Vita di città
All'alba del Primo Maggio una tromba intona l'inno dei lavoratori
Così Ruvo di Puglia celebra la Festa dei Lavoratori
Ruvo - venerdì 1 maggio 2020
11.15
L'inno dei lavoratori in sottofondo, mentre da lontano si vede il sole fare capolino per illuminare un nuovo giorno.
La tromba intona quel canto in una pineta deserta, in un momento che appartiene alla storia di noi tutti. Il Primo Maggio è arrivato e Ruvo di Puglia si è fermata ad attenderlo, come un tempo, come quando, prima di recarsi nei campi i lavoratori consumavano la scarcella pasquale. Era la loro festa, era il momento che attendevano per consumare insieme un dolce prima di recarsi nei campi o nelle fabbriche.
Un ricordo riportato alla mente da Alessandro Pellegrini, della Camera del Lavoro di Ruvo di Puglia, che non è mai tramontato. Anzi, anche quest'anno come tutti gli altri anni, sebbene in un momento di particolare crisi della nostra Italia, è stato mantenuto in vita e celebrato anche con l'esecuzione del Canto degli Italiani, l'Inno di Mameli.
Anche il sindaco di Ruvo di Puglia, attraverso un messaggio ha voluto ricordare l'importanza della Festa dei Lavoratori.
PER IL LAVORO
Celebriamo questo Primo Maggio con una consapevolezza diversa.
Dedico un pensiero a chi in questo difficilissimo periodo ha continuato a lavorare per assicurare servizi e beni essenziali a tutti noi e anche ai tanti, troppi, che sono stati costretti a fermarsi o che hanno perso improvvisamente il lavoro, a chi è in cassa integrazione e a chi non può neppure andarci perché è costretto a lavorare a nero, a tutti coloro che vivono con il frutto del loro lavoro e che attraversano un momento di difficoltà.
Lavorare è un diritto e un dovere, ognuno deve poter realizzare le proprie aspirazioni e deve fare qualcosa per gli altri, per la comunità in cui vive.
Quando abbiamo distribuito i buoni spesa, in tant* mi avete detto: " Sindaco, io non sono abituato a prendere soldi in questo modo, li prendo perché ne ho bisogno, ma tu fammi fare qualcosa."
Siamo una comunità ruvida e forte che ha la fatica nel suo DNA.
Sapremo reagire.
Buon primo maggio a tutte e a tutti.
La tromba intona quel canto in una pineta deserta, in un momento che appartiene alla storia di noi tutti. Il Primo Maggio è arrivato e Ruvo di Puglia si è fermata ad attenderlo, come un tempo, come quando, prima di recarsi nei campi i lavoratori consumavano la scarcella pasquale. Era la loro festa, era il momento che attendevano per consumare insieme un dolce prima di recarsi nei campi o nelle fabbriche.
Un ricordo riportato alla mente da Alessandro Pellegrini, della Camera del Lavoro di Ruvo di Puglia, che non è mai tramontato. Anzi, anche quest'anno come tutti gli altri anni, sebbene in un momento di particolare crisi della nostra Italia, è stato mantenuto in vita e celebrato anche con l'esecuzione del Canto degli Italiani, l'Inno di Mameli.
Anche il sindaco di Ruvo di Puglia, attraverso un messaggio ha voluto ricordare l'importanza della Festa dei Lavoratori.
PER IL LAVORO
Celebriamo questo Primo Maggio con una consapevolezza diversa.
Dedico un pensiero a chi in questo difficilissimo periodo ha continuato a lavorare per assicurare servizi e beni essenziali a tutti noi e anche ai tanti, troppi, che sono stati costretti a fermarsi o che hanno perso improvvisamente il lavoro, a chi è in cassa integrazione e a chi non può neppure andarci perché è costretto a lavorare a nero, a tutti coloro che vivono con il frutto del loro lavoro e che attraversano un momento di difficoltà.
Lavorare è un diritto e un dovere, ognuno deve poter realizzare le proprie aspirazioni e deve fare qualcosa per gli altri, per la comunità in cui vive.
Quando abbiamo distribuito i buoni spesa, in tant* mi avete detto: " Sindaco, io non sono abituato a prendere soldi in questo modo, li prendo perché ne ho bisogno, ma tu fammi fare qualcosa."
Siamo una comunità ruvida e forte che ha la fatica nel suo DNA.
Sapremo reagire.
Buon primo maggio a tutte e a tutti.