Attualità
Scampato il pericolo dissesto per il comune di Ruvo
Ridotto di un milione di euro l'indebitamento
Ruvo - venerdì 8 gennaio 2016
Comunicato Stampa
Per i ruvesi il 2016 inizia con una buona notizia.
Nei giorni scorsi infatti, è stato compiuto un importante passo avanti nella soluzione del mastodontico problema dei comparti, che da anni tiene il Comune di Ruvo di Puglia sull'orlo del dissesto. Una nuova importante transazione siglata tra Comune, proprietari dei suoli e cooperative edilizie ha infatti messo la parola fine ai contenziosi del comparto A. L'accordo, conclusosi con la soddisfazione di tutte le parti, ridurrà l'indebitamento dell'ente di circa un milione euro.
La questione, particolarmente complessa, risale al 1997 quando il Comune tentò di espropriare una superficie di 21.006 mq, pari alla metà dell'intero comparto e, a esproprio ancora sub judice, autorizzò tre cooperative a costruire otto immobili per complessivi 48 alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica. L'esproprio veniva annullato nel 1999 con una sentenza del TAR; annullamento confermato l'anno dopo anche dal Consiglio di Stato.
Nel 2012, l'attuale Amministrazione utilizzava l'articolo 42 bis del Testo Unico degli espropri per sanare le irregolarità pregresse.
Era l'inizio di un complesso percorso per la definizione dell'indennizzo dovuto dal Comune ai proprietari dei suoli espropriati e quindi del rimborso dovuto dai soci delle cooperative assegnatarie al Comune.
Dopo una lunga e laboriosa trattativa, passata anche attraverso una sentenza del TAR, l'accordo si è concluso definitivamente e positivamente in questi giorni: i proprietari dei suoli hanno accettato una riduzione dell'indennità a loro spettante, mentre per parte sua, il Comune ha concesso alle cooperative il diritto di proprietà dei suoli su cui sorgono gli immobili.
"Si tratta – ha detto la vicesindaca con delega ai lavori pubblici, Caterina Montaruli – di un risultato molto importante. Nel 2016 i cittadini ruvesi si sono svegliati con circa un milione di debiti in meno.
Questo accordo prova innanzitutto che il "mostro" (il gigantesco debito che incombe sulle teste dei ruvesi e che deriva dalla dissennata gestione di quegli espropri e dalla ostinazione di alcuni cittadini delle cooperative a non voler pagare quanto dovuto alla comunità) si può sconfiggere, basta avere determinazione e trovare interlocutori responsabili animati da spirito costruttivo.
Certo non abbiamo ancora disinnescato del tutto la bomba del dissesto, ma il rischio è ormai di molto ridotto e consegneremo alla prossima amministrazione un debito ben più piccolo di quello che abbiamo dovuto gestire noi in questi anni, e risanabile attraverso il recupero dei crediti che l'Amministrazione ha nei confronti dei soci delle cooperative. Il lavoro serio, tenace e paziente dei tecnici del Comune e, mi si consenta, di noi amministratori, ancora una volta ha prodotto un risultato tangibile nell'interesse del paese: un altro regalo che lasciamo in dote a chi verrà dopo di noi."
Nei giorni scorsi infatti, è stato compiuto un importante passo avanti nella soluzione del mastodontico problema dei comparti, che da anni tiene il Comune di Ruvo di Puglia sull'orlo del dissesto. Una nuova importante transazione siglata tra Comune, proprietari dei suoli e cooperative edilizie ha infatti messo la parola fine ai contenziosi del comparto A. L'accordo, conclusosi con la soddisfazione di tutte le parti, ridurrà l'indebitamento dell'ente di circa un milione euro.
La questione, particolarmente complessa, risale al 1997 quando il Comune tentò di espropriare una superficie di 21.006 mq, pari alla metà dell'intero comparto e, a esproprio ancora sub judice, autorizzò tre cooperative a costruire otto immobili per complessivi 48 alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica. L'esproprio veniva annullato nel 1999 con una sentenza del TAR; annullamento confermato l'anno dopo anche dal Consiglio di Stato.
Nel 2012, l'attuale Amministrazione utilizzava l'articolo 42 bis del Testo Unico degli espropri per sanare le irregolarità pregresse.
Era l'inizio di un complesso percorso per la definizione dell'indennizzo dovuto dal Comune ai proprietari dei suoli espropriati e quindi del rimborso dovuto dai soci delle cooperative assegnatarie al Comune.
Dopo una lunga e laboriosa trattativa, passata anche attraverso una sentenza del TAR, l'accordo si è concluso definitivamente e positivamente in questi giorni: i proprietari dei suoli hanno accettato una riduzione dell'indennità a loro spettante, mentre per parte sua, il Comune ha concesso alle cooperative il diritto di proprietà dei suoli su cui sorgono gli immobili.
"Si tratta – ha detto la vicesindaca con delega ai lavori pubblici, Caterina Montaruli – di un risultato molto importante. Nel 2016 i cittadini ruvesi si sono svegliati con circa un milione di debiti in meno.
Questo accordo prova innanzitutto che il "mostro" (il gigantesco debito che incombe sulle teste dei ruvesi e che deriva dalla dissennata gestione di quegli espropri e dalla ostinazione di alcuni cittadini delle cooperative a non voler pagare quanto dovuto alla comunità) si può sconfiggere, basta avere determinazione e trovare interlocutori responsabili animati da spirito costruttivo.
Certo non abbiamo ancora disinnescato del tutto la bomba del dissesto, ma il rischio è ormai di molto ridotto e consegneremo alla prossima amministrazione un debito ben più piccolo di quello che abbiamo dovuto gestire noi in questi anni, e risanabile attraverso il recupero dei crediti che l'Amministrazione ha nei confronti dei soci delle cooperative. Il lavoro serio, tenace e paziente dei tecnici del Comune e, mi si consenta, di noi amministratori, ancora una volta ha prodotto un risultato tangibile nell'interesse del paese: un altro regalo che lasciamo in dote a chi verrà dopo di noi."