Cronaca
Caccia illegale al cingiale nel Parco, due denunce. Sequestrate armi e munizioni
Dovranno rispondere di esercizio venatorio non consentito
Ruvo - giovedì 23 gennaio 2020
11.52
I carabinieri forestali della Stazione Parco di Ruvo di Puglia hanno denunciato due persone per esercizio venatorio non consentito e introduzioni di armi in area naturale protetta e hanno sequestrato due fucili e una trentina di munizioni a palla singola.
I due soggetti sono stati individuati mentre utilizzavano alcune postazioni di caccia finalizzate all'abbattimento di cinghiali ben sistemate ai margini del bosco in località "La capoposta" in agro di Ruvo, all'interno del Parco Nazionale dell'Alta Murgia.
I due avevano "pasturato" un'area ben precisa e con caratteristiche idonee ad attirare gli ungulati. Le pasture consistono nel foraggiare ossia disperdere al suolo alcuni alimenti (mandorle, legumi, patate) di cui vanno ghiotti i cinghiali. Gli stessi, che sono animali solitamente abitudinari, ritorneranno sulle stesse postazioni per alimentarsi, favorendo così i cacciatori pronti ad aspettarli per poi abbatterli.
Pertanto, individuate le pasture, i militari hanno atteso l'arrivo dei due soggetti fino a sorprenderli con le loro armi da sparo, imbracciate e pronte all'uso, illecitamente introdotte all'interno del Parco Nazionale dell'Alta Murgia.
I due fucili da caccia e oltre 30 munizioni a palla singola, specifiche per l'abbattimento di animali da grossa taglia, sono state poste sotto sequestro preventivo.
Ora i due soggetti, residenti a Palombaio e Mariotto, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Bari e dovranno rispondere in concorso fra loro dei reati di esercizio venatorio non consentito e introduzioni di armi in area naturale protetta
I due soggetti sono stati individuati mentre utilizzavano alcune postazioni di caccia finalizzate all'abbattimento di cinghiali ben sistemate ai margini del bosco in località "La capoposta" in agro di Ruvo, all'interno del Parco Nazionale dell'Alta Murgia.
I due avevano "pasturato" un'area ben precisa e con caratteristiche idonee ad attirare gli ungulati. Le pasture consistono nel foraggiare ossia disperdere al suolo alcuni alimenti (mandorle, legumi, patate) di cui vanno ghiotti i cinghiali. Gli stessi, che sono animali solitamente abitudinari, ritorneranno sulle stesse postazioni per alimentarsi, favorendo così i cacciatori pronti ad aspettarli per poi abbatterli.
Pertanto, individuate le pasture, i militari hanno atteso l'arrivo dei due soggetti fino a sorprenderli con le loro armi da sparo, imbracciate e pronte all'uso, illecitamente introdotte all'interno del Parco Nazionale dell'Alta Murgia.
I due fucili da caccia e oltre 30 munizioni a palla singola, specifiche per l'abbattimento di animali da grossa taglia, sono state poste sotto sequestro preventivo.
Ora i due soggetti, residenti a Palombaio e Mariotto, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Bari e dovranno rispondere in concorso fra loro dei reati di esercizio venatorio non consentito e introduzioni di armi in area naturale protetta