Cronaca
Auto rubata a turisti ritrovata bruciata nell'agro di Ruvo di Puglia
Era stata sottratta 3 mesi fa ad una coppia di turisti bolognesi in visita a Castel del Monte
Ruvo - mercoledì 2 dicembre 2020
12.29
A distanza di quasi tre mesi è stata ritrovata nel territorio di Ruvo di Puglia l'auto rubata alle pendici del Castel del Monte ad una coppia di turisti bolognesi. Si trattava di una Seat Ibiza vecchio tipo, rinvenuta nella giornata di ieri, martedì 1° dicembre, completamente bruciata. "Oltre il danno, la beffa" poiché i due malcapitati non solo hanno speso i soldi per tornare a casa, il danno economico dell'auto e di tutto ciò che avevano all'interno dell'abitacolo, ma ora sono costretti a pagare il carro attrezzi per andare a prendere e smaltire la carcassa.
«Ora ci troviamo a che fare con questa legge assurda. Abbiamo dovuto pagare per la perdita di possesso dell'auto (che però è solo per non pagare il bollo) e ora comunque dobbiamo pagare per mandare il carro attrezzi e poi far demolire la carcassa di un auto, che ci è stata rubata e poi bruciata! – spiega arrabbiata la coppia della città delle due torri– È davvero assurdo pensare che non ci sia qualcosa che ci può coprire le spese (l'auto non era assicurata contro il furto perché troppo vecchia, e quindi non assicurabile). A meno che, non trovino chi l'ha rubata e in quel caso possiamo rifarci contro di loro per riavere i soldi indietro... ma vi pare?».
È probabile che gli autori del furto avrebbero utilizzato la tecnica "del cavallo di ritorno", cioè del riscatto per restituire il veicolo o per immettere l'auto nel circuito del mercato dei pezzi di ricambio una volta "cannibalizzata".
Una brutta vicenda, insomma, che continua a non dar tregua ai due turisti venuti in vacanza nella nostra città solo per ammirare e godere le bellezze monumentali e paesaggistiche del nostro territorio. Malgrado gli innumerevoli episodi di furto, le Istituzioni continuano a non garantire alcun tipo di sicurezza nei confronti dei turisti. E la sicurezza, ricordiamoci, è uno dei fattori determinanti per garantire un florido mercato del turismo nel nostro Paese.
«Ora ci troviamo a che fare con questa legge assurda. Abbiamo dovuto pagare per la perdita di possesso dell'auto (che però è solo per non pagare il bollo) e ora comunque dobbiamo pagare per mandare il carro attrezzi e poi far demolire la carcassa di un auto, che ci è stata rubata e poi bruciata! – spiega arrabbiata la coppia della città delle due torri– È davvero assurdo pensare che non ci sia qualcosa che ci può coprire le spese (l'auto non era assicurata contro il furto perché troppo vecchia, e quindi non assicurabile). A meno che, non trovino chi l'ha rubata e in quel caso possiamo rifarci contro di loro per riavere i soldi indietro... ma vi pare?».
È probabile che gli autori del furto avrebbero utilizzato la tecnica "del cavallo di ritorno", cioè del riscatto per restituire il veicolo o per immettere l'auto nel circuito del mercato dei pezzi di ricambio una volta "cannibalizzata".
Una brutta vicenda, insomma, che continua a non dar tregua ai due turisti venuti in vacanza nella nostra città solo per ammirare e godere le bellezze monumentali e paesaggistiche del nostro territorio. Malgrado gli innumerevoli episodi di furto, le Istituzioni continuano a non garantire alcun tipo di sicurezza nei confronti dei turisti. E la sicurezza, ricordiamoci, è uno dei fattori determinanti per garantire un florido mercato del turismo nel nostro Paese.