Attualità
Autonomia differenziata, anche Chieco firma la petizione
«La scuola pubblica è da sempre un pilastro della coesione nazionale. Ora invece c’è il rischio concreto che questo pilastro venga abbattuto
Ruvo - mercoledì 25 gennaio 2023
7.38
«Io e tutti i componenti della Giunta abbiamo sottoscritto il documento promosso da Coordinamento per la Democrazia Costituzionale, FLC CGIL Bari, Uil Scuola Puglia e FGU - Gilda degli insegnanti per una scuola statale e nazionale e contro il progetto di autonomia differenziata». Lo annuncia il sindaco di Ruvo di Puglia, Pasquale Chieco, che si unisce a tanti altri sindaci del Barese schierandosi contro la riforma dell'autonomia differenziata.
La scelta del sindaco ruvese sembra essere incentrata sul tema scuola. Spiega così, Chieco: «La scuola pubblica è da sempre un pilastro della coesione nazionale. Ora invece c'è il rischio concreto che questo pilastro venga abbattuto.
Il progetto di #autonomiadifferenziata voluto dal Governo crea di fatto una scuola di serie A per le regioni del Nord e una scuola di serie B per le regioni del Sud: i nostri giovani sarebbero costretti a partire da una posizione di svantaggio rispetto ai loro coetanei settentrionali che per il solo fatto di essere nati in un posto diverso potrebbero usufruire di strutture scolastiche migliori, avere più insegnanti e quindi classi più piccole, seguire programmi diversi, in poche parole avrebbero la possibilità di studiare meglio e di ottenere una formazione migliore. Tutto questo è, per noi, semplicemente inaccettabile".
"Inoltre, la possibilità per chi studia, per chi insegna e per chi lavora nella pubblica istruzione di potersi spostare sul territorio nazionale e scegliere la propria scuola in tutta Italia ha consentito a questo paese di crescere più unito nella cultura e nelle competenze. Per parte nostra abbiamo sempre considerato la scuola l'unico strumento in grado di riattivare l'ascensore sociale e di consentire a chiunque di realizzare i propri desideri e la propria vocazione, di concorrere al progresso delle comunità. Molte delle difficoltà che incontriamo oggi sui nostri territori dipendono da un sistema scolastico che negli anni è stato impoverito e indebolito. I nostri giovani hanno diritto a una formazione e un'istruzione adeguata; le tante professionalità meridionali del mondo dell'istruzione di crescere. Noi diciamo no a questa Autonomia differenziata. Invitiamo tutte e tutti a firmare".
La scelta del sindaco ruvese sembra essere incentrata sul tema scuola. Spiega così, Chieco: «La scuola pubblica è da sempre un pilastro della coesione nazionale. Ora invece c'è il rischio concreto che questo pilastro venga abbattuto.
Il progetto di #autonomiadifferenziata voluto dal Governo crea di fatto una scuola di serie A per le regioni del Nord e una scuola di serie B per le regioni del Sud: i nostri giovani sarebbero costretti a partire da una posizione di svantaggio rispetto ai loro coetanei settentrionali che per il solo fatto di essere nati in un posto diverso potrebbero usufruire di strutture scolastiche migliori, avere più insegnanti e quindi classi più piccole, seguire programmi diversi, in poche parole avrebbero la possibilità di studiare meglio e di ottenere una formazione migliore. Tutto questo è, per noi, semplicemente inaccettabile".
"Inoltre, la possibilità per chi studia, per chi insegna e per chi lavora nella pubblica istruzione di potersi spostare sul territorio nazionale e scegliere la propria scuola in tutta Italia ha consentito a questo paese di crescere più unito nella cultura e nelle competenze. Per parte nostra abbiamo sempre considerato la scuola l'unico strumento in grado di riattivare l'ascensore sociale e di consentire a chiunque di realizzare i propri desideri e la propria vocazione, di concorrere al progresso delle comunità. Molte delle difficoltà che incontriamo oggi sui nostri territori dipendono da un sistema scolastico che negli anni è stato impoverito e indebolito. I nostri giovani hanno diritto a una formazione e un'istruzione adeguata; le tante professionalità meridionali del mondo dell'istruzione di crescere. Noi diciamo no a questa Autonomia differenziata. Invitiamo tutte e tutti a firmare".