Attualità
Fauna selvatica: Coldiretti Bari e Bat, nuovo Sportello #emergenzaselvatici Oltre 11mln euro danni ad agricoltura
Oltre 11mln euro danni ad agricoltura
Ruvo - lunedì 19 febbraio 2018
11.47
Uno sportello per le segnalazioni dei danni da fauna selvatica nelle province di Bari e Bat. Ad annunciarlo è il direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti, lanciando l'allarme sul fenomeno della proliferazione dei cinghiali che interessa l'intera zona della Murgia e le aree rurali a valle.
Soprattutto nei comuni di Andria, Corato, Altamura, Spinazzola, Minervino, Poggiorsini, Ruvo di Puglia, Gravina e nei campi di Noci e Putignano (dove è denunciata anche la presenza dei lupi), così come a Bari e Bitonto, i cinghiali stanno arrivando in massa. L'ultimo caso d Altamura, dove in una sola notte hanno distrutto 35 ettari di terreno (in parte ricadenti nel Parco dell'Alta Murgia) appena seminati a ceci.
I danni, ormai, nella sola provincia Bari-Bat arriverebbero, secondo Coldiretti, a 11 milioni di euro. Tra l'altro, ricorda Corsetti, la fauna selvatica «mette a repentaglio l'incolumità pubblica». Per questo in Quarta Commissione consiliare è stata già presentata una proposta di legge ad hoc «che auspichiamo approdi senza indugio all'approvazione del Consiglio».
Agricoltori e allevatori dovranno segnalare alla mail emergenzaselvatici.ba@coldiretti.it. i danni al patrimonio agricolo con prodotti e superfici interessati e zootecnico, indicando la specie danneggiata, il numero di capi morti, il numero di capi ancora in vita, ma con evidenti segni di predazione e i codici delle marche auricolari/transponder.
«Dopo la iniziale segnalazione-denuncia, saranno contatti da Coldiretti che si occuperà della perizia tecnica da presentare alla Regione». È nota la capacità di adattamento di cinghiali e lupi ai cambiamenti ambientali, «dato che sono comparsi anche in aeree da cui risultavano assenti da anni e stanno mettendo a rischio la stessa presenza e il lavoro degli agricoltori».
I numeri, secondo Coldiretti, la dicono lunga sulla necessità di innalzare il livello di allerta e programmare «efficaci attività di riequilibrio della fauna selvatica che mette a repentaglio la stessa incolumità delle persone».
E giù con l'elenco dei danni: i cinghiali distruggono le coltivazioni e attaccano gli uomini e gli animali allevati – denuncia Coldiretti - come anche i lupi e i cani inselvatichiti, gli storni azzerano la produzione di olive e distruggono le piazzole, le lepri divorano letteralmente interi campi di ortaggi, i cormorani mangiano i pesci negli impianti di acquacoltura.
«Si tratta di una situazione insostenibile che sta provocando l'abbandono delle aree interne, con problemi sociali, economici e ambientali. Gli imprenditori agricoli, ma anche gli automobilisti, gli autotrasportatori e gli avventori occasionali, stanno segnalando - conclude Coldiretti Bari e Bat - con sempre maggiore frequenza i danni provocati da cinghiali e lupi che sconfinano e fanno razzia nelle aziende agricole e si riversano in prossimità dei centri abitati».
Soprattutto nei comuni di Andria, Corato, Altamura, Spinazzola, Minervino, Poggiorsini, Ruvo di Puglia, Gravina e nei campi di Noci e Putignano (dove è denunciata anche la presenza dei lupi), così come a Bari e Bitonto, i cinghiali stanno arrivando in massa. L'ultimo caso d Altamura, dove in una sola notte hanno distrutto 35 ettari di terreno (in parte ricadenti nel Parco dell'Alta Murgia) appena seminati a ceci.
I danni, ormai, nella sola provincia Bari-Bat arriverebbero, secondo Coldiretti, a 11 milioni di euro. Tra l'altro, ricorda Corsetti, la fauna selvatica «mette a repentaglio l'incolumità pubblica». Per questo in Quarta Commissione consiliare è stata già presentata una proposta di legge ad hoc «che auspichiamo approdi senza indugio all'approvazione del Consiglio».
Agricoltori e allevatori dovranno segnalare alla mail emergenzaselvatici.ba@coldiretti.it. i danni al patrimonio agricolo con prodotti e superfici interessati e zootecnico, indicando la specie danneggiata, il numero di capi morti, il numero di capi ancora in vita, ma con evidenti segni di predazione e i codici delle marche auricolari/transponder.
«Dopo la iniziale segnalazione-denuncia, saranno contatti da Coldiretti che si occuperà della perizia tecnica da presentare alla Regione». È nota la capacità di adattamento di cinghiali e lupi ai cambiamenti ambientali, «dato che sono comparsi anche in aeree da cui risultavano assenti da anni e stanno mettendo a rischio la stessa presenza e il lavoro degli agricoltori».
I numeri, secondo Coldiretti, la dicono lunga sulla necessità di innalzare il livello di allerta e programmare «efficaci attività di riequilibrio della fauna selvatica che mette a repentaglio la stessa incolumità delle persone».
E giù con l'elenco dei danni: i cinghiali distruggono le coltivazioni e attaccano gli uomini e gli animali allevati – denuncia Coldiretti - come anche i lupi e i cani inselvatichiti, gli storni azzerano la produzione di olive e distruggono le piazzole, le lepri divorano letteralmente interi campi di ortaggi, i cormorani mangiano i pesci negli impianti di acquacoltura.
«Si tratta di una situazione insostenibile che sta provocando l'abbandono delle aree interne, con problemi sociali, economici e ambientali. Gli imprenditori agricoli, ma anche gli automobilisti, gli autotrasportatori e gli avventori occasionali, stanno segnalando - conclude Coldiretti Bari e Bat - con sempre maggiore frequenza i danni provocati da cinghiali e lupi che sconfinano e fanno razzia nelle aziende agricole e si riversano in prossimità dei centri abitati».