Vita di città
Attentato al carabiniere, Ruvo di Puglia fa rumore nel silenzio di un abbraccio
Tutta la solidarietà della città in una marcia in nome della pace
Ruvo - giovedì 13 febbraio 2020
0.25
Martedì notte un boato ha squarciato il silenzio della notte e ha destato una città attonita ed incredula dinanzi all'atto dinamitardo ai danni dell'auto di un carabiniere di Ruvo, prestante servizio ad Andria.
Un fragore assordante che ha scosso l'intera comunità, unitasi con esternazioni di solidarietà nei confronti del militare e della sua famiglia, così come anche nei confronti dell'Arma intera, e che ha innestato la forte necessità di dire no alla criminalità e alla violenza in ogni sua forma e genere.
Così, ieri sera, Ruvo di Puglia si è stretta in un abbraccio in Piazza Matteotti, rumoroso quanto il battito dei cuori di tutti i cittadini che si sono uniti per difendere a gran voce la pace e la legalità. Con striscioni con frasi semplici ma forti e dirette, dense di quella grande voglia di sentirsi comunità e di non lasciar spazio all'indifferenza, ispirate dalla necessità di contribuire a fare qualcosa per rendere la città un posto migliore per tutti, affinché nessun boato possa mai distruggerne ancora la stabilità.
Centinaia di persone di ogni età, famiglie con i bambini, giovani Scout, rappresentanti istituzionali, come il vicesindaco Monica Montaruli, ed ecclesiastici, associazioni e membri delle forze dell'ordine, hanno così manifestato la loro vicinanza al carabiniere e urlato il loro assoluto e tuonante "no", in un caloroso silenzio capace di infrangere il boato.
Un fragore assordante che ha scosso l'intera comunità, unitasi con esternazioni di solidarietà nei confronti del militare e della sua famiglia, così come anche nei confronti dell'Arma intera, e che ha innestato la forte necessità di dire no alla criminalità e alla violenza in ogni sua forma e genere.
Così, ieri sera, Ruvo di Puglia si è stretta in un abbraccio in Piazza Matteotti, rumoroso quanto il battito dei cuori di tutti i cittadini che si sono uniti per difendere a gran voce la pace e la legalità. Con striscioni con frasi semplici ma forti e dirette, dense di quella grande voglia di sentirsi comunità e di non lasciar spazio all'indifferenza, ispirate dalla necessità di contribuire a fare qualcosa per rendere la città un posto migliore per tutti, affinché nessun boato possa mai distruggerne ancora la stabilità.
Centinaia di persone di ogni età, famiglie con i bambini, giovani Scout, rappresentanti istituzionali, come il vicesindaco Monica Montaruli, ed ecclesiastici, associazioni e membri delle forze dell'ordine, hanno così manifestato la loro vicinanza al carabiniere e urlato il loro assoluto e tuonante "no", in un caloroso silenzio capace di infrangere il boato.