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Emergenza Covid19, il Nuovo Reddito di Dignità pugliese

Ampliata la platea dei beneficiari ed aumentato l’importo del contributo, fissato a 500 euro al mese per 12 mesi

Parte il nuovo ReD dell'emergenza post Covid, per tutte le persone e le famiglie pugliesi in condizioni di fragilità economica. La sezione Inclusione Sociale Attiva ed Innovazione delle Reti Sociali della Regione Puglia ha approvato oggi con atto dirigenziale il nuovo Avviso, in fase di pubblicazione sul bollettino ufficiale della Regione, che stabilisce le modalità e i requisiti della misura. Da lunedì 29 giugno, dalle ore 14,00 sarà possibile per tutti i cittadini presentare la domanda registrandosi al portale regionale www.sistema.puglia.it/red2020 o recandosi presso i Caf e i patronati convenzionati con gli Ambiti Territoriali con ISEE aggiornato.

La Regione Puglia rimette in campo il suo principale strumento di battaglia contro la povertà, in una versione maggiormente semplificata, ma soprattutto ampliando la platea dei beneficiari ed il contributo economico. La soglia ISEE richiesta quest'anno è pari a 9.360 euro per ciascun nucleo familiare (analoga a quella del reddito di cittadinanza) in modo da essere complementare e garantendo anche coloro che sono esclusi dalla misura nazionale, come i nuclei familiari più numerosi. Inoltre, il contributo è stato innalzato a 500 euro per tutti i beneficiari (la soglia massima di contributo della precedente edizione), in modo da rispondere con maggiore forza alla crisi sociale in corso.

Il Reddito di Dignità pugliese voluto dal governo Emiliano ed approvato dal consiglio regionale nel 2016 anticipando l'entrata in vigore del reddito di cittadinanza, approda cosi alla sua quarta edizione, con un rifinanziamento complessivo di circa 37 milioni di euro per l'annualità 2020.

«ReD è una risposta concreta che incarna una visione politica e di cui sono particolarmente orgoglioso, - commenta il Presidente Michele Emiliano – quella dell'inclusione e della lotta alle diseguaglianze, perché in 3 anni abbiamo messo in campo per primi in tutta Italia, una misura complessa che ha aiutato oltre 30 mila famiglie pugliesi. Adesso la riconfermiamo con ancora più opportunità e risorse per chi è in difficoltà, affinché nessuno resti indietro, nell'ottica di rafforzare il sistema del welfare regionale, nella direzione dell'inclusione e del contrasto alle vecchie e nuove povertà, purtroppo in aumento in tutto il Paese, a causa della crisi sanitaria e sociale. Noi questi cittadini non li abbandoniamo. Coerentemente al piano per la ripartenza messo in campo dalla Regione, con una manovra complessiva di 750 milioni di euro, siamo al fianco delle persone, delle comunità e delle imprese pugliesi con una forza senza precedenti».
L'Assessore al Welfare Salvatore Ruggeri sottolinea «il lavoro importante di partecipazione del partenariato economico-sociale e del terzo settore, e della filiera istituzionale coinvolta, a partire dagli Ambiti territoriali dei Comuni – ancora una volta in prima linea a favore dei cittadini con tutto il supporto possibile della Regione e della struttura del Welfare, che non è mai mancato dall'emergenza di questi mesi, per la quale sono stati stanziati complessivamente 20 milioni di euro a favore delle famiglie in difficoltà economica per i beni di prima necessità, ed ora nella riattivazione del ReD. Sappiamo come questa misura sia necessaria, soprattutto per le tante nuove richieste di aiuto che arrivano ai Comuni dopo questi difficili mesi di lockdown».

«Fra le novità di questo Avviso – aggiunge Titti De Simone, consigliera del Presidente che ne ha coordinato i lavori – c'è il potenziamento dei tirocini di inclusione, grazie al ruolo del terzo settore. Per tale ragione, abbiamo integrato i progetti a disposizione dei beneficiari anche con la possibilità di nuovi percorsi di formazione a distanza in modalità on line, e progetti a supporto delle comunità locali anche in virtù dell'emergenza sanitaria e sociale. E poi c'è un maggiore coinvolgimento del terzo settore presente nei territori, che svolgerà un ruolo importante a supporto dei Comuni, garantendo un tutoraggio a fianco dei beneficiari nei 12 mesi di tirocinio. La rete del terzo settore ha un ruolo fondamentale nella capacità di reazione a questa crisi. Inoltre, abbiamo riconfermato il ruolo importante della rete dei Caf come strumento di supporto per i cittadini».

In cosa consiste
Si tratta di una misura di sostegno al reddito che, a fronte di un contributo economico di € 500 al mese per un anno, consente al cittadino beneficiario, previa sottoscrizione di un patto con il proprio ambito territoriale, di aderire ad un percorso personalizzato di inclusione sociale in base al suo profilo psico-sociale, familiare, comunitario e professionale.

Il patto prevede la presa in carico integrata da parte dei competenti servizi sociali del comune di residenza per la presenza di particolari e definite situazioni di fragilità all'interno del nucleo familiare. Al beneficiario è richiesto di partecipare ad un tirocinio di inclusione presso aziende o enti pubblici del territorio, oppure ancora di aderire ad attività di cittadinanza attiva anche connesse all'emergenza sanitaria attuale (come ad esempio servizi di prossimità in collaborazione con i centri operativi comunali o la protezione civile, oppure azioni di pulizia spiagge, decoro urbano, manutenzione, ecc.) Oppure ancora beneficiare di formazione anche in modalità asincrona (formazione a distanza).

Chi può partecipare
Poiché il ReD si configura quale misura complementare al reddito di cittadinanza nazionale (decreto legge n. 4 del 28 gennaio 2019, convertito con modificazioni dalla legge n. 26 del 28 marzo 2019), possono candidarsi i cittadini in possesso dei seguenti requisiti:
  • Valore Isee ordinario non superiore ad € 9.360,00 (elevabile a € 20mila per le famiglie con 3 componenti minorenni oppure famiglie composte da almeno 5 componenti)
  • Valore della componente patrimoniale immobiliare dell'Isee, al netto delle detrazioni, non superiore a € 30.000,00;
  • Valore della componente patrimoniale mobiliare dell'Isee, al netto delle detrazioni, non superiore a € 15.000,00 (elevabile a € 20mila per le famiglie con 3 componenti minorenni oppure famiglie composte da almeno 5 componenti);
  • Età del richiedente 18 – 67 anni;
  • Residenza in puglia da almeno 12 mesi;
  • Disponibilità del richiedente ad effettuare almeno 62 ore mensili di attività;
  • Per i cittadini in condizioni di particolare fragilità quali donne vittime di violenza, persone separate senza stabile dimora, persone senza dimora, disabili gravi privi di sostegno familiare, le domande saranno inserite nella piattaforma dagli ambiti territoriali.
Come presentare domanda
La procedura semplificata per la presentazione delle domande è interamente on line. Dopo aver ottenuto (se non già posseduta) una attestazione Isee rilasciata da INPS., sarà sufficiente, in prima persona o per il tramite dei centri di assistenza fiscale o dei patronati convenzionati con gli ambiti territoriali registrarsi al portale regionale www.sistema.puglia.it e collegarsi al sito www.sistema.puglia.it/red2020.
Le domande potranno essere inviate a partire dalle ore 14.00 di lunedì 29 giugno 2020.
  • reddito di dignità
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