Vita di città
Danneggiamenti al cimitero, Chieco: «Flamma Ardens gestisce il servizio senza alcun titolo»
La replica del primo cittadino alla lamentela della società che gestisce il servizio di illuminazione dei loculi cimiteriali
Ruvo - giovedì 17 maggio 2018
19.00
Soltanto ieri pubblicavamo una nota della "Flamma Ardens SAS" con la quale si comunicava un grave danneggiamento avvenuto nel cimitero, tale da impedire il funzionamento dell'impianto di illuminazione dei loculi, e al contempo si stigmatizzava l'inerzia dell'amministrazione comunale, la quale non avrebbe risposto alle sollecitazioni della stessa azienda. Il tutto invitando i cittadini a sottoscrivere una petizione per il ripristino del servizio.
Oggi, il sindaco di Ruvo di Puglia Pasquale Chieco fa delle rivelazioni particolarmente importanti, lanciando pesanti accuse nei confronti dell'azienda.
Questo è ciò che riferisce il primo cittadino.
«È importante che i Ruvesi sappiano che la Flamma Ardens SAS, l'azienda che gestisce l'illuminazione votiva del cimitero di Ruvo di Puglia, e che oggi, con una iniziativa a dir poco squallida, prova a speculare sull'affetto di molti cittadini verso i propri cari e strumentalizza i sentimenti di tante famiglie per fini privati, da oltre dieci anni gestisce questo servizio senza alcun titolo, ha debiti nei confronti dell'erario comunale per canoni non versati che secondo i nostri conteggi si aggirano intorno ai €100.000, detiene senza alcun riconoscimento un impianto di proprietà comunale (ovvero di tutta la collettività) e non lo restituisce nonostante le nostre richieste e non fornisce al riguardo importanti dichiarazioni circa la conformità alle normative vigenti.
Tutto questo è semplicemente inaudito.
Succede sempre così: quando si prova a scrostare privilegi illegittimi e vecchi di anni – come tanti ve ne sono a Ruvo – si verificano comportamenti inconsulti e ritorsioni nei confronti della città.
Io voglio solo dirvi con grande chiarezza che siamo molto determinati a risolvere questa faccenda una volta per tutte.
Sono profondamente dispiaciuto per l'ingiusto disagio che i cittadini stanno subendo, ma anche in questo caso dobbiamo partire dal rispetto delle regole e della legge, e non possiamo accettare simili atteggiamenti: eseguiremo tutti i lavori necessari alla riaccensione in sicurezza delle lampade votive appena entreremo nella disponibilità degli impianti».
Oggi, il sindaco di Ruvo di Puglia Pasquale Chieco fa delle rivelazioni particolarmente importanti, lanciando pesanti accuse nei confronti dell'azienda.
Questo è ciò che riferisce il primo cittadino.
«È importante che i Ruvesi sappiano che la Flamma Ardens SAS, l'azienda che gestisce l'illuminazione votiva del cimitero di Ruvo di Puglia, e che oggi, con una iniziativa a dir poco squallida, prova a speculare sull'affetto di molti cittadini verso i propri cari e strumentalizza i sentimenti di tante famiglie per fini privati, da oltre dieci anni gestisce questo servizio senza alcun titolo, ha debiti nei confronti dell'erario comunale per canoni non versati che secondo i nostri conteggi si aggirano intorno ai €100.000, detiene senza alcun riconoscimento un impianto di proprietà comunale (ovvero di tutta la collettività) e non lo restituisce nonostante le nostre richieste e non fornisce al riguardo importanti dichiarazioni circa la conformità alle normative vigenti.
Tutto questo è semplicemente inaudito.
Succede sempre così: quando si prova a scrostare privilegi illegittimi e vecchi di anni – come tanti ve ne sono a Ruvo – si verificano comportamenti inconsulti e ritorsioni nei confronti della città.
Io voglio solo dirvi con grande chiarezza che siamo molto determinati a risolvere questa faccenda una volta per tutte.
Sono profondamente dispiaciuto per l'ingiusto disagio che i cittadini stanno subendo, ma anche in questo caso dobbiamo partire dal rispetto delle regole e della legge, e non possiamo accettare simili atteggiamenti: eseguiremo tutti i lavori necessari alla riaccensione in sicurezza delle lampade votive appena entreremo nella disponibilità degli impianti».