Territorio
Ciarpame per le campagne. Non si arresta l'inciviltà ruvese
A due passi dal paese, discariche a cielo aperto
Ruvo - lunedì 21 agosto 2017
08.00
Non si arrestano gesti di inaudita inciviltà a Ruvo di Puglia, nonostante ormai siano più di due anni in cui la raccolta differenziata porta a porta è entrata a regime. Seguendo la strada che porta alle cave di Colummella, o andando per le campagne, a pochi passi dal centro abitato, nei pressi del cimitero; facendo una passeggiata sulla Ruvo-Molfetta o scegliendo di andare verso Calentano la situazione non cambia. Rifiuti ovunque. Sul ciglio della strada, nei terreni abbandonati, nei terreni coltivati.
Non è solo il semplice abbandono del sacchetto di immondizia. La situazione è più grave. Si trovano accumuli di qualunque cosa. Scarti di materiale edile, pneumatici, elettrodomestici abbandonati. Eppure l'isola ecologica funziona a dovere. La fatica di prendere un frigorifero e abbandonarlo in campagna non è forse maggiore di quello di prenderlo e portarlo in via Antonio De Curtis? O, più semplicemente chiamare il numero preposto (320.197.36.06) e far sì che gli operatori ecologici prelevino l'ingombro da sotto casa?
No. Non è ancora abitudine ruvese. Intanto c'è anche chi accumula i rifiuti in un angolo, su un terreno, e li brucia, recando non pochi danni all'ambiente e alle persone.
I controlli sono diventati più insistenti, ma l'agro ruvese e molto esteso ed ampio. Impossibile controllarlo tutto. Quello che il cittadino responsabile può fare è denunciare, sperando in una sanzione tanto salata da rimanere nella memoria dei colpevoli tanto da dissuaderli a reiterare il gesto deprecabile.
Intanto nelle campagne possiamo ammirare ulivi, querce, amianto e plastica, senza più godere dell'aria salubre e pura.
Non è solo il semplice abbandono del sacchetto di immondizia. La situazione è più grave. Si trovano accumuli di qualunque cosa. Scarti di materiale edile, pneumatici, elettrodomestici abbandonati. Eppure l'isola ecologica funziona a dovere. La fatica di prendere un frigorifero e abbandonarlo in campagna non è forse maggiore di quello di prenderlo e portarlo in via Antonio De Curtis? O, più semplicemente chiamare il numero preposto (320.197.36.06) e far sì che gli operatori ecologici prelevino l'ingombro da sotto casa?
No. Non è ancora abitudine ruvese. Intanto c'è anche chi accumula i rifiuti in un angolo, su un terreno, e li brucia, recando non pochi danni all'ambiente e alle persone.
I controlli sono diventati più insistenti, ma l'agro ruvese e molto esteso ed ampio. Impossibile controllarlo tutto. Quello che il cittadino responsabile può fare è denunciare, sperando in una sanzione tanto salata da rimanere nella memoria dei colpevoli tanto da dissuaderli a reiterare il gesto deprecabile.
Intanto nelle campagne possiamo ammirare ulivi, querce, amianto e plastica, senza più godere dell'aria salubre e pura.