Eventi e cultura
A Ruvo di Puglia è tempo di Museum Week
Tutorial, presentazioni di libri, laboratori per i più piccoli sui canali social del Museo del Libro
Ruvo - lunedì 11 maggio 2020
14.16 Comunicato Stampa
La Biblioteca Comunale di Ruvo di Puglia, Casa della Cultura – Museo del Libro, dall'8 marzo scorso a seguito dell' emergenza COVID 19 e del conseguente blocco di tutte le attività, ha interrotto il servizio al pubblico, ma ora si sta preparando alla riapertura.
A partire da oggi lunedì 11 maggio, con cadenza regolare, i social network del Museo (Facebook - Museo del Libro – Biblioteca Comunale Ruvo di Puglia, e Instagram - museodellibro_ruvodipuglia) ospiteranno alcune rubriche che avranno il compito di attivare una relazione diretta con l'utenza: tutorial, libri presentati e consigliati, laboratori per i più piccoli, momenti di storia ruvese, letture ad alta voce e altro ancora.
La scelta della data d'inizio è motivata anche dalla coincidenza con la Museum Week, quest'anno tutta digitale e dedicata alla #togetherness, ovvero alla solidarietà e allo #stareinsieme come chiave per affrontare l'emergenza.
«Sulla scorta delle linee guida della Regione Puglia, la nostra Biblioteca – dichiara la direttrice Teresa De Francesco – vuole essere sempre più presidio culturale e sociale della comunità ruvese e intende per questo sostenere, ora più che mai, la promozione della lettura, della cultura e della socializzazione, anche attraverso nuove modalità di fruizione. È nostro impegno prenderci cura della comunità non solo con la sanificazione degli ambienti per la riapertura, ma anche con la programmazione dei contenuti e la messa in campo di azioni per "far parlare il territorio", favorendo la partecipazione e accogliendo ogni contributo che possa farci crescere, insieme. Perché l'accessibilità è figlia dell'accoglienza, ma anche della creatività.
Per questo motivo con le risorse umane di cui disponiamo, incluse le volontarie del Servizio Civile Nazionale – prosegue - stiamo organizzando una serie di azioni per la scoperta (o riscoperta) di luoghi, valori, episodi, che come tessere di un mosaico raccontino l'identità della città di Ruvo e del nostro Museo, rendendo disponibile la conoscenza prodotta e presente nel territorio; accompagneremo anche i più piccoli in momenti ludici con laboratori per creare simpatici oggetti che stimolino la manualità e il recupero di materiale da riciclo e ristabiliremo la collaborazione con le scuole del territorio per offrire proposte educative, seppure con modalità alternative, in attesa di riattivare il progetto "I Musei raccontano la Puglia" nel prossimo anno scolastico».
«I nostri musei cittadini - la Pinacoteca Comunale, il Museo del Libro-Casa della Cultura e il Museo Nazionale Jatta - non sono mai rimasti inerti in questo periodo e non hanno subito passivamente la chiusura - aggiunge l'assessora alla Cultura Monica Filograno.
Le rispettive direzioni, comunale per i primi due e statale per il terzo, sono affidate a professioniste competenti e creative che in sinergia fra loro e con altri soggetti esterni e sovracomunali, hanno cercato di garantire attività e di mantenere il legame con il proprio pubblico, che è quel corpo sociale determinante perché la cultura sia viva.
Ringrazio in particolare la dott.ssa De Francesco per l'attivazione messa in campo e spero che presto, come previsto anche dalle norme dell'ultimo DPCM, si possa tornare a lavorare in presenza».
A partire da oggi lunedì 11 maggio, con cadenza regolare, i social network del Museo (Facebook - Museo del Libro – Biblioteca Comunale Ruvo di Puglia, e Instagram - museodellibro_ruvodipuglia) ospiteranno alcune rubriche che avranno il compito di attivare una relazione diretta con l'utenza: tutorial, libri presentati e consigliati, laboratori per i più piccoli, momenti di storia ruvese, letture ad alta voce e altro ancora.
La scelta della data d'inizio è motivata anche dalla coincidenza con la Museum Week, quest'anno tutta digitale e dedicata alla #togetherness, ovvero alla solidarietà e allo #stareinsieme come chiave per affrontare l'emergenza.
«Sulla scorta delle linee guida della Regione Puglia, la nostra Biblioteca – dichiara la direttrice Teresa De Francesco – vuole essere sempre più presidio culturale e sociale della comunità ruvese e intende per questo sostenere, ora più che mai, la promozione della lettura, della cultura e della socializzazione, anche attraverso nuove modalità di fruizione. È nostro impegno prenderci cura della comunità non solo con la sanificazione degli ambienti per la riapertura, ma anche con la programmazione dei contenuti e la messa in campo di azioni per "far parlare il territorio", favorendo la partecipazione e accogliendo ogni contributo che possa farci crescere, insieme. Perché l'accessibilità è figlia dell'accoglienza, ma anche della creatività.
Per questo motivo con le risorse umane di cui disponiamo, incluse le volontarie del Servizio Civile Nazionale – prosegue - stiamo organizzando una serie di azioni per la scoperta (o riscoperta) di luoghi, valori, episodi, che come tessere di un mosaico raccontino l'identità della città di Ruvo e del nostro Museo, rendendo disponibile la conoscenza prodotta e presente nel territorio; accompagneremo anche i più piccoli in momenti ludici con laboratori per creare simpatici oggetti che stimolino la manualità e il recupero di materiale da riciclo e ristabiliremo la collaborazione con le scuole del territorio per offrire proposte educative, seppure con modalità alternative, in attesa di riattivare il progetto "I Musei raccontano la Puglia" nel prossimo anno scolastico».
«I nostri musei cittadini - la Pinacoteca Comunale, il Museo del Libro-Casa della Cultura e il Museo Nazionale Jatta - non sono mai rimasti inerti in questo periodo e non hanno subito passivamente la chiusura - aggiunge l'assessora alla Cultura Monica Filograno.
Le rispettive direzioni, comunale per i primi due e statale per il terzo, sono affidate a professioniste competenti e creative che in sinergia fra loro e con altri soggetti esterni e sovracomunali, hanno cercato di garantire attività e di mantenere il legame con il proprio pubblico, che è quel corpo sociale determinante perché la cultura sia viva.
Ringrazio in particolare la dott.ssa De Francesco per l'attivazione messa in campo e spero che presto, come previsto anche dalle norme dell'ultimo DPCM, si possa tornare a lavorare in presenza».