Politica
Caso zona Pip e conflitto d’interessi, il centrosinistra difende Chieco: «Accuse senza fondamento»
Maggioranza compatta: «andiamo avanti insieme determinati a costruire il futuro»
Ruvo - venerdì 29 aprile 2022
9.37
«L'attacco al Sindaco Ninni Chieco e alla maggioranza consigliare evidenzia che lo stile aggressivo e diffamatorio della scorsa campagna elettorale resta ancora la cifra distintiva dell'opposizione che, non avendo ancora una volta argomenti propositivi nel contraddittorio politico, torna ai soliti mezzi per fare scalpore e bloccare l'azione politico amministrativa di questa maggioranza di centrosinistra». Inizia così la nota firmata da Partito Democratico, Sinistra Ruvese, Popolari con Emiliano, Con Ninni Chieco Sindaco, Rifondazione Comunista e Movimento 5 Stelle, con cui la maggioranza difende il sindaco dall'accusa di conflitto di interessi.
Nei giorni scorsi, infatti, le opposizioni di centrodestra hanno presentato ufficialmente una richiesta di decadenza a carico del primo cittadino con riferimento alla lottizzazione in zona PIP. La tesi di partenza, in estrema sintesi, è che il sindaco avrebbe indirettamente favorito una società guidata da una persona vicina alla sua famiglia.
«Accuse infondate in fatto e in diritto, depositata con argomentazioni differenti da quelle che subito dopo sono state esposte nelle dichiarazioni pubbliche» dichiara il centrosinistra compatto. «La delibera di consiglio comunale contestata è di tipo ricognitivo come prevede la norma e non entra affatto nel merito della assegnazione dei lotti, il cui valore era stato già determinato con atti del 2020».
«È paradossale come un atto che promuove la legalità e impedisce un possibile processo speculativo, incentivando l'azione imprenditoriale della zona Pip, venga utilizzato invece per calunniare le più alte istituzioni della città (Sindaco, giunta, consiglieri, segretario generale, direttori di area) e con queste il buon nome dell'intera comunità. Evidentemente un'azione amministrativa corretta e trasparente non è gradita a chi usa il proprio compito politico e istituzionale per delegittimare un risultato elettorale che ancora oggi non è stato metabolizzato. Proprio in un momento in cui l'amministrazione sta ampiamente dimostrando di saper raggiungere risultati ambiziosi e di ottenere finanziamenti che consentiranno di realizzare progetti per la città, questa calunnia non fa che ostacolare la regolare e serena attività degli uffici e della politica. Nella sede opportuna del consiglio comunale sosterremo l'infondatezza di questa accusa e ribadiremo la nostra determinazione a costruire il futuro di questa città, con la trasparenza di sempre».
Nei giorni scorsi, infatti, le opposizioni di centrodestra hanno presentato ufficialmente una richiesta di decadenza a carico del primo cittadino con riferimento alla lottizzazione in zona PIP. La tesi di partenza, in estrema sintesi, è che il sindaco avrebbe indirettamente favorito una società guidata da una persona vicina alla sua famiglia.
«Accuse infondate in fatto e in diritto, depositata con argomentazioni differenti da quelle che subito dopo sono state esposte nelle dichiarazioni pubbliche» dichiara il centrosinistra compatto. «La delibera di consiglio comunale contestata è di tipo ricognitivo come prevede la norma e non entra affatto nel merito della assegnazione dei lotti, il cui valore era stato già determinato con atti del 2020».
«È paradossale come un atto che promuove la legalità e impedisce un possibile processo speculativo, incentivando l'azione imprenditoriale della zona Pip, venga utilizzato invece per calunniare le più alte istituzioni della città (Sindaco, giunta, consiglieri, segretario generale, direttori di area) e con queste il buon nome dell'intera comunità. Evidentemente un'azione amministrativa corretta e trasparente non è gradita a chi usa il proprio compito politico e istituzionale per delegittimare un risultato elettorale che ancora oggi non è stato metabolizzato. Proprio in un momento in cui l'amministrazione sta ampiamente dimostrando di saper raggiungere risultati ambiziosi e di ottenere finanziamenti che consentiranno di realizzare progetti per la città, questa calunnia non fa che ostacolare la regolare e serena attività degli uffici e della politica. Nella sede opportuna del consiglio comunale sosterremo l'infondatezza di questa accusa e ribadiremo la nostra determinazione a costruire il futuro di questa città, con la trasparenza di sempre».