Religioni
11 Novembre: Ruvo ricorda san Martino?
Una chiesa scomparsa e tradizioni dimenticate
Ruvo - venerdì 11 novembre 2016
23.19
L'11 Novembre ricorre la festività di san Martino, il santo di Tours patrono dei cavalieri e dei mendicanti. Un patronato questo che potrebbe sembrare antitetico, ma non lo è affatto se si pone attenzione ad uno dei momenti cardini della vita del santo: nell'Inverno del 335 Martino, durante un giro di ronda, incontrò un mendicante e vedendolo in difficoltà poiché quasi nudo, gli donò parte del suo mantello. Questo gesto di carità è stato essenziale nella diffusione del culto al santo.
Il giorno di san Martino ha assunto nel tempo una connotazione più profana. Tradizionalmente questo giorno viene indicato come quello di inizio della maturazione del vino ed è quindi occasione di feste e manifestazioni dedicate al nettare degli dei.
In molte città, nei tempi remoti, furono erette chiese dedicate al santo, e anche a Ruvo ve ne era una citata in alcune pergamene medievali. Maggiori notizie su questa e su altre chiese scomparse saranno rese note il prossimo 17 dicembre, in Palazzo Caputi, nel corso del Convegno di Studi sulla conformazione del sistema difensivo di Ruvo di Puglia e sulle chiese e cappelle extra moenia e rurali, a cura del Comitato di Ricerca del Centro Studi Cultura et Memoria. L'iniziativa ha anche ottenuto il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.
Ruvo sembra aver dimenticato san Martino e le tradizioni a lui dedicate, e anche le immagini evocate da Carducci nel suo noto componimento sembrano un lontano ricordo. Restano nella memoria di pochi anziani "il ribollir dei tini" e "l'aspro odor dei vini" che allietavano l'umore del popolo anche nelle giornate più tristi.
Il giorno di san Martino ha assunto nel tempo una connotazione più profana. Tradizionalmente questo giorno viene indicato come quello di inizio della maturazione del vino ed è quindi occasione di feste e manifestazioni dedicate al nettare degli dei.
In molte città, nei tempi remoti, furono erette chiese dedicate al santo, e anche a Ruvo ve ne era una citata in alcune pergamene medievali. Maggiori notizie su questa e su altre chiese scomparse saranno rese note il prossimo 17 dicembre, in Palazzo Caputi, nel corso del Convegno di Studi sulla conformazione del sistema difensivo di Ruvo di Puglia e sulle chiese e cappelle extra moenia e rurali, a cura del Comitato di Ricerca del Centro Studi Cultura et Memoria. L'iniziativa ha anche ottenuto il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.
Ruvo sembra aver dimenticato san Martino e le tradizioni a lui dedicate, e anche le immagini evocate da Carducci nel suo noto componimento sembrano un lontano ricordo. Restano nella memoria di pochi anziani "il ribollir dei tini" e "l'aspro odor dei vini" che allietavano l'umore del popolo anche nelle giornate più tristi.