Zona franca nel centro storico: no di Chieco, e l'opposizione attacca
Il centrodestra aveva proposto contributi economici a chi aprisse una nuova attività
venerdì 20 gennaio 2017
16.25
«I ruvesi devono sapere che l'amministrazione Chieco vota contro». Inizia così, a caratteri cubitali, l'affissione con cui i consiglieri comunali di centrodestra attaccano il sindaco Pasquale Chieco e la sua maggioranza per il voto contrario ad alcuni provvedimenti portati di recente in consiglio comunale.
Cor, Forza Italia, la civica Un'altra idea per Ruvo, Noi con Salvini, Ruvesi per Passione e il movimento Cittadini per Ruvo, avevano proposto un atto di indirizzo che avrebbe impegnato l'amministrazione a riconoscere degli incentivi a tutte le attività imprenditoriali che aprissero la propria attività nel centro storico. Contributi economici per il triennio 2017-2019 a titolo di rimborsi Tari (tassa rifiuti), Tosap (occupazione suolo pubblico),, Icp (imposta sulla pubblicità) con l'obiettivo di rilanciare il centro storico.
Il centro storico sarebbe diventata una sorta di zona franca per attirare nuove attività commerciali. Il provvedimento, però, è stato respinto in consiglio comunale col voto contrario della maggioranza di centrosinistra.
«Incantare la gente con parole roboanti tipo reti, connessioni, evoluzioni cogenerazioni - è l'attacco del centrodestra - a nulla serve se poi gli atti concreti non vengono approvati e quindi concretizzati.»
Cor, Forza Italia, la civica Un'altra idea per Ruvo, Noi con Salvini, Ruvesi per Passione e il movimento Cittadini per Ruvo, avevano proposto un atto di indirizzo che avrebbe impegnato l'amministrazione a riconoscere degli incentivi a tutte le attività imprenditoriali che aprissero la propria attività nel centro storico. Contributi economici per il triennio 2017-2019 a titolo di rimborsi Tari (tassa rifiuti), Tosap (occupazione suolo pubblico),, Icp (imposta sulla pubblicità) con l'obiettivo di rilanciare il centro storico.
Il centro storico sarebbe diventata una sorta di zona franca per attirare nuove attività commerciali. Il provvedimento, però, è stato respinto in consiglio comunale col voto contrario della maggioranza di centrosinistra.
«Incantare la gente con parole roboanti tipo reti, connessioni, evoluzioni cogenerazioni - è l'attacco del centrodestra - a nulla serve se poi gli atti concreti non vengono approvati e quindi concretizzati.»