Cronaca
Fiamma ossidrica per tagliare la serranda, poi svaligiano la gioielleria Cosentino
Furto nell'attività di piazza Garibaldi, rubati i monili esposti nelle vetrine. Banditi in fuga, indagano i Carabinieri
Ruvo - martedì 15 marzo 2022
14.00
Un colpo da favola. La saracinesca tagliata e i ladri hanno avuto libero accesso nella gioielleria Cosentino, in piazza Garibaldi Menotti, nel centro storico di Ruvo di Puglia. Un bottino in gioielli per un valore ingente, seppur ancora non quantificato con precisione. E le indagini sono appena state avviate dai Carabinieri.
In pochi minuti, nel cuore della notte, hanno arraffato numerosi gioielli di alto valore in corso di quantificazione. Un furto ingente che fa disperare la nota famiglia di commercianti. Alle ore 02.00 quattro uomini, tutti a volto coperto, hanno perforato la serratura della gioielleria. Un vero e proprio buco, praticato con la fiamma ossidrica, grazie a cui hanno sollevato la serranda, per poi, armati di martelli e tubi-ariete in ferro, colpire e distruggere le vetrine espositive e le teche in vetro.
Il vetro ha ceduto e i banditi sono entrati in azione nel volgere di pochi minuti: hanno arraffato i gioielli più costosi, a mani basse hanno rubato tutto il possibile, poi sono fuggiti. Probabilmente - ma è solo un'ipotesi - nelle immediate vicinanze c'era un'auto condotta da un quinto complice sulla quale sono saliti per fuggire. Una operazione lampo, compiuta da veri professionisti del crimine, e a nulla è servito l'allarme, ma che non ha dato tempo alle forze dell'ordine di intervenire.
Sul posto, scattato l'allarme, sono giunti i Carabinieri della Stazione di Ruvo di Puglia e, subito dopo, i colleghi della Sezione Investigazioni Scientifiche, di stanza presso il Comando Provinciale di Bari, alla ricerca di eventuali tracce e indizi presenti sulla scena del raid. Ora le indagini dei militari si stanno concentrando sulle telecamere di videosorveglianza installate all'interno ed all'esterno della gioielleria. Al setaccio anche le immagini delle telecamere presenti nelle vicinanze.
Ad essere accorsi, dopo il furto, non solo i Carabinieri, a cui ora sono affidate le indagini per tentare di mettere a fuoco un volto, dietro quei cappucci, ma anche i titolari. Certo, il furto e in particolar modo il valore del bottino (ingente, seppur ancora non stabilito) stanno facendo molto clamore in città, considerata anche la posizione centrale - in piazza Garibaldi Menotti, nel borgo antico, dove gli episodi di vandalismo non si contano più - dell'attività commerciale presa di mira.
Una maggiore attività di prevenzione, soprattutto in questo periodo, sarebbe opportuna, ma la collaborazione della gente è fondamentale. Possibile che nessuno si sia accorto di niente? Possibile che nessuno abbia udito alcun rumore? I dubbi - tanti - restano. L'attività investigativa, frattanto, prosegue molto serrata.
In pochi minuti, nel cuore della notte, hanno arraffato numerosi gioielli di alto valore in corso di quantificazione. Un furto ingente che fa disperare la nota famiglia di commercianti. Alle ore 02.00 quattro uomini, tutti a volto coperto, hanno perforato la serratura della gioielleria. Un vero e proprio buco, praticato con la fiamma ossidrica, grazie a cui hanno sollevato la serranda, per poi, armati di martelli e tubi-ariete in ferro, colpire e distruggere le vetrine espositive e le teche in vetro.
Il vetro ha ceduto e i banditi sono entrati in azione nel volgere di pochi minuti: hanno arraffato i gioielli più costosi, a mani basse hanno rubato tutto il possibile, poi sono fuggiti. Probabilmente - ma è solo un'ipotesi - nelle immediate vicinanze c'era un'auto condotta da un quinto complice sulla quale sono saliti per fuggire. Una operazione lampo, compiuta da veri professionisti del crimine, e a nulla è servito l'allarme, ma che non ha dato tempo alle forze dell'ordine di intervenire.
Sul posto, scattato l'allarme, sono giunti i Carabinieri della Stazione di Ruvo di Puglia e, subito dopo, i colleghi della Sezione Investigazioni Scientifiche, di stanza presso il Comando Provinciale di Bari, alla ricerca di eventuali tracce e indizi presenti sulla scena del raid. Ora le indagini dei militari si stanno concentrando sulle telecamere di videosorveglianza installate all'interno ed all'esterno della gioielleria. Al setaccio anche le immagini delle telecamere presenti nelle vicinanze.
Ad essere accorsi, dopo il furto, non solo i Carabinieri, a cui ora sono affidate le indagini per tentare di mettere a fuoco un volto, dietro quei cappucci, ma anche i titolari. Certo, il furto e in particolar modo il valore del bottino (ingente, seppur ancora non stabilito) stanno facendo molto clamore in città, considerata anche la posizione centrale - in piazza Garibaldi Menotti, nel borgo antico, dove gli episodi di vandalismo non si contano più - dell'attività commerciale presa di mira.
Una maggiore attività di prevenzione, soprattutto in questo periodo, sarebbe opportuna, ma la collaborazione della gente è fondamentale. Possibile che nessuno si sia accorto di niente? Possibile che nessuno abbia udito alcun rumore? I dubbi - tanti - restano. L'attività investigativa, frattanto, prosegue molto serrata.