Eventi e cultura
Funambolo in Cattedrale, la Sovrintendenza tira le orecchie a chi l'ha fatto installare
«Ottemperare quanto prima al ripristino dei luoghi»
Ruvo - martedì 16 gennaio 2018
12.18
Tanto tuonò che piovve, recita un vecchio adagio.
L'installazione del funambolo di "Luci d'artista" all'interno della Cattedrale ha da subito destato polemiche, registrando attestazioni di approvazione e disapprovazione per quella che è a tutti gli effetti una novità facilmente prevedibile.
L'idea di don Salvatore, che sulle nostre pagine aveva dichiarato «ammirando le opere mi sono rifatto molto alle parole di Don Tonino...Non ci vedo niente di profano. Una comunità che lavora e collabora insieme sposa a pieno la filosofia cristiana. La creazione di qualcosa da condividere con la città ha un che di divino. A fianco al funambolo ci sarà il presepe napoletano che invito tutti quanti a visitare» , seppur affascinanti sul piano del messaggio cristiano, si è dovuta scontrare con le prescrizioni della legge.
Con una lettera inviata al parroco, al dirigente dell'Area Sviluppo Urbanistico del Comune e al Comando di Polizia Locale, facendo seguito ad una "segnalazione di deturpazione della Cattedrale di Ruvo di Puglia", la Soprintendenza Archieologica, Belle arti e paesaggio, ha intimato l'immediato ripristino dei luoghi.
Nella lettera si legge: "A seguito dell'esposto di cui all'oggetto pervenuto alla scrivente con nota del 17.12.2017, specificando che qualsiasi intervento a farsi su beni culturali deve essere oggetto di preventiva autorizzazione ai sensi dell'art. 21 del D.Lgs 42/04, si invitano gli Enti in idirizzo a verificare quanto rappresentato nella documentazione fotografica allegata e ad ottemperare quanto prima al totale ripristino dello stato dei luoghi".
L'opera dovrebbe essere rimossa già in mattinata.
L'installazione del funambolo di "Luci d'artista" all'interno della Cattedrale ha da subito destato polemiche, registrando attestazioni di approvazione e disapprovazione per quella che è a tutti gli effetti una novità facilmente prevedibile.
L'idea di don Salvatore, che sulle nostre pagine aveva dichiarato «ammirando le opere mi sono rifatto molto alle parole di Don Tonino...Non ci vedo niente di profano. Una comunità che lavora e collabora insieme sposa a pieno la filosofia cristiana. La creazione di qualcosa da condividere con la città ha un che di divino. A fianco al funambolo ci sarà il presepe napoletano che invito tutti quanti a visitare» , seppur affascinanti sul piano del messaggio cristiano, si è dovuta scontrare con le prescrizioni della legge.
Con una lettera inviata al parroco, al dirigente dell'Area Sviluppo Urbanistico del Comune e al Comando di Polizia Locale, facendo seguito ad una "segnalazione di deturpazione della Cattedrale di Ruvo di Puglia", la Soprintendenza Archieologica, Belle arti e paesaggio, ha intimato l'immediato ripristino dei luoghi.
Nella lettera si legge: "A seguito dell'esposto di cui all'oggetto pervenuto alla scrivente con nota del 17.12.2017, specificando che qualsiasi intervento a farsi su beni culturali deve essere oggetto di preventiva autorizzazione ai sensi dell'art. 21 del D.Lgs 42/04, si invitano gli Enti in idirizzo a verificare quanto rappresentato nella documentazione fotografica allegata e ad ottemperare quanto prima al totale ripristino dello stato dei luoghi".
L'opera dovrebbe essere rimossa già in mattinata.