
Eventi e cultura
Dove Vanno i Santi? – la mostra sulla Settimana Santa di Ruvo di Puglia di Cinzia Cantatore – LE FOTO
Fotografie e parole per raccontare una tradizione che pulsa nel cuore di una città devota
Ruvo - giovedì 10 aprile 2025
La Settimana Santa di Ruvo di Puglia, con il suo intreccio di tradizione e spiritualità, da secoli racconta una storia fatta di silenzi eloquenti, di gesti antichi che si ripetono come un ininterrotto battito del cuore.
È in questo contesto che si inserisce l'opera di Cinzia Cantatore, un'indagine emotiva e filologica sulla solennità di questi riti sacri, narrata nel suo libro "Dove vanno i Santi?".
Il volume, che raccoglie immagini e testi, è una testimonianza tangibile della fede, dei volti segnati dalla penitenza e delle mani che intessono i paramenti sacri, rendendo palpabile l'intensità di una tradizione che si perpetua nel tempo.
Il 7 aprile 2025, Palazzo Caputi ha ospitato la presentazione dell'opera, un evento che ha visto la partecipazione dell'autrice Cinzia Cantatore, dell'Assessora alla Cultura del Comune di Ruvo di Puglia, Monica Filograno, e del Presidente UNPLI Puglia, Rocco Lauciello. La moderazione del dibattito è stata affidata alla giornalista Barbara Politi, che ha saputo estrarre il significato più profondo del lavoro della Cantatore, restituendo al pubblico il pathos nascosto dietro ogni parola e ogni immagine.
Subito dopo, l'evento ha dato il via a una mostra fotografica, un'esperienza immersiva che ha saputo trasformare il sacro in visione. Le fotografie, esposte in Via Vittorio Veneto, 1, rivelano la potenza emotiva dei riti sacri attraverso un gioco di luci e ombre che scolpisce l'essenza della devozione. Ogni scatto diventa un frammento di eternità: il fruscio di un saio, il riflesso tremolante di una candela, il silenzio denso di una processione, tutti elementi che si fondono in un'unica danza, quella di una comunità che, nel sacro, trova il proprio respiro vitale.
L'esposizione, che sarà aperta al pubblico fino al 20 aprile, invita i visitatori a immergersi in un'atmosfera di riflessione. Ogni immagine è una finestra aperta sulla spiritualità che permea Ruvo di Puglia, un racconto visivo di una tradizione che, pur nel silenzio dei suoi rituali, continua a vivere con la stessa intensità di secoli fa.
È in questo contesto che si inserisce l'opera di Cinzia Cantatore, un'indagine emotiva e filologica sulla solennità di questi riti sacri, narrata nel suo libro "Dove vanno i Santi?".
Il volume, che raccoglie immagini e testi, è una testimonianza tangibile della fede, dei volti segnati dalla penitenza e delle mani che intessono i paramenti sacri, rendendo palpabile l'intensità di una tradizione che si perpetua nel tempo.
Il 7 aprile 2025, Palazzo Caputi ha ospitato la presentazione dell'opera, un evento che ha visto la partecipazione dell'autrice Cinzia Cantatore, dell'Assessora alla Cultura del Comune di Ruvo di Puglia, Monica Filograno, e del Presidente UNPLI Puglia, Rocco Lauciello. La moderazione del dibattito è stata affidata alla giornalista Barbara Politi, che ha saputo estrarre il significato più profondo del lavoro della Cantatore, restituendo al pubblico il pathos nascosto dietro ogni parola e ogni immagine.
Subito dopo, l'evento ha dato il via a una mostra fotografica, un'esperienza immersiva che ha saputo trasformare il sacro in visione. Le fotografie, esposte in Via Vittorio Veneto, 1, rivelano la potenza emotiva dei riti sacri attraverso un gioco di luci e ombre che scolpisce l'essenza della devozione. Ogni scatto diventa un frammento di eternità: il fruscio di un saio, il riflesso tremolante di una candela, il silenzio denso di una processione, tutti elementi che si fondono in un'unica danza, quella di una comunità che, nel sacro, trova il proprio respiro vitale.
L'esposizione, che sarà aperta al pubblico fino al 20 aprile, invita i visitatori a immergersi in un'atmosfera di riflessione. Ogni immagine è una finestra aperta sulla spiritualità che permea Ruvo di Puglia, un racconto visivo di una tradizione che, pur nel silenzio dei suoi rituali, continua a vivere con la stessa intensità di secoli fa.