Attualità
Approvato a Ruvo di Puglia il riconoscimento della cittadinanza per i minori immigrati
Chieco: “Segno di inclusione verso bambine e bambini che sono già parte integrante della comunità”
Ruvo - martedì 30 aprile 2024
12.34 Comunicato Stampa
Nella seduta di ieri, lunedì 29 aprile, il Consiglio Comunale di Ruvo di Puglia ha approvato con voto unanime il regolamento per il riconoscimento della cittadinanza civica per i minori figli di immigrati residenti a Ruvo di Puglia.
Si tratta di un atto simbolico nel quale tuttavia si riconosce a "tutti i bambini e a tutte le bambine, a tutte le ragazze e tutti i ragazzi che risiedono a Ruvo di Puglia", anche se privi di cittadinanza italiana, il diritto di partecipare a pieno titolo alla vita della comunità e di esprimere e di vedere ascoltata la propria opinione su tutte le questioni che li riguardano e che riguardano la città, come dice l'art. 12 della Convenzione sui diritti dell'infanzia e adolescenza.
L'Amministrazione rinnova in questo modo il proprio impegno per l'accoglienza e l'inclusione dei cittadini migranti.
Nel Comune di Ruvo di Puglia gli immigrati residenti sono 1033, di questi solo 66 hanno acquisito la cittadinanza italiana. Tra loro i minori senza cittadinanza italiana sono 192 ed è proprio per loro che è pensata la "cittadinanza civica".
"Questo provvedimento – ha detto il sindaco Pasquale Chieco – ha una lunga storia: nel dicembre del 2018 la nostra città è stata infatti tra le prime in Italia a conferire la cittadinanza civica ai bambini residenti nati però da genitori immigrati.
Quella in cui viviamo è già una società multiculturale, questi nuovi cittadini ruvesi partecipano attivamente e da anni alla vita sociale, culturale ed economica della comunità e ne costituiscono una componente preziosa e insostituibile.
La società è più avanti della politica e quanto scritto nell'articolo 3 della Costituzione che parla di uguaglianza e di parità è ormai patrimonio condiviso di tutti noi.
Questo regolamento vuole essere allora un segno della nostra volontà di inclusione nei confronti di bambine e bambini 'stranieri' che vivono e sono parte integrante della nostra comunità anche se ingiustamente lo Stato tarda ancora a riconoscerli a tutti gli effetti come cittadini italiani."
"La "cittadinanza civica" – ha detto l'assessore al Benessere e alla Giustizia sociale Nico Curci – vuole essere un gesto di attenzione della politica verso tutti i bambini e le bambine che risiedono a Ruvo di Puglia affinché possano sentirsi parte a pieno titolo della comunità ruvese, frequentando le scuole della nostra città, parlando la stessa lingua e lo stesso dialetto, condividendone i gusti e le tradizioni, partecipando alla vita della collettività.
E tuttavia questa è una delibera che non ci rende felici, poiché di fatto ratifica il grave ritardo di un paese che neanche rispetto ai diritti dei bambini è capace di un'assunzione di responsabilità, rinviando ancora una legge sulla cittadinanza per i bambini figli di genitori immigrati che il paese aspetta da anni.
Con questo voto proviamo a tenere viva la discussione, sperando che possa rappresentare una fiammella in un dibattito politico che sui diritti non riesce a fare passi in avanti, anzi piuttosto arretra."
Si tratta di un atto simbolico nel quale tuttavia si riconosce a "tutti i bambini e a tutte le bambine, a tutte le ragazze e tutti i ragazzi che risiedono a Ruvo di Puglia", anche se privi di cittadinanza italiana, il diritto di partecipare a pieno titolo alla vita della comunità e di esprimere e di vedere ascoltata la propria opinione su tutte le questioni che li riguardano e che riguardano la città, come dice l'art. 12 della Convenzione sui diritti dell'infanzia e adolescenza.
L'Amministrazione rinnova in questo modo il proprio impegno per l'accoglienza e l'inclusione dei cittadini migranti.
Nel Comune di Ruvo di Puglia gli immigrati residenti sono 1033, di questi solo 66 hanno acquisito la cittadinanza italiana. Tra loro i minori senza cittadinanza italiana sono 192 ed è proprio per loro che è pensata la "cittadinanza civica".
"Questo provvedimento – ha detto il sindaco Pasquale Chieco – ha una lunga storia: nel dicembre del 2018 la nostra città è stata infatti tra le prime in Italia a conferire la cittadinanza civica ai bambini residenti nati però da genitori immigrati.
Quella in cui viviamo è già una società multiculturale, questi nuovi cittadini ruvesi partecipano attivamente e da anni alla vita sociale, culturale ed economica della comunità e ne costituiscono una componente preziosa e insostituibile.
La società è più avanti della politica e quanto scritto nell'articolo 3 della Costituzione che parla di uguaglianza e di parità è ormai patrimonio condiviso di tutti noi.
Questo regolamento vuole essere allora un segno della nostra volontà di inclusione nei confronti di bambine e bambini 'stranieri' che vivono e sono parte integrante della nostra comunità anche se ingiustamente lo Stato tarda ancora a riconoscerli a tutti gli effetti come cittadini italiani."
"La "cittadinanza civica" – ha detto l'assessore al Benessere e alla Giustizia sociale Nico Curci – vuole essere un gesto di attenzione della politica verso tutti i bambini e le bambine che risiedono a Ruvo di Puglia affinché possano sentirsi parte a pieno titolo della comunità ruvese, frequentando le scuole della nostra città, parlando la stessa lingua e lo stesso dialetto, condividendone i gusti e le tradizioni, partecipando alla vita della collettività.
E tuttavia questa è una delibera che non ci rende felici, poiché di fatto ratifica il grave ritardo di un paese che neanche rispetto ai diritti dei bambini è capace di un'assunzione di responsabilità, rinviando ancora una legge sulla cittadinanza per i bambini figli di genitori immigrati che il paese aspetta da anni.
Con questo voto proviamo a tenere viva la discussione, sperando che possa rappresentare una fiammella in un dibattito politico che sui diritti non riesce a fare passi in avanti, anzi piuttosto arretra."