Politica
Bollette AQP inevase, «Un bicchiere di 96.965,62 euro d’acqua»
La replica dei consiglieri Binetti e Paparella alle spiegazioni del sindaco
Ruvo - giovedì 6 febbraio 2020
12.19 Comunicato Stampa
Non si arresta il botta e risposta sulla vicenda delle 49 bollette dell'Acquedotto Pugliese inevase dal Comune di Ruvo di Puglia, per un ammontare di un presunto debito di circa 96mila euro, fra i due consiglieri di opposizione Damiano Binetti e Piero Paparella e il sindaco Pasquale Chieco.
All'indomani della replica divulgata dal sindaco, infatti, i consiglieri Binetti (Italia in Comune) e Paparella (Direzione Italia) controbattono con una nota alle spiegazioni fornite dal primo cittadino.
"Un bicchiere di 96.965,62 euro d'acqua. – replicano i consiglieri - Le 16 raccomandate, ognuna per 16 distinti impianti cittadini, inviate dall'AQP al Comune di Ruvo di Puglia e, per conoscenza, alla ASL Bari in data 13 dicembre 2019, aventi ad oggetto "preavviso di sospensione e formale messa in mora" per n. 49 fatture non pagate nei termini canonici, non sono "presunte", bensì certe ed esibibili.
Il Sindaco, ancora una volta, nel non voler guardare in faccia la realtà – incalzano - si avventura in una ricostruzione che al netto di tantissime imprecisioni, alla fine giunge però alla stessa nostra conclusione, e cioè che il debito nei confronti dell'AQP esiste ed è anche consistente.
Se per il Sindaco Chieco non pagare bollette per gli anni 2015 e 2016 (17 fatture su 49 non pagate, per un totale di 9.668,16 euro alla data di riscontro del nostro accesso agli atti) anche a causa di verifiche in corso, o addirittura 69.609,45 euro del 2018 per "perdite idriche occulte", "significa comunque pagare con un "breve e fisiologico ritardo dovuto a procedure amministrative", allora ogni ulteriore commento è superfluo. Per noi è tutto molto chiaro!" – si legge nel comunicato diramato.
Inoltre, Binetti e Paparella rispondono all'accusa di "voler manipolare i fatti e mettere in giro falsità" rivolta loro dal sindaco Chieco: "Nessuna falsità, nessuna manipolazione dei fatti, nessun allarme e nessuna volontà di screditare gli uffici e la città di Ruvo di Puglia, a cui noi siamo stati, siamo e saremo sempre e costantemente legati e che, anche alla fine di questa esperienza amministrativa, di certo non abbandoneremo".
E concludono "Destinare somme al pagamento di fatture dell'AQP arretrate, piuttosto che riservare ingenti somme di bilancio a "Uprisce", è solo e soltanto una scelta politica di cui si prende atto.
È inoltre atteso per questo pomeriggio, alle 16.00, il Consiglio Comunale che prevede la discussione della questione fra i punti all'ordine del giorno.
All'indomani della replica divulgata dal sindaco, infatti, i consiglieri Binetti (Italia in Comune) e Paparella (Direzione Italia) controbattono con una nota alle spiegazioni fornite dal primo cittadino.
"Un bicchiere di 96.965,62 euro d'acqua. – replicano i consiglieri - Le 16 raccomandate, ognuna per 16 distinti impianti cittadini, inviate dall'AQP al Comune di Ruvo di Puglia e, per conoscenza, alla ASL Bari in data 13 dicembre 2019, aventi ad oggetto "preavviso di sospensione e formale messa in mora" per n. 49 fatture non pagate nei termini canonici, non sono "presunte", bensì certe ed esibibili.
Il Sindaco, ancora una volta, nel non voler guardare in faccia la realtà – incalzano - si avventura in una ricostruzione che al netto di tantissime imprecisioni, alla fine giunge però alla stessa nostra conclusione, e cioè che il debito nei confronti dell'AQP esiste ed è anche consistente.
Se per il Sindaco Chieco non pagare bollette per gli anni 2015 e 2016 (17 fatture su 49 non pagate, per un totale di 9.668,16 euro alla data di riscontro del nostro accesso agli atti) anche a causa di verifiche in corso, o addirittura 69.609,45 euro del 2018 per "perdite idriche occulte", "significa comunque pagare con un "breve e fisiologico ritardo dovuto a procedure amministrative", allora ogni ulteriore commento è superfluo. Per noi è tutto molto chiaro!" – si legge nel comunicato diramato.
Inoltre, Binetti e Paparella rispondono all'accusa di "voler manipolare i fatti e mettere in giro falsità" rivolta loro dal sindaco Chieco: "Nessuna falsità, nessuna manipolazione dei fatti, nessun allarme e nessuna volontà di screditare gli uffici e la città di Ruvo di Puglia, a cui noi siamo stati, siamo e saremo sempre e costantemente legati e che, anche alla fine di questa esperienza amministrativa, di certo non abbandoneremo".
E concludono "Destinare somme al pagamento di fatture dell'AQP arretrate, piuttosto che riservare ingenti somme di bilancio a "Uprisce", è solo e soltanto una scelta politica di cui si prende atto.
È inoltre atteso per questo pomeriggio, alle 16.00, il Consiglio Comunale che prevede la discussione della questione fra i punti all'ordine del giorno.