Politica
Chieco alla fine rinuncia al faccia a faccia diretto con Paparella
Paparella: «Se votate me, votate uno di voi»
Ruvo - sabato 18 giugno 2016
10.28
Ultimo appello prima del voto. Ultimi sforzi prima del ballottaggio. Ultimo comizio per il candidato sindaco del centrodestra Antonello Paparella. Il suo avversario, Ninni Chieco, parla in un'altra piazza in un altro comizio: alla fine, il tanto atteso faccia a faccia diretto non c'è stato. Il candidato sindaco del centrosinistra non se l'è sentita di accettare la sfida di Paparella.
E allora ad esordire sul palco di piazza Dante, in una caldissima serata di giugno, è stato il consigliere eletto in Conservatori e Riformisti, Michele Pellicani che ha fatto da prefazione al comizio conclusivo di Antonello Paparella per questa lunga e intensa campagna elettorale. Pellicani ha presentato la propria coalizione come la vera novità di queste amministrative.
Accanto a Pellicani e a Paparella tutti presenti sul palco gli altri consiglieri eletti al Consiglio Comunale e due noti esponenti regionali appartenenti a liste collegate ad Antonello. Il discorso di Paparella si è aperto con una ulteriore provocazione rivolta al suo avversario, colpevole di aver rifiutato un confronto pubblico. Poi il candidato sindaco del centrodestra ha presentato alla platea del suo programma, «fatto di idee e di pragmatismo e derivante dall'ascolto continuo dei ruvesi».
Argomento apice della serata è stata la cultura e la sua valorizzazione per far ripartire la città. «Apriremo un teatro più grande, il nostro sogno sarebbe riaprire il Cinema Vittoria», ha gridato a gran voce Paparella, rivolgendosi soprattutto alla sua controparte politica e a colui che non ha esitato a definire come lo «schettino» del centrosinistra.
«Se votate me, votate uno di voi» ha affermato con convinzione Antonello, sicuro di poter dare una scossa anche al mondo dell'istruzione, grazie alla competenza e all'esperienza pluriennale del maestro Gianni Todisco, con il quale penserà inoltre ad un'integrazione tra la Giornata della Memoria e la Giornata del Ricordo, ritenendola un'unione opportuna e necessaria per dare il giusto rispetto a tutti i defunti, in particolare a quelli italiani.
Il sorpasso, tanto desiderato da Paparella, stando alle sue dichiarazioni, sembra vicino, visto l'appoggio datogli dalla lista civica Ruvo 2.0 e da Fratelli d'Italia. «La vittoria è possibile», ha ripetuto ancora un deciso Antonello, esprimendo la volontà di pubblicare, in caso di vittoria ed entro venti giorni dal verdetto, la situazione della macchina amministrativa di Palazzo Avitaja, settore per settore.
Importante anche la sua scelta di essere disponibile per un incontro con tutte le altre forze politiche che hanno partecipato a questa tornata elettorale e che hanno voluto rappresentare un cambiamento rispetto al decennale governo del centrosinistra: elemento fondamentale per potersi definire un vero «Sindaco di tutti» e non solo del proprio partito.
Ai «corvi», Antonello Paparella ha risposto che, al contrario di quanto si dice, non butterà nessuno a mare, poiché appunto la sua politica è quella di includere e non di escludere.
Dopo una stoccata a Mariatiziana Rutigliani, con un sottile riferimento alla sua scelta di appoggiare Chieco, Paparella ha espresso il suo ringraziamento a tutti coloro i quali si sono adoperati per la buona riuscita della sua campagna elettorale, incluso Mario Albrizio che lo ha portato, seppur con una gaffe, alla ribalta nazionale.
Tra gli applausi dei tanti supporter presenti, Paparella ha lasciato per l'ultima volta il palchetto di Piazza Dante, con una frase ancora una volta provocatoria: «Vinca il migliore, perché non sempre chi vince è il migliore».
E allora ad esordire sul palco di piazza Dante, in una caldissima serata di giugno, è stato il consigliere eletto in Conservatori e Riformisti, Michele Pellicani che ha fatto da prefazione al comizio conclusivo di Antonello Paparella per questa lunga e intensa campagna elettorale. Pellicani ha presentato la propria coalizione come la vera novità di queste amministrative.
Accanto a Pellicani e a Paparella tutti presenti sul palco gli altri consiglieri eletti al Consiglio Comunale e due noti esponenti regionali appartenenti a liste collegate ad Antonello. Il discorso di Paparella si è aperto con una ulteriore provocazione rivolta al suo avversario, colpevole di aver rifiutato un confronto pubblico. Poi il candidato sindaco del centrodestra ha presentato alla platea del suo programma, «fatto di idee e di pragmatismo e derivante dall'ascolto continuo dei ruvesi».
Argomento apice della serata è stata la cultura e la sua valorizzazione per far ripartire la città. «Apriremo un teatro più grande, il nostro sogno sarebbe riaprire il Cinema Vittoria», ha gridato a gran voce Paparella, rivolgendosi soprattutto alla sua controparte politica e a colui che non ha esitato a definire come lo «schettino» del centrosinistra.
«Se votate me, votate uno di voi» ha affermato con convinzione Antonello, sicuro di poter dare una scossa anche al mondo dell'istruzione, grazie alla competenza e all'esperienza pluriennale del maestro Gianni Todisco, con il quale penserà inoltre ad un'integrazione tra la Giornata della Memoria e la Giornata del Ricordo, ritenendola un'unione opportuna e necessaria per dare il giusto rispetto a tutti i defunti, in particolare a quelli italiani.
Il sorpasso, tanto desiderato da Paparella, stando alle sue dichiarazioni, sembra vicino, visto l'appoggio datogli dalla lista civica Ruvo 2.0 e da Fratelli d'Italia. «La vittoria è possibile», ha ripetuto ancora un deciso Antonello, esprimendo la volontà di pubblicare, in caso di vittoria ed entro venti giorni dal verdetto, la situazione della macchina amministrativa di Palazzo Avitaja, settore per settore.
Importante anche la sua scelta di essere disponibile per un incontro con tutte le altre forze politiche che hanno partecipato a questa tornata elettorale e che hanno voluto rappresentare un cambiamento rispetto al decennale governo del centrosinistra: elemento fondamentale per potersi definire un vero «Sindaco di tutti» e non solo del proprio partito.
Ai «corvi», Antonello Paparella ha risposto che, al contrario di quanto si dice, non butterà nessuno a mare, poiché appunto la sua politica è quella di includere e non di escludere.
Dopo una stoccata a Mariatiziana Rutigliani, con un sottile riferimento alla sua scelta di appoggiare Chieco, Paparella ha espresso il suo ringraziamento a tutti coloro i quali si sono adoperati per la buona riuscita della sua campagna elettorale, incluso Mario Albrizio che lo ha portato, seppur con una gaffe, alla ribalta nazionale.
Tra gli applausi dei tanti supporter presenti, Paparella ha lasciato per l'ultima volta il palchetto di Piazza Dante, con una frase ancora una volta provocatoria: «Vinca il migliore, perché non sempre chi vince è il migliore».