Territorio
Banca della terra di Puglia, al via l'elenco dei terreni agricoli disponibili
Saranno affidati in concessione o locazione per l'attività agricola
Ruvo - martedì 19 maggio 2020
Comunicato Stampa
Una nota del consigliere regionale Enzo Colonna.
"È stato espresso, in IV Commissione consiliare, il prescritto parere positivo sulla deliberazione di Giunta regionale con la quale, su proposta del Presidente Michele Emiliano, la Giunta regionale ha approvato nelle scorse settimane l'elenco dei terreni idonei per l'iscrizione nella "Banca della Terra di Puglia", in modo che questi beni, di proprietà pubblica e privata, possano essere affidati in concessione o locazione a chiunque, in forma singola o associata, voglia esercitarvi attività agricola.
Con questo passaggio consiliare, previsto espressamente dall'art. 3 della legge regionale 29 maggio 2017 n. 15 (recante "disposizioni per favorire l'accesso dei giovani all'agricoltura e contrastare l'abbandono e il consumo dei suoli agricoli"), può dirsi perfezionato il percorso di concreta attuazione di questa innovativa disciplina, frutto di un lavoro congiunto svolto da me e dal collega Cristian Casili, entrambi sottoscrittori della proposta originaria che, nel corso del suo iter di approvazione, si è arricchita dei contributi dei colleghi consiglieri, delle strutture regionali, nonché delle associazioni di categoria del mondo agricolo.
La legge, ricordo, ha introdotto per la prima volta in Puglia uno strumento, quale appunto la "Banca della Terra di Puglia" finalizzato a contrastare l'abbandono di terreni agricoli, al loro recupero a fini produttivi, nonché ad incoraggiare l'avvio di attività agricole da parte di giovani e disoccupati in particolare.
Nell'ottobre 2018 la Giunta regionale ha approvato in via definitiva il regolamento attuativo della legge (pubblicato nel BURP n. 144 del 9.11.2018), con il quale sono stati disciplinati aspetti di dettaglio della legge, come ad esempio le procedure per il censimento delle terre incolte e abbandonate, pubbliche e private, e dei fabbricati rurali insistenti da parte dei Comuni, il meccanismo di inserimento nella "Banca della Terra di Puglia" degli immobili, l'accessibilità da parte dei cittadini all'elenco, le procedure per l'assegnazione (con la definizione di ruoli e compiti di Comuni e Regione), i criteri di valutazione da seguire in presenza di più domande di assegnazione del medesimo bene.
Con la deliberazione di Giunta regionale n. 262/2020, su cui oggi la IV Commissione consiliare ha espresso parere favorevole, infine, è stata istituita formalmente, presso il Dipartimento Agricoltura, la "Banca della Terra di Puglia" ed è stato approvato l'elenco dei terreni disponibili, che sarà articolato in tre sezioni:
a) beni di proprietà pubblica;
b) beni di proprietà privata di cui sia stata acquisita la disponibilità all'assegnazione dai rispettivi proprietari o aventi titolo;
c) beni di proprietà privata censiti dai Comuni come incolti o abbandonati.
Inoltre, è stato approvato l'elenco provvisorio dei terreni agricoli di proprietà delia Regione e degli Enti da essa controllati idonei e disponibili per l'affidamento.
Abbiamo dovuto constatare, purtroppo, che scarsa è stata sinora l'adesione da parte dei Comuni pugliesi, necessaria affinché la disciplina regionale e la Banca della Terra pugliese possano esplicare tutti i loro effetti. A questo riguardo auspico una maggiore attenzione a livello locale rispetto a questa opportunità, visto che fino a questo momento sono stati solo quattro, su tutto il territorio regionale, i Comuni ad aver risposto ai ripetuti inviti delle strutture regionali, adempiendo a quanto previsto dalla legge. Si tratta dei Comuni di Francavilla Fontana, Pulsano, Valenzano e San Ferdinando di Puglia, che ringrazio per il lavoro svolto e che mi auguro possano essere seguiti da molti altri enti locali, grazie anche all'opera di sensibilizzazione che può essere svolta dall'ANCI Puglia, come suggerito dal Presidente della Commissione Donato Pentassuglia, che così si è fatto interprete delle sollecitazioni che sia io che il collega Casili abbiamo mosso all'indirizzo dei Comuni nel corso della riunione.
La legge regionale e il suo regolamento attuativo, ricordo, prevede che i Comuni:
- debbano censire i loro terreni incolti e abbandonati (appartenenti al proprio patrimonio o di proprietà privata) e trasmettere i relativi elenchi al Dipartimento Agricoltura della Regione per l'inserimento nella "Banca della Terra di Puglia" (adempimento che avrebbe dovuto essere svolto entro il 30 settembre 2019);
- entro 180 giorni dall'entrata in vigore del regolamento e poi, con cadenza annuale, devono pubblicare sui rispettivi siti web e sull'albo pretorio un avviso pubblico rivolto ai proprietari privati che siano interessati ad iscrivere i loro terreni (anche se non abbandonati) nella "Banca della Terra di Puglia" in modo che possano essere assegnati a chiunque voglia svolgervi attività agricola;
- dopo i successivi 60 giorni, in cui i privati possono far pervenire istanza di inserimento o cancellazione dei propri terreni, i Comuni dovranno approvare gli elenchi e trasmetterli al dipartimento regionale;
- entro 30 giorni dalla ricezione degli elenchi, poi, la Regione provvede a inserire i terreni nella "Banca della Terra di Puglia", dandone adeguata pubblicità;
- i Comuni, infine, entro il 30 settembre di ogni anno, devono provvedere all'eventuale aggiornamento dei relativi elenchi, comunicandoli al medesimo dipartimento.
Ringrazio il Presidente e i Colleghi della IV Commissione, e, per l'ottimo lavoro sinora svolto e ancora in corso, il Presidente Emiliano e il Dipartimento regionale "Agricoltura", in particolare la Sezione "Competitività delle filiere agroalimentari" diretta dal dott. Luigi Trotta".
"È stato espresso, in IV Commissione consiliare, il prescritto parere positivo sulla deliberazione di Giunta regionale con la quale, su proposta del Presidente Michele Emiliano, la Giunta regionale ha approvato nelle scorse settimane l'elenco dei terreni idonei per l'iscrizione nella "Banca della Terra di Puglia", in modo che questi beni, di proprietà pubblica e privata, possano essere affidati in concessione o locazione a chiunque, in forma singola o associata, voglia esercitarvi attività agricola.
Con questo passaggio consiliare, previsto espressamente dall'art. 3 della legge regionale 29 maggio 2017 n. 15 (recante "disposizioni per favorire l'accesso dei giovani all'agricoltura e contrastare l'abbandono e il consumo dei suoli agricoli"), può dirsi perfezionato il percorso di concreta attuazione di questa innovativa disciplina, frutto di un lavoro congiunto svolto da me e dal collega Cristian Casili, entrambi sottoscrittori della proposta originaria che, nel corso del suo iter di approvazione, si è arricchita dei contributi dei colleghi consiglieri, delle strutture regionali, nonché delle associazioni di categoria del mondo agricolo.
La legge, ricordo, ha introdotto per la prima volta in Puglia uno strumento, quale appunto la "Banca della Terra di Puglia" finalizzato a contrastare l'abbandono di terreni agricoli, al loro recupero a fini produttivi, nonché ad incoraggiare l'avvio di attività agricole da parte di giovani e disoccupati in particolare.
Nell'ottobre 2018 la Giunta regionale ha approvato in via definitiva il regolamento attuativo della legge (pubblicato nel BURP n. 144 del 9.11.2018), con il quale sono stati disciplinati aspetti di dettaglio della legge, come ad esempio le procedure per il censimento delle terre incolte e abbandonate, pubbliche e private, e dei fabbricati rurali insistenti da parte dei Comuni, il meccanismo di inserimento nella "Banca della Terra di Puglia" degli immobili, l'accessibilità da parte dei cittadini all'elenco, le procedure per l'assegnazione (con la definizione di ruoli e compiti di Comuni e Regione), i criteri di valutazione da seguire in presenza di più domande di assegnazione del medesimo bene.
Con la deliberazione di Giunta regionale n. 262/2020, su cui oggi la IV Commissione consiliare ha espresso parere favorevole, infine, è stata istituita formalmente, presso il Dipartimento Agricoltura, la "Banca della Terra di Puglia" ed è stato approvato l'elenco dei terreni disponibili, che sarà articolato in tre sezioni:
a) beni di proprietà pubblica;
b) beni di proprietà privata di cui sia stata acquisita la disponibilità all'assegnazione dai rispettivi proprietari o aventi titolo;
c) beni di proprietà privata censiti dai Comuni come incolti o abbandonati.
Inoltre, è stato approvato l'elenco provvisorio dei terreni agricoli di proprietà delia Regione e degli Enti da essa controllati idonei e disponibili per l'affidamento.
Abbiamo dovuto constatare, purtroppo, che scarsa è stata sinora l'adesione da parte dei Comuni pugliesi, necessaria affinché la disciplina regionale e la Banca della Terra pugliese possano esplicare tutti i loro effetti. A questo riguardo auspico una maggiore attenzione a livello locale rispetto a questa opportunità, visto che fino a questo momento sono stati solo quattro, su tutto il territorio regionale, i Comuni ad aver risposto ai ripetuti inviti delle strutture regionali, adempiendo a quanto previsto dalla legge. Si tratta dei Comuni di Francavilla Fontana, Pulsano, Valenzano e San Ferdinando di Puglia, che ringrazio per il lavoro svolto e che mi auguro possano essere seguiti da molti altri enti locali, grazie anche all'opera di sensibilizzazione che può essere svolta dall'ANCI Puglia, come suggerito dal Presidente della Commissione Donato Pentassuglia, che così si è fatto interprete delle sollecitazioni che sia io che il collega Casili abbiamo mosso all'indirizzo dei Comuni nel corso della riunione.
La legge regionale e il suo regolamento attuativo, ricordo, prevede che i Comuni:
- debbano censire i loro terreni incolti e abbandonati (appartenenti al proprio patrimonio o di proprietà privata) e trasmettere i relativi elenchi al Dipartimento Agricoltura della Regione per l'inserimento nella "Banca della Terra di Puglia" (adempimento che avrebbe dovuto essere svolto entro il 30 settembre 2019);
- entro 180 giorni dall'entrata in vigore del regolamento e poi, con cadenza annuale, devono pubblicare sui rispettivi siti web e sull'albo pretorio un avviso pubblico rivolto ai proprietari privati che siano interessati ad iscrivere i loro terreni (anche se non abbandonati) nella "Banca della Terra di Puglia" in modo che possano essere assegnati a chiunque voglia svolgervi attività agricola;
- dopo i successivi 60 giorni, in cui i privati possono far pervenire istanza di inserimento o cancellazione dei propri terreni, i Comuni dovranno approvare gli elenchi e trasmetterli al dipartimento regionale;
- entro 30 giorni dalla ricezione degli elenchi, poi, la Regione provvede a inserire i terreni nella "Banca della Terra di Puglia", dandone adeguata pubblicità;
- i Comuni, infine, entro il 30 settembre di ogni anno, devono provvedere all'eventuale aggiornamento dei relativi elenchi, comunicandoli al medesimo dipartimento.
Ringrazio il Presidente e i Colleghi della IV Commissione, e, per l'ottimo lavoro sinora svolto e ancora in corso, il Presidente Emiliano e il Dipartimento regionale "Agricoltura", in particolare la Sezione "Competitività delle filiere agroalimentari" diretta dal dott. Luigi Trotta".