Sbalzi di corrente, un lettore: «Un sistema di distribuzione da quarto mondo»
Le rimostranze di un nostro lettore rispetto al servizio di erogazione di corrente elettrica
lunedì 26 marzo 2018
13.59
iReport
Ieri nella città di Ruvo di Puglia si sono verificati degli sbalzi di corrente elettrica che hanno danneggiato alcune apparecchiature domestiche. Riportiamo la doglianza di un nostro lettore che ci racconta quanto complicato sia ricevere assistenza circa i reclami legati agli sbalzi di tensione
Sbalzi di corrente in continuazione, tanti, pesanti, dannosissimi...bastano due gocce d'acqua e il sistema di distribuzione di una zona, quella comprendente le città di Ruvo e Terlizzi, che stando alla carta geografica, pare si trovi in Italia, vale a dire nella sesta/settima potenza industriale del mondo, comincia a comportarsi come un sistema di distribuzione del 3° o 4° mondo.
Sbalzi di tensione notevole ampiezza e di insostenibile numerosità creano non solo disguidi, quali è facilmente intuibile, nella esperienza di tutti, ma creano anche danni alle apparecchiature elettriche ed elettroniche di aziende, abitazioni ed uffici. Slcuni di questi danni sono banali e di facile riparazione, ma altri sono ingentissimi, comportando perdite non solo dal punto di vista della riparazione ma spesso anche per la mancata produzione.
Come si fa per avere una spiegazione? Non esiste un ufficio reclami della Enel distribuzione. Bisogna scaricare un modulo dal sito, compilarlo con le doglianze del caso e reinviarlo all'Enel via fax. Mai ricevuto una risposta , nonostante diverse segnalazioni.
Si può richieder l'installazione di un cronoregistratore del voltaggio in fornitura, un apparecchio che serve appunto a registrare eventuali sbalzi di tensione, un apparecchio che viene fornito dall'Enel, per una settimana o due, servizio per cui si paga circa 160,00 euro. Richiesto, mai installato.
Occorre trovare rimedio a questi disservizi
Sbalzi di corrente in continuazione, tanti, pesanti, dannosissimi...bastano due gocce d'acqua e il sistema di distribuzione di una zona, quella comprendente le città di Ruvo e Terlizzi, che stando alla carta geografica, pare si trovi in Italia, vale a dire nella sesta/settima potenza industriale del mondo, comincia a comportarsi come un sistema di distribuzione del 3° o 4° mondo.
Sbalzi di tensione notevole ampiezza e di insostenibile numerosità creano non solo disguidi, quali è facilmente intuibile, nella esperienza di tutti, ma creano anche danni alle apparecchiature elettriche ed elettroniche di aziende, abitazioni ed uffici. Slcuni di questi danni sono banali e di facile riparazione, ma altri sono ingentissimi, comportando perdite non solo dal punto di vista della riparazione ma spesso anche per la mancata produzione.
Come si fa per avere una spiegazione? Non esiste un ufficio reclami della Enel distribuzione. Bisogna scaricare un modulo dal sito, compilarlo con le doglianze del caso e reinviarlo all'Enel via fax. Mai ricevuto una risposta , nonostante diverse segnalazioni.
Si può richieder l'installazione di un cronoregistratore del voltaggio in fornitura, un apparecchio che serve appunto a registrare eventuali sbalzi di tensione, un apparecchio che viene fornito dall'Enel, per una settimana o due, servizio per cui si paga circa 160,00 euro. Richiesto, mai installato.
Occorre trovare rimedio a questi disservizi