Politica
Accorpamento Asl, Damascelli: «Emiliano padrone della sanità»
Secondo il consigliere regionale di Forza Italia «i servizi territoriali e ospedalieri languono»
Ruvo - venerdì 29 settembre 2017
«Il progetto di accorpamento delle Asl pugliesi sembra il perfezionamento di un'opera di centralizzazione del potere cominciata da Vendola e che Emiliano si appresta a concludere».
«Dal 2006 appare evidente l'impossibilità di compiere controlli stringenti sulla gestione di Asl sempre più vaste: e se il controllo è difficile oggi, figuriamoci che grado di verifica sulla trasparenza e legalità degli atti aziendali si potrà avere con sole tre Asl per tutta la Puglia!». Così Domenico Damascelli, consigliere regionale di Forza Italia.
«Se si considera la sola Asl Bari - prosegue - essa sforna mediamente 30mila determine l'anno, 2.800 delibere e 50mila mandati di pagamento. Il collegio dei revisori, poi, effettua controlli a campione. Una mole di atti gigantesca, che espone il sistema al pericolo costante di sprechi, sperperi e condotte dubbie».
«Le prove le abbiamo avute negli anni, - dice ancora - con una serie di scandali delle dimensioni più varie che hanno riguardato le aziende sanitarie regionali. L'unico effetto dell'ennesima scellerata riforma sarà quello di accentrare ancor più il potere, proprio come in perfetto 'stile Emiliano', ma ai cittadini non sarà offerto un servizio efficiente, efficace ed economico».
«Al presidente della Giunta - conclude Damascelli - non basta essere anche assessore alla Sanità. Vuole esserne il padrone».
«Dal 2006 appare evidente l'impossibilità di compiere controlli stringenti sulla gestione di Asl sempre più vaste: e se il controllo è difficile oggi, figuriamoci che grado di verifica sulla trasparenza e legalità degli atti aziendali si potrà avere con sole tre Asl per tutta la Puglia!». Così Domenico Damascelli, consigliere regionale di Forza Italia.
«Se si considera la sola Asl Bari - prosegue - essa sforna mediamente 30mila determine l'anno, 2.800 delibere e 50mila mandati di pagamento. Il collegio dei revisori, poi, effettua controlli a campione. Una mole di atti gigantesca, che espone il sistema al pericolo costante di sprechi, sperperi e condotte dubbie».
«Le prove le abbiamo avute negli anni, - dice ancora - con una serie di scandali delle dimensioni più varie che hanno riguardato le aziende sanitarie regionali. L'unico effetto dell'ennesima scellerata riforma sarà quello di accentrare ancor più il potere, proprio come in perfetto 'stile Emiliano', ma ai cittadini non sarà offerto un servizio efficiente, efficace ed economico».
«Al presidente della Giunta - conclude Damascelli - non basta essere anche assessore alla Sanità. Vuole esserne il padrone».