Territorio
Anche Ruvo sostiene Bari a Capitale della Cultura 2022
I sindaci della Città metropolitana scrivono a Franceschini e Curioni
Ruvo - venerdì 8 gennaio 2021
9.56
C'è anche il sindaco Pasquale Chieco fra i firmatari della lettera indirizzata al ministro Franceschini e al presidente della giuria Curioni per esprimere, a nome dei Comuni della Città metropolitana di Bari e di Ruvo di Puglia, il sostegno alla candidatura del capoluogo pugliese a Capitale della Cultura 2022.
"Ho firmato con convinzione ed entusiasmo a nome di Ruvo di Puglia la lettera con cui noi Sindaci della Città Metropolitana di Bari sosteniamo la candidatura di Bari 2022 - Capitale italiana della cultura" - scrive Chieco.
"Metteremo a disposizione di questo sogno possibile il nostro patrimonio di arte, di musica e di buone idee. La designazione di Bari sarebbe un ottimo risultato per tutto il nostro territorio, la ricompensa meritata per un lavoro che insieme ad Antonio Decaro tutti noi facciamo da anni, una miniera di possibilità per le nostre comunità".
Quella di Bari, infatti, non è solo la candidatura di una città, ma di un intero territorio, dell'area metropolitana che, con i suoi 41 Comuni, ha avviato negli ultimi cinque anni un costante e continuo processo di sviluppo strategico i cui risultati hanno conferito piena notorietà e visibilità all'intera metropoli, non solo in Italia, ma anche all'estero.
"Ho firmato con convinzione ed entusiasmo a nome di Ruvo di Puglia la lettera con cui noi Sindaci della Città Metropolitana di Bari sosteniamo la candidatura di Bari 2022 - Capitale italiana della cultura" - scrive Chieco.
"Metteremo a disposizione di questo sogno possibile il nostro patrimonio di arte, di musica e di buone idee. La designazione di Bari sarebbe un ottimo risultato per tutto il nostro territorio, la ricompensa meritata per un lavoro che insieme ad Antonio Decaro tutti noi facciamo da anni, una miniera di possibilità per le nostre comunità".
Quella di Bari, infatti, non è solo la candidatura di una città, ma di un intero territorio, dell'area metropolitana che, con i suoi 41 Comuni, ha avviato negli ultimi cinque anni un costante e continuo processo di sviluppo strategico i cui risultati hanno conferito piena notorietà e visibilità all'intera metropoli, non solo in Italia, ma anche all'estero.
È questo, in sintesi, il contenuto dell'appello inviato questa mattina al Ministro per i beni e le attività culturali, Dario Franceschini, e al Presidente della Giuria per la selezione della città "Capitale Italiana della Cultura 2022", Stefano Baia Curioni, a firma dei sindaci di tutti i Comuni dell'area metropolitana di Bari, su proposta del consigliere delegato alla Pianificazione strategica, nonché sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio.
Un appello, scrivono i Sindaci, "a sostegno di Bari Città che, contemporaneamente, è anche Città metropolitana: un luogo non soltanto fisico, ma anche ideale in cui le singole specificità territoriali si sono incontrate per esprimere tutte le loro potenzialità creando un'identità metropolitana, pur nel rispetto dell'autonomia decisionale e delle specificità di ogni singolo Comune".
Nella lettera si fa riferimento ad iniziative volte alla valorizzazione del patrimonio artistico e culturale dell'intera area come "Terre di Bari Guest Card" o al potenziamento dell'accoglienza dei flussi turistici quale il "Visitor center metropolitano".
"Una sinergia istituzionale ormai consolidata che, con la guida della Città metropolitana di Bari, - scrivono ancora i sindaci - ha consentito di riqualificare e valorizzare le risorse ambientali, culturali e sociali delle nostre periferie grazie al progetto integrato 'Agorà sicure', finanziato nel 2016 dalla Presidenza del Consiglio, e classificatosi al primo posto della graduatoria nazionale".
"Una sinergia istituzionale ormai consolidata che, con la guida della Città metropolitana di Bari, - scrivono ancora i sindaci - ha consentito di riqualificare e valorizzare le risorse ambientali, culturali e sociali delle nostre periferie grazie al progetto integrato 'Agorà sicure', finanziato nel 2016 dalla Presidenza del Consiglio, e classificatosi al primo posto della graduatoria nazionale".
"Bari Capitale della Cultura sarebbe anche il premio ad una pianificazione strategica voluta da 41 Comuni che hanno immediatamente fatto sintesi per l'ennesima volta, firmando un appello che spinge Antonio Decaro e la comunità barese al raggiungimento di un traguardo prestigioso – conclude Abbaticchio -. Questa volta, però, sarebbe un risarcimento importante per l'intero popolo metropolitano, quasi un terzo della Puglia tutta, perché insieme abbiamo viaggiato fin qui".