Attualità
Coldiretti, tutelare i piatti tipici del territorio
«ll rischio è che con la scomparsa dei piatti tipici si perda anche un pezzo di storia delle città»
Ruvo - sabato 11 giugno 2016
10.10
I piatti tipici del territorio stanno scomparendo pian piano. A lanciare l'allarme è la Coldiretti che con il presidente Roberto Moncalvo osserva «la scoperta del territorio e dei suoi prodotti tipici rappresenta un valore aggiunto inestimabile che purtroppo rischia di sparire dalle strade e dalla piazze delle città italiane sotto la pressione dell'omologazione».
Insomma, il rischio è che con la scomparsa dei piatti tipici si perda anche un pezzo di storia delle città. «Il fenomeno del cibo di strada infatti - continua la Coldiretti - ha radici molto antiche che risalgono al tempo dei Romani dove gran parte della popolazione era spesso solita gustare i pasti in piedi e velocemente in locali aperti in prossimità della strada».
«Un patrimonio che va adeguatamente tutelato - conclude Coldiretti - poiché può rappresentare un volano economico dalle grandi potenzialità, specie se si considera che nell'Italia del futuro ci saranno più di due cuochi per ogni operaio, con la crisi che ha cambiato profondamente le aspirazioni dei giovani e ha provocato il crollo delle iscrizioni agli istituti professionali a indirizzo industriale rispetto al boom delle scuole di enogastronomia e turismo, come dimostrano le iscrizioni all'alberghiero degli ultimi anni».
Insomma, il rischio è che con la scomparsa dei piatti tipici si perda anche un pezzo di storia delle città. «Il fenomeno del cibo di strada infatti - continua la Coldiretti - ha radici molto antiche che risalgono al tempo dei Romani dove gran parte della popolazione era spesso solita gustare i pasti in piedi e velocemente in locali aperti in prossimità della strada».
«Un patrimonio che va adeguatamente tutelato - conclude Coldiretti - poiché può rappresentare un volano economico dalle grandi potenzialità, specie se si considera che nell'Italia del futuro ci saranno più di due cuochi per ogni operaio, con la crisi che ha cambiato profondamente le aspirazioni dei giovani e ha provocato il crollo delle iscrizioni agli istituti professionali a indirizzo industriale rispetto al boom delle scuole di enogastronomia e turismo, come dimostrano le iscrizioni all'alberghiero degli ultimi anni».