Attualità
Dal 1° gennaio chiude il Punto di primo intervento
Domani incontro a Bari con i sindaci di 11 città. Ci sarà anche Chieco
Ruvo - giovedì 14 dicembre 2017
13.05
Erano stati istituiti in quei comuni cui era stato sottratto l'ospedale e che quindi non potevano più mantenere nemmeno un pronto soccorso per le emergenze. Adesso anche i punti di primo intervento saranno eliminati dalle città dell'ex provincia di Bari, ad esclusione di Bitonto e Mola di Bari.
È questo il motivo della riunione urgente richiesta dai sindaci di Giovinazzo, Locorotondo, Alberobello, Polignano, Ruvo, Santeramo, Rutigliano, Grumo, Noci, Conversano e Castellana Grotte che domani incontreranno i vertici dell'Azienda Sanitaria Locale nella sede della Polizia Municipale di Bari.
Urgente perché il provvedimento potrebbe essere adottato già dal primo gennaio del 2018, quando migliaia di persone rimarranno senza una struttura di riferimento per una lunga serie di interventi, come la sutura di piccole ferite, la cura e la diagnosi di traumi ortopedici non gravi, come distorsioni, lussazioni e fratture di lieve entità e tante altre necessità mediche che andranno adesso ad affollare i già intasati pronto soccorso dei grandi ospedali.
A "salvare" il punto di primo intervento di Bitonto e quello di Mola di Bari il criterio adottato dall'Azienda Sanitaria Locale, che è quello degli accessi: si salveranno solo i punti di primo intervento territoriale con oltre 6mila prestazioni registrate.
Questione ancora aperta solo per Alberobello, Polignano e Giovinazzo, in particolare per quanto riguarda la stagione estiva, quando gli accessi, a causa del notevole afflusso dei turisti, aumentano notevolmente.
È questo il motivo della riunione urgente richiesta dai sindaci di Giovinazzo, Locorotondo, Alberobello, Polignano, Ruvo, Santeramo, Rutigliano, Grumo, Noci, Conversano e Castellana Grotte che domani incontreranno i vertici dell'Azienda Sanitaria Locale nella sede della Polizia Municipale di Bari.
Urgente perché il provvedimento potrebbe essere adottato già dal primo gennaio del 2018, quando migliaia di persone rimarranno senza una struttura di riferimento per una lunga serie di interventi, come la sutura di piccole ferite, la cura e la diagnosi di traumi ortopedici non gravi, come distorsioni, lussazioni e fratture di lieve entità e tante altre necessità mediche che andranno adesso ad affollare i già intasati pronto soccorso dei grandi ospedali.
A "salvare" il punto di primo intervento di Bitonto e quello di Mola di Bari il criterio adottato dall'Azienda Sanitaria Locale, che è quello degli accessi: si salveranno solo i punti di primo intervento territoriale con oltre 6mila prestazioni registrate.
Questione ancora aperta solo per Alberobello, Polignano e Giovinazzo, in particolare per quanto riguarda la stagione estiva, quando gli accessi, a causa del notevole afflusso dei turisti, aumentano notevolmente.