Attualità
Centro anti violenza, 40 mila euro per il progetto "Fenice"
Allo sportello si potranno consultare legali, sanitari e psicologi
Ruvo - martedì 8 dicembre 2015
7.39
Dalla Regione Puglia in arrivo 40.000 euro per realizzare un servizio integrato antiviolenza suddiviso tra Corato, Ruvo e Terlizzi, i tre comuni dell'Ambito Territoriale n° 3, uno tra i pochi Ambiti territoriali ad aver ottenuto tale finanziamento.
Il progetto, denominato "Fenice", ha infatti vinto lo stanziamento collegato dall'Avviso Pubblico regionale per la presentazione di programmi antiviolenza. Il finanziamento servirà per la strutturazione del servizio specialistico della durata di diciotto mesi, per la presa in carico di persone (donne e minori, ma non solo) vittime di violenza.
Il servizio, che si appoggerà nei tre sportelli antiviolenza attivi nei tre comuni, disporrà di sette unità con sette diversi profili professionali: un'educatrice professionale, un'assistente sociale, una psicologa, una psicologa psicoterapeuta, un'avvocata civilista, un'avvocata penalista, una referente amministrativa.
I destinatari del servizio sono le vittime di violenza, subita o minacciata, di qualsiasi sesso, razza, cultura, orientamento sessuale. Il progetto prevede anche attività di sensibilizzazione, con una campagna informativa finalizzata alla pubblicizzazione del servizio, convegni, seminari, mostre sui temi delle pari opportunità, dell'educazione di genere e della violenza di genere; formazione, rivolta a un'ampia platea di soggetti (operatori dei servizi sociali e dei servizi sanitari, referenti di associazioni, forze dell'ordine, docenti delle scuole) al fine di conoscere, saper riconoscere e sapere affrontare i casi di violenza; sostegno, per promuovere l'autodeterminazione e l'autonomia delle persone vittime di violenza attraverso la realizzazione di percorsi di promozione dell'inserimento delle vittime nel mondo del lavoro e di approfondimento sulle discriminazioni di genere nell'ambito lavorativo.
Il progetto è realizzato da una cordata che comprende, oltre all'Ambito: il Centro Antiviolenza "RiscoprirSi" di Andria (capofila), l'ASL BA- Distretto Corato-Ruvo-Terlizzi, la Consigliera di paritá Regione Puglia, la Garante dell'infanzia e dell'adolescenza Regione Puglia, la Casa Rifugio "Donne Libere", Giraffa ONLUS.
"Un importante riconoscimento per un bel progetto – ha detto l'assessora alle politiche sociali del Comune di Ruvo, Elisabetta Altamura – che ci consentirà di mettere in campo politiche integrate e specifiche per i cittadini che attraversano periodi di difficoltà legati a vessazioni e violenze. Grazie a questo finanziamento professionisti di alto profilo potranno svolgere anche a Ruvo un'importante attività di sostegno, sensibilizzazione e formazione su un tema purtroppo di grande attualità. Il successo del primo appuntamento pubblico di informazione e sensibilizzazione tenutosi lo scorso 3 dicembre presso la Pinacoteca "D. Cantatore" ci conferma la bontà della strada intrapresa."
Il progetto, denominato "Fenice", ha infatti vinto lo stanziamento collegato dall'Avviso Pubblico regionale per la presentazione di programmi antiviolenza. Il finanziamento servirà per la strutturazione del servizio specialistico della durata di diciotto mesi, per la presa in carico di persone (donne e minori, ma non solo) vittime di violenza.
Il servizio, che si appoggerà nei tre sportelli antiviolenza attivi nei tre comuni, disporrà di sette unità con sette diversi profili professionali: un'educatrice professionale, un'assistente sociale, una psicologa, una psicologa psicoterapeuta, un'avvocata civilista, un'avvocata penalista, una referente amministrativa.
I destinatari del servizio sono le vittime di violenza, subita o minacciata, di qualsiasi sesso, razza, cultura, orientamento sessuale. Il progetto prevede anche attività di sensibilizzazione, con una campagna informativa finalizzata alla pubblicizzazione del servizio, convegni, seminari, mostre sui temi delle pari opportunità, dell'educazione di genere e della violenza di genere; formazione, rivolta a un'ampia platea di soggetti (operatori dei servizi sociali e dei servizi sanitari, referenti di associazioni, forze dell'ordine, docenti delle scuole) al fine di conoscere, saper riconoscere e sapere affrontare i casi di violenza; sostegno, per promuovere l'autodeterminazione e l'autonomia delle persone vittime di violenza attraverso la realizzazione di percorsi di promozione dell'inserimento delle vittime nel mondo del lavoro e di approfondimento sulle discriminazioni di genere nell'ambito lavorativo.
Il progetto è realizzato da una cordata che comprende, oltre all'Ambito: il Centro Antiviolenza "RiscoprirSi" di Andria (capofila), l'ASL BA- Distretto Corato-Ruvo-Terlizzi, la Consigliera di paritá Regione Puglia, la Garante dell'infanzia e dell'adolescenza Regione Puglia, la Casa Rifugio "Donne Libere", Giraffa ONLUS.
"Un importante riconoscimento per un bel progetto – ha detto l'assessora alle politiche sociali del Comune di Ruvo, Elisabetta Altamura – che ci consentirà di mettere in campo politiche integrate e specifiche per i cittadini che attraversano periodi di difficoltà legati a vessazioni e violenze. Grazie a questo finanziamento professionisti di alto profilo potranno svolgere anche a Ruvo un'importante attività di sostegno, sensibilizzazione e formazione su un tema purtroppo di grande attualità. Il successo del primo appuntamento pubblico di informazione e sensibilizzazione tenutosi lo scorso 3 dicembre presso la Pinacoteca "D. Cantatore" ci conferma la bontà della strada intrapresa."