Cronaca
Caccia fuori dal periodo consentito, due denunce
Operazione dei Carabinieri Forestali di Ruvo
Ruvo - venerdì 24 maggio 2019
14.19
Nell'ambito delle attività di monitoraggio ambientale finalizzate alla tutela del patrimonio faunistico i carabinieri della Stazione Forestale di Ruvo hanno portato a termine una specifica operazione tesa a contrastare i fenomeni di esercizio venatorio illegale.
I militari sono infatti intervenuti nella località "Lama di Giglio" in agro di Palo del Colle, nei pressi del Parco Nazionale dell'Alta Murgia, dove hanno sorpreso due individui mentre esercitavano la caccia alla specie "quaglia" in periodo di chiusura generale ossia oltre i limiti temporali fissati dalla legge che vanno da settembre fino a gennaio e quindi in periodo in cui l'esercizio venatorio è tassativamente vietato.
Inoltre, i due cacciatori sono stati altresì sorpresi nel mentre utilizzavano un richiamo acustico elettromagnetico che riproduceva e diffondeva i versi della quaglia al fine di attirarla per poterla così meglio spararla.
Tali congegni sono espressamente vietati dalla specifica normativa sul prelievo venatorio essendo classificati quali mezzi non consentiti il cui utilizzo viene sanzionato penalmente.
I forestali, dopo ripetuti appostamenti, attratti dai versi diffusi dal richiamo hanno così raggiunto le postazioni di caccia fino a notare i due soggetti in esercizio venatorio, uno dei quali si dava velocemente alla fuga facendo perdere le proprie tracce. Le successive indagini hanno poi permesso ai militari di riconoscere ed individuare il soggetto in fuga così deferito anch'egli in concorso dei reati.
Nell'attività è stato posto sotto sequestro un fucile, le munizioni ed il richiamo utilizzato illegalmente.
Per questo due persone sono state deferite alla Magistratura di Bari le quali ora dovranno rispondere dei reati di esercizio venatorio in periodo di chiusura generale e con mezzi non consentiti.
I militari sono infatti intervenuti nella località "Lama di Giglio" in agro di Palo del Colle, nei pressi del Parco Nazionale dell'Alta Murgia, dove hanno sorpreso due individui mentre esercitavano la caccia alla specie "quaglia" in periodo di chiusura generale ossia oltre i limiti temporali fissati dalla legge che vanno da settembre fino a gennaio e quindi in periodo in cui l'esercizio venatorio è tassativamente vietato.
Inoltre, i due cacciatori sono stati altresì sorpresi nel mentre utilizzavano un richiamo acustico elettromagnetico che riproduceva e diffondeva i versi della quaglia al fine di attirarla per poterla così meglio spararla.
Tali congegni sono espressamente vietati dalla specifica normativa sul prelievo venatorio essendo classificati quali mezzi non consentiti il cui utilizzo viene sanzionato penalmente.
I forestali, dopo ripetuti appostamenti, attratti dai versi diffusi dal richiamo hanno così raggiunto le postazioni di caccia fino a notare i due soggetti in esercizio venatorio, uno dei quali si dava velocemente alla fuga facendo perdere le proprie tracce. Le successive indagini hanno poi permesso ai militari di riconoscere ed individuare il soggetto in fuga così deferito anch'egli in concorso dei reati.
Nell'attività è stato posto sotto sequestro un fucile, le munizioni ed il richiamo utilizzato illegalmente.
Per questo due persone sono state deferite alla Magistratura di Bari le quali ora dovranno rispondere dei reati di esercizio venatorio in periodo di chiusura generale e con mezzi non consentiti.