Territorio
Deposito scorie nucleari, Regione Puglia ribadisce il suo NO alla Sogin
Approvato il documento tecnico con le osservazioni che contrastano la realizzazione del deposito
Ruvo - martedì 30 marzo 2021
12.02 Comunicato Stampa
«Il deposito nazionale di rifiuti radioattivi nel territorio della murgia non si può fare. Lo ha ribadito il Tavolo tecnico istituito dalla Regione Puglia, che con un documento inequivocabile ha supportato la tesi del 'no' con evidenze scientifiche e dati supportati da recenti studi portati avanti dai massimi esperti in materia».
Lo dichiara il presidente della IV Commissione, Francesco Paolicelli, dopo che la giunta regionale ha approvato il documento tecnico recante le osservazioni regionali relative al progetto preliminare del Deposito Nazionale e del Parco Tecnologico dei rifiuti radioattivi.
«In questo modo – aggiunge Paolicelli - sono state contestate anche a livello tecnico le osservazioni con cui Sogin aveva individuato cinque siti per la realizzazione del deposito, zone caratterizzate da parametri che si scontrano con le valutazioni fatte in precedenza dalla società pubblica che si occupa dello smantellamento degli impianti nucleari italiani. Quella di non accogliere scorie radioattive nel nostro territorio, che già ha pagato un prezzo alto in termini ambientali, non è solo una decisione di buon senso, ma è anche dettata da analisi e ricerche scientifiche. Il documento approvato dalla giunta regionale dimostra infatti quanto le valutazioni di Sogin non siano aggiornate circa le caratteristiche idrogeomorfologiche e sismiche dei siti individuati. Sono per questo irricevibili».
«Trovo doveroso ringraziare tutti coloro che hanno aderito e partecipato con convinzione al tavolo tecnico, in particolar modo alle amministrazioni comunali che sin da subito si sono schierate compatte in questa battaglia. Questo è un passo importante verso la salvaguardia del benessere della nostra regione, - conclude Paolicelli - per quanto riguarda non solo la qualità della vita ma anche la cultura e l'economia del territorio. Da qui non si torna indietro».
Lo dichiara il presidente della IV Commissione, Francesco Paolicelli, dopo che la giunta regionale ha approvato il documento tecnico recante le osservazioni regionali relative al progetto preliminare del Deposito Nazionale e del Parco Tecnologico dei rifiuti radioattivi.
«In questo modo – aggiunge Paolicelli - sono state contestate anche a livello tecnico le osservazioni con cui Sogin aveva individuato cinque siti per la realizzazione del deposito, zone caratterizzate da parametri che si scontrano con le valutazioni fatte in precedenza dalla società pubblica che si occupa dello smantellamento degli impianti nucleari italiani. Quella di non accogliere scorie radioattive nel nostro territorio, che già ha pagato un prezzo alto in termini ambientali, non è solo una decisione di buon senso, ma è anche dettata da analisi e ricerche scientifiche. Il documento approvato dalla giunta regionale dimostra infatti quanto le valutazioni di Sogin non siano aggiornate circa le caratteristiche idrogeomorfologiche e sismiche dei siti individuati. Sono per questo irricevibili».
«Trovo doveroso ringraziare tutti coloro che hanno aderito e partecipato con convinzione al tavolo tecnico, in particolar modo alle amministrazioni comunali che sin da subito si sono schierate compatte in questa battaglia. Questo è un passo importante verso la salvaguardia del benessere della nostra regione, - conclude Paolicelli - per quanto riguarda non solo la qualità della vita ma anche la cultura e l'economia del territorio. Da qui non si torna indietro».