Territorio
Aumentano i prezzi per treni e bus. I pendolari: "Al limite della decenza"
Anche Ferrotramviaria si adegua al provvedimento regionale
Ruvo - lunedì 7 febbraio 2022
Sdegno e delusione sono solo alcune delle reazioni dei tanti pendolari che ogni giorno viaggiano sui mezzi della Ferrotramviaria per motivi di studio o lavoro, all'indomani del nuovo incremento dei prezzi di biglietti e abbonamenti ferroviari ed automobilistici.
Le nuove tariffe sono infatti in vigore dal 5 febbraio, come conseguenza del provvedimento di Giunta Regionale (N. 2202 del 22/12/2021) che ha stabilito l'adeguamento tariffario per i servizi TPL di interesse regionale e locale.
Al fine di incrementare il fattore sicurezza sui servizi di trasporto pubblico locale, con il provvedimento N. 2256 del 29/12/2021, la Giunta Regionale ha esteso le agevolazioni tariffarie anche in favore dell'Esercito Italiano, ad integrazione delle già previste agevolazioni per le Forze dell'Ordine (Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Penitenziaria, Polizia di Stato).
Un provvedimento a cui anche la società di trasporti Ferrotramviaria si è adeguata non senza provocare reazioni di malcontento nei tanti cittadini che viaggiano su treni e bus della società quotidianamente ma che non vedono corrispondere a un aumento delle tariffe un ritorno in termini di qualità ed efficienza del servizio. "Siamo senza parole, costretti ad accettare tutto solo perchè abbiamo necessità di quei mezzi per andare a lavoro, mandare i nostri figli a scuola, andare a fare delle visite mediche specialistiche o anche semplicemente ritrovarci con amici e parenti. Ma non si può speculare sulla nostra necessità" - le parole di molti pendolari indignati.
"Viaggiamo ormai ogni giorno con grandi incognite su quale corsa sarà soppressa all'improvviso, quali ritardi affronteremo, quali disagi si presenteranno sui binari, troppo spesso ci ritroviamo a chiederci chissà a che ora riusciremo a tornare a casa, per via dei tanti disservizi a cui siamo tristemente abituati. Ora aumentano anche i prezzi, a fronte di cosa? Cosa ci assicura l'azienda in cambio? Siamo ai limiti della decenza. Non sappiamo se Ferrotramviaria avesse potuto scegliere di non adeguarsi a quanto disposto dalla Regione, ma se avesse potuto, avrebbe fatto bene a non farlo".
Le nuove tariffe sono infatti in vigore dal 5 febbraio, come conseguenza del provvedimento di Giunta Regionale (N. 2202 del 22/12/2021) che ha stabilito l'adeguamento tariffario per i servizi TPL di interesse regionale e locale.
Al fine di incrementare il fattore sicurezza sui servizi di trasporto pubblico locale, con il provvedimento N. 2256 del 29/12/2021, la Giunta Regionale ha esteso le agevolazioni tariffarie anche in favore dell'Esercito Italiano, ad integrazione delle già previste agevolazioni per le Forze dell'Ordine (Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Penitenziaria, Polizia di Stato).
Un provvedimento a cui anche la società di trasporti Ferrotramviaria si è adeguata non senza provocare reazioni di malcontento nei tanti cittadini che viaggiano su treni e bus della società quotidianamente ma che non vedono corrispondere a un aumento delle tariffe un ritorno in termini di qualità ed efficienza del servizio. "Siamo senza parole, costretti ad accettare tutto solo perchè abbiamo necessità di quei mezzi per andare a lavoro, mandare i nostri figli a scuola, andare a fare delle visite mediche specialistiche o anche semplicemente ritrovarci con amici e parenti. Ma non si può speculare sulla nostra necessità" - le parole di molti pendolari indignati.
"Viaggiamo ormai ogni giorno con grandi incognite su quale corsa sarà soppressa all'improvviso, quali ritardi affronteremo, quali disagi si presenteranno sui binari, troppo spesso ci ritroviamo a chiederci chissà a che ora riusciremo a tornare a casa, per via dei tanti disservizi a cui siamo tristemente abituati. Ora aumentano anche i prezzi, a fronte di cosa? Cosa ci assicura l'azienda in cambio? Siamo ai limiti della decenza. Non sappiamo se Ferrotramviaria avesse potuto scegliere di non adeguarsi a quanto disposto dalla Regione, ma se avesse potuto, avrebbe fatto bene a non farlo".