I cittadini di Ruvo di Puglia in coro: «No al deposito di scorie nucleari sulla murgia»
Il grido di un comitato spontaneo di ruvesi che accendono il dibattito sul tema ambientale
domenica 10 gennaio 2021
12.38
iReport
La nota del costituendo comitato "No al deposito di scorie nucleari sulla Murgia"
In seguito all'identificazione di potenziali Depositi di scorie nucleari in Puglia, un gruppo spontaneo di cittadini ruvesi ha iniziato a interrogarsi sulla questione, evidenziando di fatti come questo provvedimento possa, in futuro, rivelarsi una minaccia per tutto il patrimonio naturalistico e geologico del Parco Nazionale dell'Alta Murgia.
Considerando che il primo atto minatorio avvenne nel 2003 in seguito all'individuazione della località di Scanzano Jonico per il deposito di scorie di seconda e terza categoria, oggi si ripresenta nella stessa forma coinvolgendo però un'area molto più vasta, compresa tra Gravina, Altamura, Laterza e zone della Basilicata.
L'obiettivo principale è quello di stimolare il dibattito all'interno della comunità ruvese su un tema importante come quello della tutela dell'ambiente e della biodiversità, consapevoli che misure di questo tipo richiedano molta cautela, trasparenza e diretto coinvolgimento della popolazione e degli enti locali. Tuttavia, affinché questo avvenga, è necessario coordinarsi con i comuni circostanti per formulare proposte e strategie unitarie da presentare ai vertici nei tempi stabiliti di 60 giorni, evitando che passi in sordina a causa delle odierne limitazioni imposte dall'emergenza Covid.
Confidando anche in un'immediata presa di posizione da parte dell'Amministrazione Comunale, comunicheremo in seguito ulteriori iniziative e progetti volti in tal senso, accogliendo chiunque volesse partecipare con idee e proposte.
In seguito all'identificazione di potenziali Depositi di scorie nucleari in Puglia, un gruppo spontaneo di cittadini ruvesi ha iniziato a interrogarsi sulla questione, evidenziando di fatti come questo provvedimento possa, in futuro, rivelarsi una minaccia per tutto il patrimonio naturalistico e geologico del Parco Nazionale dell'Alta Murgia.
Considerando che il primo atto minatorio avvenne nel 2003 in seguito all'individuazione della località di Scanzano Jonico per il deposito di scorie di seconda e terza categoria, oggi si ripresenta nella stessa forma coinvolgendo però un'area molto più vasta, compresa tra Gravina, Altamura, Laterza e zone della Basilicata.
L'obiettivo principale è quello di stimolare il dibattito all'interno della comunità ruvese su un tema importante come quello della tutela dell'ambiente e della biodiversità, consapevoli che misure di questo tipo richiedano molta cautela, trasparenza e diretto coinvolgimento della popolazione e degli enti locali. Tuttavia, affinché questo avvenga, è necessario coordinarsi con i comuni circostanti per formulare proposte e strategie unitarie da presentare ai vertici nei tempi stabiliti di 60 giorni, evitando che passi in sordina a causa delle odierne limitazioni imposte dall'emergenza Covid.
Confidando anche in un'immediata presa di posizione da parte dell'Amministrazione Comunale, comunicheremo in seguito ulteriori iniziative e progetti volti in tal senso, accogliendo chiunque volesse partecipare con idee e proposte.