
Territorio
A Ruvo di Puglia arriva il Dado Naturale che nasce dalla scienza e dalla tradizione
Un brevetto innovativo dalla Puglia che unisce sostenibilità, ricerca e sapori autentici
Ruvo - lunedì 24 marzo 2025
8.17
Ruvo di Puglia si impone come epicentro di un'innovazione gastronomica senza precedenti grazie a un brevetto che ridefinisce la concezione del classico dado da brodo.
L'ideatore di questa rivoluzione culinaria è Vincenzo Cantatore, giovane ricercatore ruvese, che ha sviluppato un insaporitore attraverso un processo fermentativo naturale, eliminando la necessità di una digestione chimica industriale.
Il procedimento brevettato sfrutta l'azione di specifici batteri lattici, affini a quelli presenti nello yogurt, per trasformare ortaggi e legumi in un concentrato di gusto e nutrimento. Questa metodologia preserva le caratteristiche organolettiche delle materie prime e le esalta, conferendo al prodotto un profilo aromatico superiore e riducendo sensibilmente la necessità di aggiungere sale.
I principali vantaggi di questo approccio rivoluzionario sono:
L'azienda ruvese che detiene il brevetto è già nota per il suo impegno nella produzione e distribuzione di ortofrutta a filiera corta. Questo nuovo insaporitore si inserisce perfettamente nella filosofia aziendale, coniugando innovazione tecnologica e rispetto per l'ambiente.
L'intuizione alla base di questa scoperta è nata quasi per caso, in un intreccio di coincidenze accademiche. Durante un intervallo tra due lezioni all'Università di Bari – una sugli insaporitori alimentari del compianto professor Carmine Summo e l'altra sulla digestione batterica della professoressa Raffaella Di Cagno – Vincenzo Cantatore ha avuto l'ispirazione che avrebbe dato vita al brevetto. Da quel momento, con il supporto del professor Filannino dell'Università di Bari l'idea è stata sviluppata fino a concretizzarsi in un prodotto destinato a ridefinire il settore.
Sebbene l'insaporitore non sia ancora disponibile sul mercato, il suo arrivo è previsto dopo l'estate.
La storia di questa innovazione rappresenta un esempio di come la ricerca scientifica, unita alla passione e alla creatività, possa generare soluzioni capaci di rivoluzionare interi settori. Un messaggio chiaro ai giovani innovatori: l'eccellenza nasce dalla curiosità e dalla capacità di trasformare il sapere in progresso concreto.
L'ideatore di questa rivoluzione culinaria è Vincenzo Cantatore, giovane ricercatore ruvese, che ha sviluppato un insaporitore attraverso un processo fermentativo naturale, eliminando la necessità di una digestione chimica industriale.
Il procedimento brevettato sfrutta l'azione di specifici batteri lattici, affini a quelli presenti nello yogurt, per trasformare ortaggi e legumi in un concentrato di gusto e nutrimento. Questa metodologia preserva le caratteristiche organolettiche delle materie prime e le esalta, conferendo al prodotto un profilo aromatico superiore e riducendo sensibilmente la necessità di aggiungere sale.
I principali vantaggi di questo approccio rivoluzionario sono:
- Processo di trasformazione naturale e a impatto zero, che sostituisce la digestione chimica con una fermentazione microbica avanzata.
- Recupero e valorizzazione di scarti vegetali, riducendo lo spreco e promuovendo l'economia circolare.
- Potenziamento del valore nutrizionale: i batteri lattici arricchiscono il dado di composti bioattivi benefici.
- Esaltazione del profilo sensoriale: grazie all'azione dei microrganismi, il prodotto acquisisce una profondità gustativa unica, che permette di ridurre il contenuto di sodio senza compromettere il sapore.
L'azienda ruvese che detiene il brevetto è già nota per il suo impegno nella produzione e distribuzione di ortofrutta a filiera corta. Questo nuovo insaporitore si inserisce perfettamente nella filosofia aziendale, coniugando innovazione tecnologica e rispetto per l'ambiente.
L'intuizione alla base di questa scoperta è nata quasi per caso, in un intreccio di coincidenze accademiche. Durante un intervallo tra due lezioni all'Università di Bari – una sugli insaporitori alimentari del compianto professor Carmine Summo e l'altra sulla digestione batterica della professoressa Raffaella Di Cagno – Vincenzo Cantatore ha avuto l'ispirazione che avrebbe dato vita al brevetto. Da quel momento, con il supporto del professor Filannino dell'Università di Bari l'idea è stata sviluppata fino a concretizzarsi in un prodotto destinato a ridefinire il settore.
Sebbene l'insaporitore non sia ancora disponibile sul mercato, il suo arrivo è previsto dopo l'estate.
La storia di questa innovazione rappresenta un esempio di come la ricerca scientifica, unita alla passione e alla creatività, possa generare soluzioni capaci di rivoluzionare interi settori. Un messaggio chiaro ai giovani innovatori: l'eccellenza nasce dalla curiosità e dalla capacità di trasformare il sapere in progresso concreto.