Cronaca
Fanno esplodere il bancomat del Monte dei Paschi di Siena, via col denaro
Quattro malviventi, nella notte, hanno preso di mira la filiale di corso Jatta. Bottino da quantificare, indagini in corso dei Carabinieri
Ruvo - venerdì 21 giugno 2024
10.12
Un piano studiato e poi portato a termine nei minimi particolari, nel cuore della notte. Un colpo messo a segno da veri professionisti, entrati in azione nella filiale del Monte dei Paschi di Siena di Ruvo di Puglia: con la tecnica della "marmotta" hanno provocato una deflagrazione che ha consentito loro di estrarre il forziere.
La banda di ladri, giunta sul posto, in corso Jatta, a bordo di un'auto che potrebbe essere stata immortalata dalle telecamere di videosorveglianza della zona, si è introdotta nell'istituto bancario, all'interno di un locale commerciale in pieno centro. Poi, utilizzando la tecnica della "marmotta" - un ordigno artigianale che viene infilato nella fessura del bancomat, facendolo così saltare in aria -, hanno provocato una deflagrazione che ha consentito loro di estrarre il cassetto col denaro.
L'esplosione, avvenuta attorno alle ore 02.40 e che ha fatto crollare anche il muro in cartongesso adiacente all'erogatore automatico, ha permesso ai malviventi di impossessarsi del forziere: i banditi - testimoni avrebbero visto quattro uomini a volto coperto scappare con il bottino - l'hanno portato via di peso e caricato in auto per poi aprirlo in un secondo momento, lontano da occhi indiscreti. All'interno era custodito il denaro, una somma ancora in fase d'esatta quantificazione.
Infine la fuga a bordo di un'auto scura di grossa cilindrata con cui hanno fatto perdere le proprie tracce coperti dal buio della notte. Il danno complessivo, riferito non solo al denaro, ma anche ai danni strutturali - anche il vetro blindato della vetrina laterale si è frantumato in seguito all'esplosione - è fortunatamente coperto da una polizza assicurativa. Sul posto, scattato l'allarme, oltre ad una pattuglia della Metronotte, sono intervenuti i Carabinieri della locale Stazione, già in zona.
I militari, che hanno eseguito tutti i rilievi e gli accertamenti del caso con il supporto dei colleghi della Compagnia di Molfetta, hanno prelevato i filmati di alcuni impianti di videosorveglianza della zona, per cercare di risalire al maggior numero di elementi e dettagli utili all'attività investigativa. Da Bari, intanto, è intervenuta pure la Sezione Investigazioni Scientifiche alla ricerca di tracce ematiche e impronte eventualmente lasciate sul luogo del crimine, analizzato da cima a fondo.
La cosiddetta "tecnica della marmotta", quella con cui si provoca l'esplosione dello sportello bancomat, è stata utilizzata di frequente anche in altri colpi simili: il 15 giugno scorso, ad esempio, a Bari e a Bitonto. Non è pertanto escluso che ad agire siano stati sempre gli stessi banditi, specializzati in assalti di questo tipo.
La banda di ladri, giunta sul posto, in corso Jatta, a bordo di un'auto che potrebbe essere stata immortalata dalle telecamere di videosorveglianza della zona, si è introdotta nell'istituto bancario, all'interno di un locale commerciale in pieno centro. Poi, utilizzando la tecnica della "marmotta" - un ordigno artigianale che viene infilato nella fessura del bancomat, facendolo così saltare in aria -, hanno provocato una deflagrazione che ha consentito loro di estrarre il cassetto col denaro.
L'esplosione, avvenuta attorno alle ore 02.40 e che ha fatto crollare anche il muro in cartongesso adiacente all'erogatore automatico, ha permesso ai malviventi di impossessarsi del forziere: i banditi - testimoni avrebbero visto quattro uomini a volto coperto scappare con il bottino - l'hanno portato via di peso e caricato in auto per poi aprirlo in un secondo momento, lontano da occhi indiscreti. All'interno era custodito il denaro, una somma ancora in fase d'esatta quantificazione.
Infine la fuga a bordo di un'auto scura di grossa cilindrata con cui hanno fatto perdere le proprie tracce coperti dal buio della notte. Il danno complessivo, riferito non solo al denaro, ma anche ai danni strutturali - anche il vetro blindato della vetrina laterale si è frantumato in seguito all'esplosione - è fortunatamente coperto da una polizza assicurativa. Sul posto, scattato l'allarme, oltre ad una pattuglia della Metronotte, sono intervenuti i Carabinieri della locale Stazione, già in zona.
I militari, che hanno eseguito tutti i rilievi e gli accertamenti del caso con il supporto dei colleghi della Compagnia di Molfetta, hanno prelevato i filmati di alcuni impianti di videosorveglianza della zona, per cercare di risalire al maggior numero di elementi e dettagli utili all'attività investigativa. Da Bari, intanto, è intervenuta pure la Sezione Investigazioni Scientifiche alla ricerca di tracce ematiche e impronte eventualmente lasciate sul luogo del crimine, analizzato da cima a fondo.
La cosiddetta "tecnica della marmotta", quella con cui si provoca l'esplosione dello sportello bancomat, è stata utilizzata di frequente anche in altri colpi simili: il 15 giugno scorso, ad esempio, a Bari e a Bitonto. Non è pertanto escluso che ad agire siano stati sempre gli stessi banditi, specializzati in assalti di questo tipo.