Attualità
Affollamenti trasporto scolastico, ANCI Puglia sollecita azione urgente di Emiliano
Ferrotramviaria: «Necessaria riconfigurazione orari e intervento delle istituzioni»
Ruvo - mercoledì 14 ottobre 2020
17.35
Sono diverse le segnalazioni circa i disagi riscontrati quotidianamente da studenti e lavoratori pendolari che viaggiano servendosi del servizio automobilistico. Molti sono infatti anche gli studenti di Ruvo di Puglia che ogni giorno si spostano nelle città limitrofe per raggiungere la sede delle loro scuole, così come molti sono gli studenti che si recano nella nostra città.
È del 13 ottobre l'ultima denuncia riportata anche dal portale di Andriaviva.it circa il perpetrarsi del verificarsi di assembramenti negli orari di punta, sia a prima mattina che all'ora di pranzo, in piazza Bersagliere d'Italia, ovvero la piazza della Stazione, dove sono un centinaio gli studenti pendolari che devono fare ressa per salire sui pochi mezzi di linea a disposizione.
Situazione che alimenta le preoccupazioni circa l'insorgere di nuovi focolai dato il periodo di emergenza epidemiologica ancora in corso.
In merito alla situazione è giunta nota dalla società Ferrotramviaria che gestisce il trasporto pubblico nel nostro territorio, che fa leva sulla necessità di una riconfigurazione degli orari e sulla necessità di ulteriori approfondimenti, e spiega: «Sin dall'inizio della crisi Covid le aziende di trasporto locale attraverso ASSTRA, l'associazione che rappresenta a livello nazionale le più importanti aziende del TPL (Trasporto Pubblico Locale), hanno chiesto la diversificazione degli orari di apertura di uffici e scuole e più in generale una riconfigurazione degli orari delle città in modo da distribuire in maniera più razionale le richieste di mobilità, anche in considerazione della disposta riduzione di capacità dei mezzi da parte delle autorità competenti.
Senza scelte di questo tipo e senza una riorganizzazione efficace degli orari di ingresso e di uscita dagli istituti scolastici e dai luoghi di lavoro è impossibile alleggerire la pressione sul trasporto pubblico. In tutta Italia si stanno verificando episodi di affollamento che in realtà afferiscono più gli spazzi delle fermate degli autobus e le stazioni che i mezzi stessi sui quali si riesce a garantire l'affollamento nel limite dell'80%. L'alternativa è quella di un potenziamento dei servizi, ove possibile e comunque previa disposizione delle competenti autorità.
L'episodio del primo pomeriggio di martedì 13 ottobre ad Andria è emblematico di una situazione che merita approfondimenti da parte delle Istituzioni. Il Trasporto Pubblico Locale non è, né può essere, un servizio a chiamata».
Già lo scorso 26 settembre Anci Puglia aveva rilevato tali problematiche e scritto a Regione, Citta Metropolitana e Province pugliesi, segnalando gli assembramenti sugli autobus del trasporto scolastico.
In data odierna, considerate le misure contenute nel nuovo Dpcm 13/10/2020 ed esprimendo piena disponibilità ad un incontro urgente, il presidente Anci Puglia Domenico Vitto ha infatti scritto al presidente della Regione Michele Emiliano sollecitando un intervento urgente teso ad adottare misure idonee ad evitare contagi da Covid-19, dovuti al persistere di condizioni di sovraffollamento nel trasporto scolastico su tutto il territorio regionale.
«È necessario intervenire immediatamente con adeguati provvedimenti; in questa fase di crescita del contagio, l'affollamento degli studenti sugli autobus è un fattore ad alto rischio, non gestibile con il solo utilizzo dei dispositivi personali di protezione come la mascherine. Questo anche al fine di rispondere in modo adeguato, da parte della Regione, alla esigenza di mobilità proveniente dalla popolazione studentesca pugliese, garantendo l'efficienza e la sicurezza del servizio, attraverso una modulazione dello stesso, in modo da evitare pericolosi sovraffollamenti».
È del 13 ottobre l'ultima denuncia riportata anche dal portale di Andriaviva.it circa il perpetrarsi del verificarsi di assembramenti negli orari di punta, sia a prima mattina che all'ora di pranzo, in piazza Bersagliere d'Italia, ovvero la piazza della Stazione, dove sono un centinaio gli studenti pendolari che devono fare ressa per salire sui pochi mezzi di linea a disposizione.
Situazione che alimenta le preoccupazioni circa l'insorgere di nuovi focolai dato il periodo di emergenza epidemiologica ancora in corso.
In merito alla situazione è giunta nota dalla società Ferrotramviaria che gestisce il trasporto pubblico nel nostro territorio, che fa leva sulla necessità di una riconfigurazione degli orari e sulla necessità di ulteriori approfondimenti, e spiega: «Sin dall'inizio della crisi Covid le aziende di trasporto locale attraverso ASSTRA, l'associazione che rappresenta a livello nazionale le più importanti aziende del TPL (Trasporto Pubblico Locale), hanno chiesto la diversificazione degli orari di apertura di uffici e scuole e più in generale una riconfigurazione degli orari delle città in modo da distribuire in maniera più razionale le richieste di mobilità, anche in considerazione della disposta riduzione di capacità dei mezzi da parte delle autorità competenti.
Senza scelte di questo tipo e senza una riorganizzazione efficace degli orari di ingresso e di uscita dagli istituti scolastici e dai luoghi di lavoro è impossibile alleggerire la pressione sul trasporto pubblico. In tutta Italia si stanno verificando episodi di affollamento che in realtà afferiscono più gli spazzi delle fermate degli autobus e le stazioni che i mezzi stessi sui quali si riesce a garantire l'affollamento nel limite dell'80%. L'alternativa è quella di un potenziamento dei servizi, ove possibile e comunque previa disposizione delle competenti autorità.
L'episodio del primo pomeriggio di martedì 13 ottobre ad Andria è emblematico di una situazione che merita approfondimenti da parte delle Istituzioni. Il Trasporto Pubblico Locale non è, né può essere, un servizio a chiamata».
Già lo scorso 26 settembre Anci Puglia aveva rilevato tali problematiche e scritto a Regione, Citta Metropolitana e Province pugliesi, segnalando gli assembramenti sugli autobus del trasporto scolastico.
In data odierna, considerate le misure contenute nel nuovo Dpcm 13/10/2020 ed esprimendo piena disponibilità ad un incontro urgente, il presidente Anci Puglia Domenico Vitto ha infatti scritto al presidente della Regione Michele Emiliano sollecitando un intervento urgente teso ad adottare misure idonee ad evitare contagi da Covid-19, dovuti al persistere di condizioni di sovraffollamento nel trasporto scolastico su tutto il territorio regionale.
«È necessario intervenire immediatamente con adeguati provvedimenti; in questa fase di crescita del contagio, l'affollamento degli studenti sugli autobus è un fattore ad alto rischio, non gestibile con il solo utilizzo dei dispositivi personali di protezione come la mascherine. Questo anche al fine di rispondere in modo adeguato, da parte della Regione, alla esigenza di mobilità proveniente dalla popolazione studentesca pugliese, garantendo l'efficienza e la sicurezza del servizio, attraverso una modulazione dello stesso, in modo da evitare pericolosi sovraffollamenti».