Politica

Quale futuro per il commercio di Ruvo?

Confronto organizzato dall'Ascom con candidati e commercianti ruvesi

In una sorprendente e splendida cornice del palazzo privato "Regina" nell'atrio di un portone fresco, luminoso con vista cattedrale, la confcommercio di Ruvo di puglia ha accolto sette degli otto candidati sindaci. Assente Vito Cantatore.

Vito D'ingeo introduce complimentandosi con "i magnifici sette e wonder woman". E' coraggioso voler prendere in mano le redini di una città che versa in una situazione così complicata. "Conosciamo la situazione comunale e sappiamo fare affidamento anche ad altre fonti. Il Gal per esempio ha aiutato tantissimo i commercianti grazie all'intercettazione dei fondi europei. Ma è necessario conoscere bene l'associazione. Ha qualità, uffici e sportelli. C'è da fare moltissimo e la cosa necessaria è quella di dover formare i dirigenti. "I commercianti sono delle risorse. Vogliono darvi ricchezza e conoscenza"

La parola passa ai candidati che esprimono solidarietà e riconoscimento verso la categoria. Pasquale Chieco punta alla rivitalizzazione del centro storico. "L'asse del commercio passa di là, è l'elemento fondativo del commercio. Ma dobbiamo trovare delle tematiche in comune, e bisogna riconoscere la forza delle realtà del territorio che sono riuscite a dare occupazione nonostante la crisi, a rimanere sul mercato. L'idea è quella di lanciare un tema: distretto commerciale, l'organizzazione delle attività e insieme ad altri profili

Mario Albrizio: non abbiamo niente da invidiare da nessuno. Il turismo vuol dire tante cose, flusso esterno può essere del circondario o anche di spettro più ampio. Dobbiamo rendere Ruvo attrattiva. Riempirla di cose belle. Cosimo Schinaia: ci dovevate pensare prima, quando si parla di cose concrete si devono dare delle proposte concrete. Fare questo incontro ad una settimana dalle elezioni serve a poco. "Secondo me il futuro sindaco deve fare sistema. Idea partecipativa. Non si fa la legge e poi si fa applicare. Il commercio deve essere di qualità, progetto globale, partecipativo. Dobbiamo attrarre e fare rete anche con Terlizzi e Corato. Io immagino un sindaco lungimirante che fa la legge rispetto a quello che prevede per la propria città.

D'accordo con lui anche Mariatiziana Rutigliani: Questo incontro andava concertato prima. C'è bisogno di uno stretto contatto con gli operatori. Una burocratizzazione inferiore, l'aggiornamento di regolamenti ormai obsoleti, modernizzazione. Ruvo deve diventare attrattiva sul piano commerciale e culturale con operatori turistici, agroalimentari, artigianali. Ma ci dovrebbe essere una voce unica più unità tra commercianti.

Sull'unità punta anche Lillino Raffaele: dobbiamo ripartire dal centro storico con una compartecipazione comunale.E poi chiede a gran voce un incontro in piazza con l'attuale l'assessore al bilancio, Salvatore DI Rella. Oscar Altamura dichiara che bisogna spingere sulla promozione della città, i prodotti, la storia e anche lui, sul centro storico. E propone in piazza per mercatino biologico a km zero. Bisogna spingere quello che produciamo.

E' più ampio il progetto di Antonello Paparella che prevede l'inquadramento delle tasse legate al commercio. I presupposti fondamentali sono quelli di mettersi allo stesso livello dell'operatore economico. La Pubblica amministrazione che imprime gli indirizzi e le scelte, deve capire le esigenze dei commercianti. "Abbiamo una posizione geografica invidiabile tra costa e murgia. Sfruttiamola.

Detto questo interviene Dino Saulle presidente dell'associazione Eat. "Le aziende che chiudono sono di più di quelle che aprono e il commercio a Ruvo conta il 34% dell'intera economia. Noi teniamo viva la città. Ora vogliamo stare seduti a quei tavoli e aver una previsione a breve medio e lungo termine. Almeno la visuale a medio e lungo termine. Non possiamo parlare di Arte, cultura ecc. e poi avere la Cattedrale, grotta San Cleto, palazzo Caputi tutte soggete a preti o ad orari d'ufficio. Bisogna legare la storia con l'enogastronomia e il commercio. Possiamo rendere appetibile anche l'estate partendo innanzitutto dalla facilitazione del traffico urbano".

Luciana Di Bisceglie: i commercianti sono innanzi tutti cittadini, non sono i commercianti e basta. Bisogna essere coesi. La confcommercio si siede presso tavoli provinciali, regionali e anche nazionali. L'amministrazione se viene chiamata deve essere presente perché possiamo fare la differenza. Dobbiamo restituire al centro le persone che sono uscite dal centro per andare sull'estramurale durante il mercato del sabato, per esempio. Chiudere un negozio è un problema sociale: una famiglia da autoimpiegarsi si trova a dover bussare ai servizi sociali. E diventa un problema anche vostro.

Nicola Campanale: ci vuole l'analisi precisa dei problemi. La categoria politica pensa che i commercianti siano benestanti che stanno sulla piazza per fare affari. Noi facciamo servizio a tutta la cittadinanza e sosteniamo l'economia.

Di fronte a tanta veemenza i candidati rispondono con più precisione e maestria. Chieco dichiara che non si possono affrontare singoli problemi senza guardare il quadro complessivo. Bisogna fare rete con la regione Puglia che ha emesso un nuovo codice del commercio. Insiste nell'inquadrare le tematiche in un quadro complessivo. Punta sulla partecipazione di tutti i soggetti ma in un contesto ampio: cultura, turismo, partecipazione, programmazione, supporto. Programmazione uno sviluppo per punti tanto da giungere ad un piano di commercio.

Per Albrizio la soluzione sta nell'abbattere il clientelismo. Non si risolvono le cose con le sagre. "Noi elimineremo la disoccupazione, daremo un lavoro minimo garantito a livello familiare. Rimettiamo soldi nel circolo del mercato. MA i commercianti devono chiedersi cosa posso fare io per il comune? Se uno risolve i problemi generali del comune allora risolveremo anche i problemi altrui. Chiedete cosa potete fare voi."

Schinaia. Punta ad alzare la qualità della vita della città. Che offerta c'è a Ruvo? I commercianti devono avere coscienza e istruzione. Daltra parte il politico si deve slegare dalle carte e toccare con mano i problemi di tutti.

Oscar Altamura Punta alla bellezza della città, Al decoro urbano e alla pulizia. E invita tutti ad usufruire dell'iniziativa del movimento cinquestelle dei microcredito per piccole e medie imprese.

Antonello Paparella punta sulle tasse e sugli strumenti con non sono stati sfruttati "Il piano commerciale non è stato applicato. C'è bisogno di un regolamento serio per l' occupazione del suolo pubblico. Diminuire le tasse sui rifiuti. Regolamentare delle aperture, delle autorizzazioni, parcheggio, strategia di mobilità, locali adibiti a negozi. Ambito nel pug: individuare delle aree commerciali. Vuole infine spostare il mercato sui corsi e non sull'estramurale.

Tiziana Rutigliani "C'è quasi paura di mettere in atto tutte le iniziative invece io credo che il livello di burocratizzazione debba essere pari a zero. Dobbiamo diminuire la Tari e dobbiamo permettere una maggiore fruizione del Museo e dei monumenti facendoci trovare pronti all'accoglienza con visite, acquisti e organizzazione di una via commerciale. Dobbiamo far trovare una Ruvo Illuminata in tutti i sensi.

Lillino Raffaele ribadisce: io voglio in piazza l'assessore Di Rella che ci deve tranquillizzare e raccontare la verità. I commercianti vanno coinvolti come tutto il resto della città. Dobbiamo chiederci perché andiamo a spendere fuori? abbiamo un paese spento. Dobbiamo puntare su un rapporto umano tra commercianti e clienti. Dobbiamo usufruire delle conoscenze. Ma soprattutto dobbiamo creare una comunità. Non ci dobbiamo dividere, non ci possiamo lacerare. In questo paese tutti indagati, io compreso,e non conosciamo ancora il perché. Si fanno denunce per invidia. Si denunciano i regolamenti che non si capiscono. Si fanno multe sui 3 cm della fioriera, che sfora le misure pattuite... non dobbiamo farci la guerra, ma dobbiamo fare squadra. Solo così si risolvono i problemi.
  • Ascom
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