Eventi e cultura
A Ruvo di Puglia l’evento “Rubi Antiqua: scavi, collezioni, musei”
La città al centro della storia archeologica europea con una tavola rotonda internazionale
Ruvo - sabato 4 gennaio 2025
Ruvo di Puglia, antica custode di tesori senza tempo, si prepara a celebrare la propria identità di centro nevralgico della cultura archeologica europea. Un viaggio tra reperti, collezioni e memorie lontane riporta alla luce le tracce di un passato che ha affascinato il mondo intero.
Venerdì 10 gennaio, alle ore 18, presso l'ex Convento dei Domenicani, avrà luogo un evento che promette di segnare un capitolo indelebile nella narrazione della storia culturale di Ruvo di Puglia. La tavola rotonda intitolata "Rubi Antiqua: Scavi, Collezioni, Musei" sarà l'occasione per esplorare il glorioso passato archeologico della città, la cui fama risuonò nelle grandi capitali europee dell'Ottocento.
L'evento, organizzato in collaborazione con l'Associazione Pro Loco e moderato dal giornalista Giuseppe Mazzarino, si propone di fare luce sull'intensa attività di scavo e collezionismo che, tra il XIX e il XX secolo, trasformò Ruvo in un epicentro del commercio internazionale di antichità. Questi tesori, spesso destinati ai più prestigiosi musei del mondo – dal Louvre al British Museum – raccontano una storia di fascino, avidità e passione per l'arte classica.
A impreziosire la serata, un panel di relatori di altissimo profilo. La direttrice del Museo Jatta, Claudia Lucchese, offrirà una visione interna del ruolo cruciale giocato dalla storica istituzione ruvese nel panorama museale internazionale. In collegamento da Parigi, Néguine Mathieux, direttrice del Dipartimento delle risorse storiche del Museo Carnavalet, fornirà una prospettiva globale sulla fortuna europea delle antichità di Ruvo.
La presentazione del volume "Rubi Antiqua", a cura di Raffaella Cassano, Valentino Nizzo e Daniela Ventrelli, sarà il fulcro intellettuale dell'incontro, seguita dagli interventi di personalità di spicco quali Béatrix de Blacas d'Aulps (in collegamento dal Castello di Ussé sulla Loira), Andrea Jatta, Giulio Fenicia e Vincenzo Caputi Jambrenghi. Ognuno di loro aggiungerà nuove sfumature al mosaico della storia archeologica ruvese, tra racconti di famiglia, ricerche accademiche e aneddoti legati al collezionismo.
A fare da cornice istituzionale all'evento saranno i saluti del sindaco di Ruvo di Puglia Pasquale Chieco, dell'Assessora alla Cultura Monica Filograno e del Direttore Generale del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia, Aldo Patruno. Le loro parole sottolineeranno di certo l'importanza di conservare e promuovere il patrimonio storico come volano per il futuro culturale ed economico della regione.
La tavola rotonda rappresenta un tributo al passato e un invito a riflettere sul destino dei beni culturali e sulla responsabilità collettiva di custodire le tracce della nostra civiltà. L'ex Convento dei Domenicani, con il suo fascino austero, sarà la perfetta scenografia per un evento che si preannuncia memorabile.
L'ingresso è libero, e l'invito è rivolto a tutti coloro che vogliono immergersi in un racconto di arte, storia e memoria che attraversa i confini del tempo e dello spazio. Ruvo di Puglia, ancora una volta, si fa protagonista di una narrazione che lega la sua storia a quella dell'Europa intera.
Venerdì 10 gennaio, alle ore 18, presso l'ex Convento dei Domenicani, avrà luogo un evento che promette di segnare un capitolo indelebile nella narrazione della storia culturale di Ruvo di Puglia. La tavola rotonda intitolata "Rubi Antiqua: Scavi, Collezioni, Musei" sarà l'occasione per esplorare il glorioso passato archeologico della città, la cui fama risuonò nelle grandi capitali europee dell'Ottocento.
L'evento, organizzato in collaborazione con l'Associazione Pro Loco e moderato dal giornalista Giuseppe Mazzarino, si propone di fare luce sull'intensa attività di scavo e collezionismo che, tra il XIX e il XX secolo, trasformò Ruvo in un epicentro del commercio internazionale di antichità. Questi tesori, spesso destinati ai più prestigiosi musei del mondo – dal Louvre al British Museum – raccontano una storia di fascino, avidità e passione per l'arte classica.
A impreziosire la serata, un panel di relatori di altissimo profilo. La direttrice del Museo Jatta, Claudia Lucchese, offrirà una visione interna del ruolo cruciale giocato dalla storica istituzione ruvese nel panorama museale internazionale. In collegamento da Parigi, Néguine Mathieux, direttrice del Dipartimento delle risorse storiche del Museo Carnavalet, fornirà una prospettiva globale sulla fortuna europea delle antichità di Ruvo.
La presentazione del volume "Rubi Antiqua", a cura di Raffaella Cassano, Valentino Nizzo e Daniela Ventrelli, sarà il fulcro intellettuale dell'incontro, seguita dagli interventi di personalità di spicco quali Béatrix de Blacas d'Aulps (in collegamento dal Castello di Ussé sulla Loira), Andrea Jatta, Giulio Fenicia e Vincenzo Caputi Jambrenghi. Ognuno di loro aggiungerà nuove sfumature al mosaico della storia archeologica ruvese, tra racconti di famiglia, ricerche accademiche e aneddoti legati al collezionismo.
A fare da cornice istituzionale all'evento saranno i saluti del sindaco di Ruvo di Puglia Pasquale Chieco, dell'Assessora alla Cultura Monica Filograno e del Direttore Generale del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia, Aldo Patruno. Le loro parole sottolineeranno di certo l'importanza di conservare e promuovere il patrimonio storico come volano per il futuro culturale ed economico della regione.
La tavola rotonda rappresenta un tributo al passato e un invito a riflettere sul destino dei beni culturali e sulla responsabilità collettiva di custodire le tracce della nostra civiltà. L'ex Convento dei Domenicani, con il suo fascino austero, sarà la perfetta scenografia per un evento che si preannuncia memorabile.
L'ingresso è libero, e l'invito è rivolto a tutti coloro che vogliono immergersi in un racconto di arte, storia e memoria che attraversa i confini del tempo e dello spazio. Ruvo di Puglia, ancora una volta, si fa protagonista di una narrazione che lega la sua storia a quella dell'Europa intera.