Politica
"Carne artificiale", Mariatiziana Rutigliani presenta una mozione per dire "no"
“L’agricoltura - ricorda Rutigliani - rappresenta per Ruvo e per la Puglia un asset fondamentale, con migliaia di operatori coinvolti"
Ruvo - giovedì 2 febbraio 2023
7.08
Anche la politica cittadina scende in campo contro il cibo sintetico. La consigliera comunale di Forza Italia, Mariatiziana Rutigliani, ha presentato una mozione consiliare contro il cibo cosiddetto hi-tech e la carne artificiale.
"Le dichiarazioni sul cibo in provetta - si legge nelle premesse della mozione - confermano che c'è una precisa strategia delle multinazionali che con abili operazioni di marketing puntano a modificare stili alimentari naturali fondati sulla qualità e la tradizione. Dietro l'alibi della tutela ambientale si nascondano speculazioni che portano al cibo sintetico".
Nella mozione si afferma inoltre che "la carne in provetta cancella l'identità popolare di una intera nazione" e che "la carne da laboratorio non salva gli animali, perché viene fabbricata sfruttando i feti delle mucche; non salva l'ambiente perché consuma più acqua ed energia di molti allevamenti tradizionali; non aiuta la salute perché non c'è garanzia che i prodotti chimici usati siano sicuri per il consumo alimentare".
E ancora: "Bisogna combattere l'arrivo del cibo sintetico sulle tavole degli italiani, poiché già ad inizio 2023 potrebbero essere introdotte a livello Ue le prime richieste di autorizzazione all'immissione in commercio, che coinvolgono Efsa e Commissione Ue".
"L'agricoltura - ricorda Rutigliani - rappresenta per Ruvo e per la Puglia un asset fondamentale, con migliaia di operatori coinvolti. Il cibo locale è considerato una garanzia di cibo fresco e sicuro oltre che una soluzione per sostenere l'economia e lo sviluppo locale".
La mozione chiede dunque a Sindaco e Giunta comunale di "sostenere la petizione della Coldiretti contro il cibo sintetico, nonché a promuovere tutte le misure idonee, finalizzate a sensibilizzare, oltre che i consumatori, il mondo scientifico e sanitario, affinché sia posta la maggiore attenzione sui rischi della introduzione del cibo sintetico; a sostenere iniziative volte ad impedire la produzione e la introduzione di alimenti, che facciano progressivamente a meno degli animali, dei campi coltivati, degli agricoltori stessi; a comunicare alla cittadinanza le iniziative assunte, al fine di recare una corretta informazione a sostegno delle produzioni agricole locali".
"Le dichiarazioni sul cibo in provetta - si legge nelle premesse della mozione - confermano che c'è una precisa strategia delle multinazionali che con abili operazioni di marketing puntano a modificare stili alimentari naturali fondati sulla qualità e la tradizione. Dietro l'alibi della tutela ambientale si nascondano speculazioni che portano al cibo sintetico".
Nella mozione si afferma inoltre che "la carne in provetta cancella l'identità popolare di una intera nazione" e che "la carne da laboratorio non salva gli animali, perché viene fabbricata sfruttando i feti delle mucche; non salva l'ambiente perché consuma più acqua ed energia di molti allevamenti tradizionali; non aiuta la salute perché non c'è garanzia che i prodotti chimici usati siano sicuri per il consumo alimentare".
E ancora: "Bisogna combattere l'arrivo del cibo sintetico sulle tavole degli italiani, poiché già ad inizio 2023 potrebbero essere introdotte a livello Ue le prime richieste di autorizzazione all'immissione in commercio, che coinvolgono Efsa e Commissione Ue".
"L'agricoltura - ricorda Rutigliani - rappresenta per Ruvo e per la Puglia un asset fondamentale, con migliaia di operatori coinvolti. Il cibo locale è considerato una garanzia di cibo fresco e sicuro oltre che una soluzione per sostenere l'economia e lo sviluppo locale".
La mozione chiede dunque a Sindaco e Giunta comunale di "sostenere la petizione della Coldiretti contro il cibo sintetico, nonché a promuovere tutte le misure idonee, finalizzate a sensibilizzare, oltre che i consumatori, il mondo scientifico e sanitario, affinché sia posta la maggiore attenzione sui rischi della introduzione del cibo sintetico; a sostenere iniziative volte ad impedire la produzione e la introduzione di alimenti, che facciano progressivamente a meno degli animali, dei campi coltivati, degli agricoltori stessi; a comunicare alla cittadinanza le iniziative assunte, al fine di recare una corretta informazione a sostegno delle produzioni agricole locali".