Speciale
Mariatiziana Rutigliani, l'unica donna di questa campagna elettorale
A tu per tu con la candidata sindaco di Uniti per Ruvo
Ruvo - martedì 31 maggio 2016
19.24 Sponsorizzato
Mancano una manciata di giorni al termine della campagna elettorale, che ha visto per la città di Ruvo di Puglia il confronto tra 8 candidati. Una sola donna Mariatiziana Rutigliani, candidato sindaco della coalizione "Uniti per Ruvo".
Perché una mamma, una giovane donna in carriera decide di mettersi in prima linea?
"Come mamma mi sono assunta la responsabilità di mettere al mondo dei figli, come cittadina di Ruvo adesso vorrei assumermi la responsabilità di lavorare affinché i figli di questa città non vadano più via. Vorrei offrire la speranza che un'altra Ruvo sia possibile. Se fallisco io, sarà il fallimento della città intera, sarà il fallimento dei nostri genitori di coloro che con sacrificio ci hanno consentito di studiare e di metter su famiglia per poi vederci andare via".
La sua coalizione è costituita da liste civiche, unico partito è Fratelli d'Italia, ma si definisce moderata?
"Fondamentale principio che ha consentito a questa coalizione di formarsi è stata la volontà comune di far posto a tutti coloro che tutti i giorni si impegnano per migliorare le proprie città, con passione e trasparenza. Abbiamo aperto le porte a tutti coloro che hanno la voglia e l'entusiasmo di inserire il proprio impegno civico in un percorso comune. Siamo convinti che impegnarsi nella buona amministrazione della propria città e partecipare attivamente al miglioramento dei luoghi che ci stanno a cuore sia il modo migliore di far sentire quanto amiamo i nostri territori. Crediamo che l'impegno civico in politica abbia l'obiettivo di dare risposte con i fatti, non di indicare colpevoli con le parole. Siamo convinti che fomentare la rabbia e le paure delle persone non serva a costruire il futuro. Coloro che tutti i giorni ascoltano le persone conoscono meglio di chiunque altro i problemi delle città: nessuno conosce i territori come chi li abita e li vive quotidianamente".
Lei parla di un nuovo viaggio per la città di Ruvo: da dove bisogna partire per dare uno slancio nuovo?
"Occorrerebbe chiedersi cosa lasciano a Ruvo di Puglia gli ultimi vent'anni di politica ruvese, una città in ginocchio sotto ogni punto di vista: siamo una miniera non valorizzata, siamo un pozzo di energia male utilizzata, abbiamo tutto quello che servirebbe per esplodere vitalità, ma siamo avvolti in una "cappa". Nell'ultimo periodo abbiamo visto tanti nastri tagliati, ma poca attenzione verso il cittadino, tante opportunità provenienti dalla Città Metropolitana, dalla Regione e dalla Comunità Europea spesso e volentieri non sfruttate o utilizzate male. C'è bisogno di un cambio generazionale, di una nuova classe dirigente con la capacità e l'ambizione di leggere il presente con occhi nuovi.
L'essere giovane non è un limite, bensì un vantaggio, dinanzi a un passato che ha fallito e deluso. Sono una neofita della politica, sono l'unica in questa campagna elettorale a non essere artefice del fallimento passato. Ruvo di Puglia può tornare a splendere solo se si attua un cambiamento radicale e decisivo con gli strumenti necessari e con i riferimenti nazionali che possano costruire un ponte con l'Europa per individuare i finanziamenti giusti che possano ridare vitalità alla nostra città. "Cambiare si può, si deve" e sono pronta per il mio percorso!"
Il suo programma si compone di trenta punti, qual è quello che le sta più a cuore?
"Chi vota Mariatiziana Rutigliani vota una squadra. Con le competenze di ognuno cambierà volto in tutti i settori. L'idea della mia "squadra" elettorale è quella di snellire la macchina burocratica e amministrativa, dare slancio al commercio con degli incentivi che possano "riaccendere" le insegne del centro antico. Dare lustro al borgo di Calentano e garantire ottimi servizi ai suoi residenti. Riportare il mercato settimanale al centro e dare nuovi impulsi alla zona industriale.
Gli anziani e i diversamente abili avranno i loro spazi per poter essere protagonisti nella nostra Ruvo di Puglia. E poi preparare un programma turistico e artistico che favorisca l'incoming e che metta in evidenza il nostro patrimonio coordinando tutte le strutture ricettive. Spazi per il "Made in Ruvo" e una vera e propria "Casa delle Associazioni", per non parlare della volontà di garantire a tutti gli sportivi di poter utilizzare spazi comunali senza svenarsi e con pari diritti e con rispetto delle previsioni di aggiudicazione.
Non basterebbe un giornale per risponderle. Abbiamo affrontato questi temi in campagna elettorale in maniera approfondita. Per tutti questi argomenti l'idea è comune: non far ricadere sui ruvesi le colpe del passato. Nei prossimi giorni vi saranno conferenze stampa mono tematiche nelle quali verrà esplicitato il programma, le possibili risoluzioni con l'ausilio di esperti magistrati, tecnici ed addetti ai lavori, occorre fare chiarezza sulle responsabilità politiche e amministrative passate.
Gliene dico una soltanto: istituire "la Festa del Ruvese" cercando di riportare a Ruvo di Puglia in occasione del Lunedì dell'Angelo tutti coloro che hanno sangue ruvese ma sono lontani dalla nostra città. Location? Calentano. Sarebbe un ottimo impulso al turismo, all'economia locale e una grande festa per tutti i ruvesi".
Come potrebbe mettere al servizio della città la sua esperienza professionale?
"Credo molto nella comunicazione e nei media. Sono specializzata in diritto di internet e del commercio elettronico e credo che il connubio avvocato esperto di comunicazione e aperto al web e alla tecnologia sarà determinante per la vision di una Ruvo prospettata nel futuro. Il ruvese dovrà essere costantemente aggiornato sull'attività amministrativa. Uno dei "talloni d'achille" dell'amministrazione Ottombrini è stato proprio questo. Chi mi seguirà sul portale rutiglianisindaco.it avrà modo di comprendere bene quali sono le idee giuste per ribaltare lo scenario e per far sentire ogni cittadino protagonista di Palazzo Avitaja e non spettatore.
L'urbanistica, l'edilizia sono da sempre croce e delizia di ogni amministrazione, quali sarebbero le prime opere da compiere?
"Occorre ridurre il consumo di suolo riconfigurare pattern insediativi che siano sostenibili. Trovo prioritari gli interventi di riuso del patrimonio edilizio dismesso e i processi di rigenerazione della città esistente. Oltre al rinnovo di metodi e pratiche per la trasformazione in chiave ecologica e paesaggistica delle città".
Ci sono opere lasciate dal suo predecessore che vorrebbe modificare o riprendere?
"Un PUG adottato a fine mandato quale importante strumento urbanistico sarà certamente da rivedere".
Otto candidati sindaci per Ruvo sono il segno dei tempi o cosa?
"Sono il segno del fatto che almeno almeno 4 se non 5 di essi non si sono resi conto che non è più tempo di scherzare e che un numero di candidati così elevato rappresenta un deterrente per chi vuole votare oltre che una dispersione enorme di consensi".
Perché una mamma, una giovane donna in carriera decide di mettersi in prima linea?
"Come mamma mi sono assunta la responsabilità di mettere al mondo dei figli, come cittadina di Ruvo adesso vorrei assumermi la responsabilità di lavorare affinché i figli di questa città non vadano più via. Vorrei offrire la speranza che un'altra Ruvo sia possibile. Se fallisco io, sarà il fallimento della città intera, sarà il fallimento dei nostri genitori di coloro che con sacrificio ci hanno consentito di studiare e di metter su famiglia per poi vederci andare via".
La sua coalizione è costituita da liste civiche, unico partito è Fratelli d'Italia, ma si definisce moderata?
"Fondamentale principio che ha consentito a questa coalizione di formarsi è stata la volontà comune di far posto a tutti coloro che tutti i giorni si impegnano per migliorare le proprie città, con passione e trasparenza. Abbiamo aperto le porte a tutti coloro che hanno la voglia e l'entusiasmo di inserire il proprio impegno civico in un percorso comune. Siamo convinti che impegnarsi nella buona amministrazione della propria città e partecipare attivamente al miglioramento dei luoghi che ci stanno a cuore sia il modo migliore di far sentire quanto amiamo i nostri territori. Crediamo che l'impegno civico in politica abbia l'obiettivo di dare risposte con i fatti, non di indicare colpevoli con le parole. Siamo convinti che fomentare la rabbia e le paure delle persone non serva a costruire il futuro. Coloro che tutti i giorni ascoltano le persone conoscono meglio di chiunque altro i problemi delle città: nessuno conosce i territori come chi li abita e li vive quotidianamente".
Lei parla di un nuovo viaggio per la città di Ruvo: da dove bisogna partire per dare uno slancio nuovo?
"Occorrerebbe chiedersi cosa lasciano a Ruvo di Puglia gli ultimi vent'anni di politica ruvese, una città in ginocchio sotto ogni punto di vista: siamo una miniera non valorizzata, siamo un pozzo di energia male utilizzata, abbiamo tutto quello che servirebbe per esplodere vitalità, ma siamo avvolti in una "cappa". Nell'ultimo periodo abbiamo visto tanti nastri tagliati, ma poca attenzione verso il cittadino, tante opportunità provenienti dalla Città Metropolitana, dalla Regione e dalla Comunità Europea spesso e volentieri non sfruttate o utilizzate male. C'è bisogno di un cambio generazionale, di una nuova classe dirigente con la capacità e l'ambizione di leggere il presente con occhi nuovi.
L'essere giovane non è un limite, bensì un vantaggio, dinanzi a un passato che ha fallito e deluso. Sono una neofita della politica, sono l'unica in questa campagna elettorale a non essere artefice del fallimento passato. Ruvo di Puglia può tornare a splendere solo se si attua un cambiamento radicale e decisivo con gli strumenti necessari e con i riferimenti nazionali che possano costruire un ponte con l'Europa per individuare i finanziamenti giusti che possano ridare vitalità alla nostra città. "Cambiare si può, si deve" e sono pronta per il mio percorso!"
Il suo programma si compone di trenta punti, qual è quello che le sta più a cuore?
"Chi vota Mariatiziana Rutigliani vota una squadra. Con le competenze di ognuno cambierà volto in tutti i settori. L'idea della mia "squadra" elettorale è quella di snellire la macchina burocratica e amministrativa, dare slancio al commercio con degli incentivi che possano "riaccendere" le insegne del centro antico. Dare lustro al borgo di Calentano e garantire ottimi servizi ai suoi residenti. Riportare il mercato settimanale al centro e dare nuovi impulsi alla zona industriale.
Gli anziani e i diversamente abili avranno i loro spazi per poter essere protagonisti nella nostra Ruvo di Puglia. E poi preparare un programma turistico e artistico che favorisca l'incoming e che metta in evidenza il nostro patrimonio coordinando tutte le strutture ricettive. Spazi per il "Made in Ruvo" e una vera e propria "Casa delle Associazioni", per non parlare della volontà di garantire a tutti gli sportivi di poter utilizzare spazi comunali senza svenarsi e con pari diritti e con rispetto delle previsioni di aggiudicazione.
Non basterebbe un giornale per risponderle. Abbiamo affrontato questi temi in campagna elettorale in maniera approfondita. Per tutti questi argomenti l'idea è comune: non far ricadere sui ruvesi le colpe del passato. Nei prossimi giorni vi saranno conferenze stampa mono tematiche nelle quali verrà esplicitato il programma, le possibili risoluzioni con l'ausilio di esperti magistrati, tecnici ed addetti ai lavori, occorre fare chiarezza sulle responsabilità politiche e amministrative passate.
Gliene dico una soltanto: istituire "la Festa del Ruvese" cercando di riportare a Ruvo di Puglia in occasione del Lunedì dell'Angelo tutti coloro che hanno sangue ruvese ma sono lontani dalla nostra città. Location? Calentano. Sarebbe un ottimo impulso al turismo, all'economia locale e una grande festa per tutti i ruvesi".
Come potrebbe mettere al servizio della città la sua esperienza professionale?
"Credo molto nella comunicazione e nei media. Sono specializzata in diritto di internet e del commercio elettronico e credo che il connubio avvocato esperto di comunicazione e aperto al web e alla tecnologia sarà determinante per la vision di una Ruvo prospettata nel futuro. Il ruvese dovrà essere costantemente aggiornato sull'attività amministrativa. Uno dei "talloni d'achille" dell'amministrazione Ottombrini è stato proprio questo. Chi mi seguirà sul portale rutiglianisindaco.it avrà modo di comprendere bene quali sono le idee giuste per ribaltare lo scenario e per far sentire ogni cittadino protagonista di Palazzo Avitaja e non spettatore.
L'urbanistica, l'edilizia sono da sempre croce e delizia di ogni amministrazione, quali sarebbero le prime opere da compiere?
"Occorre ridurre il consumo di suolo riconfigurare pattern insediativi che siano sostenibili. Trovo prioritari gli interventi di riuso del patrimonio edilizio dismesso e i processi di rigenerazione della città esistente. Oltre al rinnovo di metodi e pratiche per la trasformazione in chiave ecologica e paesaggistica delle città".
Ci sono opere lasciate dal suo predecessore che vorrebbe modificare o riprendere?
"Un PUG adottato a fine mandato quale importante strumento urbanistico sarà certamente da rivedere".
Otto candidati sindaci per Ruvo sono il segno dei tempi o cosa?
"Sono il segno del fatto che almeno almeno 4 se non 5 di essi non si sono resi conto che non è più tempo di scherzare e che un numero di candidati così elevato rappresenta un deterrente per chi vuole votare oltre che una dispersione enorme di consensi".