Politica
Fratelli d'Italia: «La querela del sindaco è stata archiviata»
«Non c'era diffamazione e non ci sarà nessun risarcimento dei gravissimi danni subiti e subendi al Sindaco» si legge nella nota
Ruvo - mercoledì 6 settembre 2023
19.30 Comunicato Stampa
«Nel mese di aprile 2022 insieme agli altri Consiglieri Comunali di opposizione, avemmo l'ardire di presentare una mozione di decadenza del Sindaco perché, a nostro parere, aveva votato un provvedimento in palese conflitto d'interesse. Nel contempo facemmo affiggere dei manifesti per informare i cittadini di Ruvo di Puglia dell'accaduto: ritenevamo e riteniamo che i cittadini ruvesi avevano ed hanno il diritto di sapere ed essere informati! La storia la ricorderete: riguarda i fatti del lotto 16 della Zona PIP in fase di aggiudicazione ad una società di proprietà di un parente del sindaco (che successivamente ha ritenuto non più opportuno proseguire nell'acquisto) che stava per essere ceduto ad un prezzo inferiore rispetto a quello di tutti gli altri. La decadenza del sindaco fu respinta in Consiglio Comunale dalla sua maggioranza, ma la questione del conflitto di interesse e del minor prezzo del lotto 16 è ancora al vaglio degli organi di competenza da noi investiti.
Succede però, che nel fantastico Principato di Ruvo di Puglia, chi dissente e per giunta si permette di rendere pubblici fatti ed atti, sia accusato di aver "offeso l'onore e la reputazione" del Sindaco, Avv., Prof., che in data 26 luglio 2022 sporge "formale querela per il reato di cui all'art. 595 comma 4 (diffamazione aggravata) nei confronti dei soggetti aventi la responsabilità legale dei loghi di partiti presenti sul manifesto affisso nella città di Ruvo, nonché nei confronti dei Consiglieri Comunali (di opposizione) che in incontri pubblici e su Facebook hanno diffuso il manifesto diffamatorio".
Dunque il Sindaco, Avv., Prof., offeso, si formalizza e chiede al Procuratore della Repubblica di Trani "che venga comminata la giusta punizione" nei confronti di quei cattivi che lo avrebbero diffamato e "si riserva di costituirsi parte civile per il risarcimento dei gravissimi danni subiti e subendi".
Succede però, che in data 24 marzo 2023 il Procuratore invia al Sindaco, Avv., Prof. l'avviso di archiviazione della sua querela, perché i fatti e le indagini non consentono di formulare una previsione di condanna". Richiesta di archiviazione a cui il Sindaco, Avv., Prof. decide di non opporsi. Chissà perché! Peccato! Succede quindi, che in data 29 maggio 2023 il Giudice decreta l'archiviazione definitiva della querela del Sindaco, Avv., Prof.
Non c'era diffamazione e non ci sarà nessun risarcimento dei gravissimi danni subiti e subendi al Sindaco. Non c'era diffamazione e non ci sarà nessun risarcimento dei gravissimi danni subiti e subendi all'Avvocato. Non c'era diffamazione e non ci sarà nessun risarcimento dei gravissimi danni subiti e subendi al Professore. Così come non c'era diffamazione e danno nei confronti della Città, come qualcuno incautamente sosteneva!
L'onore di sua eccellenza uno e trino è salvo!
Glielo dice il Procuratore della Repubblica di Trani cui si è rivolto, mica la zavorra, ignorante, "vacand", poco attenta, poco studiosa, senza idee, uscita dalle fogne con cui non ama confrontarsi e a cui non rivolge neanche il saluto.
Che c'è di nuovo?
L'ennesima figuraccia di un Sindaco che ha smarrito la stella polare del buon senso».
Succede però, che nel fantastico Principato di Ruvo di Puglia, chi dissente e per giunta si permette di rendere pubblici fatti ed atti, sia accusato di aver "offeso l'onore e la reputazione" del Sindaco, Avv., Prof., che in data 26 luglio 2022 sporge "formale querela per il reato di cui all'art. 595 comma 4 (diffamazione aggravata) nei confronti dei soggetti aventi la responsabilità legale dei loghi di partiti presenti sul manifesto affisso nella città di Ruvo, nonché nei confronti dei Consiglieri Comunali (di opposizione) che in incontri pubblici e su Facebook hanno diffuso il manifesto diffamatorio".
Dunque il Sindaco, Avv., Prof., offeso, si formalizza e chiede al Procuratore della Repubblica di Trani "che venga comminata la giusta punizione" nei confronti di quei cattivi che lo avrebbero diffamato e "si riserva di costituirsi parte civile per il risarcimento dei gravissimi danni subiti e subendi".
Succede però, che in data 24 marzo 2023 il Procuratore invia al Sindaco, Avv., Prof. l'avviso di archiviazione della sua querela, perché i fatti e le indagini non consentono di formulare una previsione di condanna". Richiesta di archiviazione a cui il Sindaco, Avv., Prof. decide di non opporsi. Chissà perché! Peccato! Succede quindi, che in data 29 maggio 2023 il Giudice decreta l'archiviazione definitiva della querela del Sindaco, Avv., Prof.
Non c'era diffamazione e non ci sarà nessun risarcimento dei gravissimi danni subiti e subendi al Sindaco. Non c'era diffamazione e non ci sarà nessun risarcimento dei gravissimi danni subiti e subendi all'Avvocato. Non c'era diffamazione e non ci sarà nessun risarcimento dei gravissimi danni subiti e subendi al Professore. Così come non c'era diffamazione e danno nei confronti della Città, come qualcuno incautamente sosteneva!
L'onore di sua eccellenza uno e trino è salvo!
Glielo dice il Procuratore della Repubblica di Trani cui si è rivolto, mica la zavorra, ignorante, "vacand", poco attenta, poco studiosa, senza idee, uscita dalle fogne con cui non ama confrontarsi e a cui non rivolge neanche il saluto.
Che c'è di nuovo?
L'ennesima figuraccia di un Sindaco che ha smarrito la stella polare del buon senso».