
Politica
Fratelli d'Italia stigmatizza gli atti vandalici contro la sede e la manomissione dei manifesti
Scarongella: «Dimostrazione del malessere di chi ha lo sguardo rivolto al passato»
Ruvo - domenica 19 maggio 2019
11.55
«Gli atti vandalici che in questi giorni sta subendo il circolo locale di Fratelli d'Italia dimostrano senz'altro il malessere di chi con lo sguardo rivolto al passato ritiene che la violenza e l'offesa nel dibattito politico siano strumenti più efficaci rispetto al confronto democratico e alla libertà di manifestazione del pensiero». Queste le parole di Francesco Scarongella, presidente del circolo di Ruvo del partito guidato da Giorgia Meloni.
«Dapprima la scritta "Piazza(le) Loreto" sulla porta del circolo e, poi, i volantini riportanti svastiche attaccati sui manifesti elettorali dei candidati alle europee Marcello Gemmato e Caio Giulio Cesare Mussolini manifestano il fallimento di una certa cultura "antifascista", che anziché educare al confronto aperto, libero e alla luce del sole ha ispirato in qualche facinoroso - capace di agire solo nell'oscurità - la propensione all'odio e alla violenza» ha rimarcato l'esponente di Fratelli d'Italia.
«Tali gesti, tuttavia, ci rendono consapevoli dell'esigenza di diffondere nella nostra comunità in modo sempre più incisivo i valori della destra sociale, fra cui la visione partecipativa della politica e il solidarismo cattolico, nel tentativo di educare soprattutto i giovani a tenere comportamenti diversi da quelli di questi giorni» ha concluso Scarongella, ringraziando «tutti coloro che hanno espresso messaggi di solidarietà per quanto accaduto».
«Dapprima la scritta "Piazza(le) Loreto" sulla porta del circolo e, poi, i volantini riportanti svastiche attaccati sui manifesti elettorali dei candidati alle europee Marcello Gemmato e Caio Giulio Cesare Mussolini manifestano il fallimento di una certa cultura "antifascista", che anziché educare al confronto aperto, libero e alla luce del sole ha ispirato in qualche facinoroso - capace di agire solo nell'oscurità - la propensione all'odio e alla violenza» ha rimarcato l'esponente di Fratelli d'Italia.
«Tali gesti, tuttavia, ci rendono consapevoli dell'esigenza di diffondere nella nostra comunità in modo sempre più incisivo i valori della destra sociale, fra cui la visione partecipativa della politica e il solidarismo cattolico, nel tentativo di educare soprattutto i giovani a tenere comportamenti diversi da quelli di questi giorni» ha concluso Scarongella, ringraziando «tutti coloro che hanno espresso messaggi di solidarietà per quanto accaduto».