Eventi e cultura
Al via la mostra "Sentimenti Cromatici": il viaggio interiore di Lanico tra astrazione e colore
A Molfetta, la mostra di Nicola Cantatore svela un universo pittorico fatto di emozioni intense e simbolismi nascosti, intrecciando tradizione e sperimentazione
Ruvo - venerdì 23 agosto 2024
Dal 28 agosto al 10 settembre, la storica Sala dei Templari di Molfetta ospiterà la mostra "Sentimenti Cromatici", curata da Nicola Cantatore. Questo evento rappresenta un'immersione nell'universo pittorico di Lanico, pseudonimo sotto il quale opera Nicola Cantatore, commercialista di professione e astrattista per passione, originario di Ruvo di Puglia, la cui arte si configura come un potente veicolo di emozioni visive e riflessioni profonde.
Le opere di Lanico, fortemente radicate nell'astrattismo, non sono semplici rappresentazioni cromatiche, ma autentici viaggi introspettivi. L'artista stesso, pur riconoscendo l'influenza di giganti come Jackson Pollock, Giacomo Balla e Umberto Boccioni, non mira a emularli, ma piuttosto a rendere omaggio alla loro eredità con reverente ossequio. Attraverso un linguaggio visivo denso di simbolismo e vibrante di colore, Lanico si fa portavoce di una sintesi personale che coniuga fatti concreti e un mondo completamente astratto.
"Sentimenti Cromatici" non si limita a essere una mera esposizione di quadri, ma si propone come un'esperienza sensoriale e intellettuale, un percorso che invita il visitatore a entrare in sintonia con le vibrazioni emotive dell'artista. Le tele, realizzate principalmente con colori acrilici, si articolano attraverso forme geometriche e linee che danno corpo a un complesso sistema di rimandi emozionali. Ogni opera diviene un riflesso dei sentimenti di Lanico, ma anche un invito all'osservatore a intraprendere un dialogo interiore, a riconoscere frammenti della propria esperienza in quell'astrazione che collega indissolubilmente l'arte alla vita.
Lanico, rinomato per il suo approccio sperimentale e anticonformista, trascende le tecniche pittoriche convenzionali, esplorando nuovi territori espressivi attraverso metodologie come lo swipe, il drip painting, lo squeegee painting e l'impiego del pendolo. Queste tecniche, che sovvertono l'uso tradizionale del pennello, permettono all'artista di creare opere che sfidano la percezione del fruitore. Non sono semplici composizioni cromatiche, ma enigmi visivi che richiedono un'attenta esplorazione della superficie pittorica, una ricerca dei dettagli celati, dei segni e delle parole che spesso si svelano solo a un esame ravvicinato, offrendo rivelazioni emozionali intense.
Centrale in questa esposizione è il dialogo tra le opere stesse. Dipinti come "WORDS", "NUMBERS", "QUO VADIS", "MIGRANTI" e "NO WAR" trascendono la singola tela, interconnettendosi in un discorso corale che esprime con forza il tumulto interiore dell'artista e il suo sguardo critico sulla realtà contemporanea. La simbologia volutamente criptica di queste opere, se decifrata con attenzione, rivela messaggi di grande potenza, denunce sociali e riflessioni esistenziali che attraversano i temi dell'umanità e delle tensioni globali, proiettando l'osservatore in un confronto diretto con le proprie ansie e interrogativi.
"Sentimenti Cromatici" si presenta così come una mostra che trascende l'estetica, offrendo una piattaforma per una riflessione profonda e meditata. Lanico, con la sua arte intrisa di significati reconditi, riesce a preservare e trasmettere quella magia irripetibile che solo la pittura sa infondere, creando un legame indissolubile tra il visibile e l'invisibile, tra il colore e l'anima. Un'esperienza che coinvolge lo spettatore a un livello intimo e personale, lasciando un'impronta indelebile nel suo percorso di fruizione artistica.
Le opere di Lanico, fortemente radicate nell'astrattismo, non sono semplici rappresentazioni cromatiche, ma autentici viaggi introspettivi. L'artista stesso, pur riconoscendo l'influenza di giganti come Jackson Pollock, Giacomo Balla e Umberto Boccioni, non mira a emularli, ma piuttosto a rendere omaggio alla loro eredità con reverente ossequio. Attraverso un linguaggio visivo denso di simbolismo e vibrante di colore, Lanico si fa portavoce di una sintesi personale che coniuga fatti concreti e un mondo completamente astratto.
"Sentimenti Cromatici" non si limita a essere una mera esposizione di quadri, ma si propone come un'esperienza sensoriale e intellettuale, un percorso che invita il visitatore a entrare in sintonia con le vibrazioni emotive dell'artista. Le tele, realizzate principalmente con colori acrilici, si articolano attraverso forme geometriche e linee che danno corpo a un complesso sistema di rimandi emozionali. Ogni opera diviene un riflesso dei sentimenti di Lanico, ma anche un invito all'osservatore a intraprendere un dialogo interiore, a riconoscere frammenti della propria esperienza in quell'astrazione che collega indissolubilmente l'arte alla vita.
Lanico, rinomato per il suo approccio sperimentale e anticonformista, trascende le tecniche pittoriche convenzionali, esplorando nuovi territori espressivi attraverso metodologie come lo swipe, il drip painting, lo squeegee painting e l'impiego del pendolo. Queste tecniche, che sovvertono l'uso tradizionale del pennello, permettono all'artista di creare opere che sfidano la percezione del fruitore. Non sono semplici composizioni cromatiche, ma enigmi visivi che richiedono un'attenta esplorazione della superficie pittorica, una ricerca dei dettagli celati, dei segni e delle parole che spesso si svelano solo a un esame ravvicinato, offrendo rivelazioni emozionali intense.
Centrale in questa esposizione è il dialogo tra le opere stesse. Dipinti come "WORDS", "NUMBERS", "QUO VADIS", "MIGRANTI" e "NO WAR" trascendono la singola tela, interconnettendosi in un discorso corale che esprime con forza il tumulto interiore dell'artista e il suo sguardo critico sulla realtà contemporanea. La simbologia volutamente criptica di queste opere, se decifrata con attenzione, rivela messaggi di grande potenza, denunce sociali e riflessioni esistenziali che attraversano i temi dell'umanità e delle tensioni globali, proiettando l'osservatore in un confronto diretto con le proprie ansie e interrogativi.
"Sentimenti Cromatici" si presenta così come una mostra che trascende l'estetica, offrendo una piattaforma per una riflessione profonda e meditata. Lanico, con la sua arte intrisa di significati reconditi, riesce a preservare e trasmettere quella magia irripetibile che solo la pittura sa infondere, creando un legame indissolubile tra il visibile e l'invisibile, tra il colore e l'anima. Un'esperienza che coinvolge lo spettatore a un livello intimo e personale, lasciando un'impronta indelebile nel suo percorso di fruizione artistica.