Ambiente
Calendano, stop dell'uso potabile dell'acqua
Per le utenze del Consorzio di Bonifica, emanata l'ordinanza
Ruvo - giovedì 20 luglio 2023
19.41 Comunicato Stampa
A partire dalla giornata di oggi e fino a nuova comunicazione è vietato l'utilizzo ai fini potabili dell'acqua nelle circa 120 utenze della frazione di Calendano fornite dal Consorzio di Bonifica Terre D'Apulia. E quanto dispone un'ordinanza sindacale emanata oggi proprio sulla scorta di una comunicazione del Consorzio.
Il provvedimento di divieto risulta particolarmente problematico in questo periodo estivo nel quale la popolazione della frazione aumenta significativamente.
All'origine del divieto è un problema tecnico: il mancato ottenimento del "giudizio di idoneità al consumo umano" dell'acqua dei pozzi di emungimento utilizzati per la distribuzione dell'Acquedotto Rurale della Murgia (struttura di distribuzione gestita dal Consorzio di Bonifica). Tra questi anche il "pozzo 21" di Altamura che alimenta Calendano. La mancanza di questa idoneità costringe a dichiarare la non potabilità delle acque distribuite dal Consorzio nella rete idrica della frazione.
In questi giorni ci sono stati numerosi e intensi contatti da parte dell'Amministrazione Comunale con lo stesso Consorzio, con AIP (l'Autorità Idrica Pugliese) e con Acquedotto Pugliese al fine di contenere il disagio e individuare alternative al divieto.
Il sindaco Pasquale Chieco ha chiesto ad AIP di fissare con la massima urgenza una conferenza di servizi convocando tutti i soggetti istituzionali coinvolti al fine di individuare una soluzione rapida al problema tecnico che consenta l'ottenimento del "giudizio di idoneità al consumo umano" e la conseguente certificazione della potabilità dell'acqua.
Nella stessa ordinanza il Sindaco ha disposto inoltre che, fino al ripristino completo del servizio, il Consorzio Terre d'Apulia provveda a un servizio sostitutivo di distribuzione di acqua potabile.
Il provvedimento di divieto risulta particolarmente problematico in questo periodo estivo nel quale la popolazione della frazione aumenta significativamente.
All'origine del divieto è un problema tecnico: il mancato ottenimento del "giudizio di idoneità al consumo umano" dell'acqua dei pozzi di emungimento utilizzati per la distribuzione dell'Acquedotto Rurale della Murgia (struttura di distribuzione gestita dal Consorzio di Bonifica). Tra questi anche il "pozzo 21" di Altamura che alimenta Calendano. La mancanza di questa idoneità costringe a dichiarare la non potabilità delle acque distribuite dal Consorzio nella rete idrica della frazione.
In questi giorni ci sono stati numerosi e intensi contatti da parte dell'Amministrazione Comunale con lo stesso Consorzio, con AIP (l'Autorità Idrica Pugliese) e con Acquedotto Pugliese al fine di contenere il disagio e individuare alternative al divieto.
Il sindaco Pasquale Chieco ha chiesto ad AIP di fissare con la massima urgenza una conferenza di servizi convocando tutti i soggetti istituzionali coinvolti al fine di individuare una soluzione rapida al problema tecnico che consenta l'ottenimento del "giudizio di idoneità al consumo umano" e la conseguente certificazione della potabilità dell'acqua.
Nella stessa ordinanza il Sindaco ha disposto inoltre che, fino al ripristino completo del servizio, il Consorzio Terre d'Apulia provveda a un servizio sostitutivo di distribuzione di acqua potabile.