ma non lo faremo», ha detto Vincenzo Rutigliani, presidente della comunità.
Il furgone era stato «acquistato 23 anni fa, non è il peso economico il suo valore ma il suo impiego», ha continuato Rutigliani. Sul furto indagano i Carabinieri che stanno analizzando i filmati registrati dalle telecamere di videosorveglianza che sembrano essere state manomesse. «I filmati di quella notte ad un certo punto si bloccano, dandoci come immagine il luogo in cui era parcheggiato il furgone. Peccato che nel frame successivo il mezzo non c'è più», ha detto il presidente.
Ad accorgersi del furto è stato un operatore giunto alle ore 06.00. «Il cancello automatico era in modalità manuale - ha riferito Rutigliani -. Ci ha messo un attimo a capire che qualcosa non andava». È il secondo furto che la comunità subisce: il primo risale allo scorso 17 settembre. Allora fu rubato un trattore. In comunità ci sono 12 persone che stanno provando a ricostruire le loro vite segnate da reati o da dipendenze. «Sono sconcertati», ha detto la responsabile, Nunzia Merra.
«Il mio accorato appello è rivolto a chiunque abbia informazioni oppure veda il mezzo in giro a comunicarlo tempestivamente alle forze dell'ordine presenti sul territorio», ha proseguito Rutigliano assicurando che «il nostro progetto va avanti e non si ferma anzi, abbiamo la ferma intenzione di potenziarlo sempre di più».
Il furgone era stato «acquistato 23 anni fa, non è il peso economico il suo valore ma il suo impiego», ha continuato Rutigliani. Sul furto indagano i Carabinieri che stanno analizzando i filmati registrati dalle telecamere di videosorveglianza che sembrano essere state manomesse. «I filmati di quella notte ad un certo punto si bloccano, dandoci come immagine il luogo in cui era parcheggiato il furgone. Peccato che nel frame successivo il mezzo non c'è più», ha detto il presidente.
Ad accorgersi del furto è stato un operatore giunto alle ore 06.00. «Il cancello automatico era in modalità manuale - ha riferito Rutigliani -. Ci ha messo un attimo a capire che qualcosa non andava». È il secondo furto che la comunità subisce: il primo risale allo scorso 17 settembre. Allora fu rubato un trattore. In comunità ci sono 12 persone che stanno provando a ricostruire le loro vite segnate da reati o da dipendenze. «Sono sconcertati», ha detto la responsabile, Nunzia Merra.
«Il mio accorato appello è rivolto a chiunque abbia informazioni oppure veda il mezzo in giro a comunicarlo tempestivamente alle forze dell'ordine presenti sul territorio», ha proseguito Rutigliano assicurando che «il nostro progetto va avanti e non si ferma anzi, abbiamo la ferma intenzione di potenziarlo sempre di più».